| Anno | 1966 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Senegal, Francia |
| Regia di | Ousmane Sembene |
| Attori | Mbissine Thérèse Diop, Anne-Marie Jelinek, Robert Fontaine, Momar Nar Sene, Ibrahima Boy . |
| MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 giugno 2019
La devastante vicenda di una donna costretta ad essere schiava.
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CONSIGLIATO N.D.
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Diouana, giovane donna senegalese, segue i suoi padroni fino in Francia, col miraggio di una vita agiata in Costa Azzurra. Utilizzata all'inizio come governante finisce per diventare una semplice domestica tuttofare. Mai pagata e trattata come una schiava, la donna si rifiuta di mangiare e di lavorare finendo col subire un forte processo di alienazione e sviluppando una depressione che la condurrà al suicidio.
Ad Antibes una giovane domestica negra che vi ha seguito i padroni si suicida. A Dakar il suo padrone va a trovare la famiglia. È il primo vero successo - interamente opera africana, di un giovane regista già messosi in luce con cm come L'homme à la charrette (1954), ecc. - del cinema africano, sulla solitudine e la muta rivolta della fanciulla negra (analfabeta, serva) nei confronti dei padroni bianchi, lei che in patria era bella, fiera, felice, e che ha dovuto farsi portare al "mercato delle serve" di Dakar. Il film passa da lunghe sequenze monotone a brani rapidi e animati (parte africana). "Film di una franchezza e di un'onestà rare" (P. Ajame) che rappresenta, per le sue origini, una data nella storia del cinema.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968
Unico film dell’autore dove i bianchi sono gli autentici protagonisti dell’azione, “La Noire de..” si fonda su un’idea principale: l’oppressione della domestica africana non deriva dalla condizione di donna delle pulizie, considerata come un fatto, ma da un rapporto sociale: la pauperizzazione relativa dei suoi padroni, che abbandonano i privilegi di cooperanti (in Senegal) per ridivenire dei semplici [...] Vai alla recensione »
“Questo film introduce l’Africa nel circuito cinematografico mondiale. Tale avvenimento è una data nella storia del cinema” Paulin Soumanou Vieyra Tratto da una novella di Voltaïque, ispirata a sua volta da un articolo di cronaca nera apparso su Nice-Matin, La noire de.. è il primo lungometraggio di finzione girato da un africano. La sua durata in realtà sta al confine tra un mediometraggio e un [...] Vai alla recensione »
La scelta, così come in Borom Sarret, di far parlare Diouana in francese, attraverso la voce off, si inquadra in una logica del nazionalismo senegalese che cerca di usare dei mezzi che non gli appartengono per attaccare la cultura occupante. Questa contraddizione è evidente nei primi film di Sembène. A partire da Le Mandat invece la lingua africana diventa outil, vince la colonizzazione francese che [...] Vai alla recensione »