Anno | 2006 |
Genere | Thriller |
Produzione | Italia, Sudafrica, Spagna, Gran Bretagna |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Lamberto Bava |
Attori | Laura Harring, John Hannah, Pete Postlethwaite, Coralina Cataldi Tassoni, Mary Twala . |
Uscita | venerdì 4 maggio 2007 |
MYmonetro | 2,43 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 1 dicembre 2017
La storia di un amore unico ed estremo. Un amore che sopravvive tra i misteri di una cultura primordiale sconosciuta e incompresa. In Italia al Box Office Ghost Son ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 213 mila euro e 75,7 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Stacey e Mark vivono una grande storia d'amore. Entrambi soddisfatti e realizzati nel sentimento che provano l'uno per l'altra, vivono felici a contatto con la natura, in una grande fattoria immersa nella savana africana. Le cose cambiano radicalmente quando Mark muore in un incidente d'auto: Stacey, depressa e sconsolata, fatica inizialmente a ritrovare uno scopo per cui vivere, ma riesce a trovare conforto in Martin, il bambino che Mark le ha lasciato come ultimo segno del loro rapporto. Ma Martin è davvero suo figlio o è il fantasma di Mark? Stacey giorno dopo giorno, è sempre più tormentata dai dubbi...
Scelta spiazzante quella operata da Lamberto Bava, figlio dell'amatissimo Mario: ci si aspetterebbe un horror classico, magari virato su toni grandguignoleschi, e invece ci si trova davanti a una storia d'amore atipica, molto intensa e ben raccontata, che, nel corso della sua progressione narrativa, lascia lo spazio a un mix tra thriller, paranormale e, inevitabilmente, un pizzico di sana suspence made in Italy.
Peccato che il film, che il regista ha scritto ispirandosi a Ghost, il celebre blockbuster degli anni '90 con Demi Moore e Patrick Swayze, non riesca a fondere perfettamente tutte le sue eterogenee componenti, risultando alla fine un po' banale e prevedibile, specie nel finale.
Il cast, di matrice hollywoodiana e composto da validi professionisti (John Hannah, Laura Harring, Pete Postlethwaite), aiuta nel rendere più riconoscibili i personaggi e facilita l'"internazionalizzazione" di una pellicola che altrimenti, rischierebbe forse di passare del tutto inosservata. Da segnalare l'ottima colonna sonora di Paolo Vivaldi e la bella fotografia di Tani Canevari, Al di là di alcune evitabili cadute di stile, Ghost Son segna un gradito ritorno al "cinema che conta" per Bava: i fan potrebbero essere spiazzati, ma lo stesso regista ha definito il suo film "una storia d'amore" e se lo dice lui...
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L'esterofilia burina di molti recensori italiani ha portato alla sottovalutazione di questo buon thriller di Bava Jr, derivativo ma girato con professionalità e convinzione. Regia, fotografia, locations, attori (notevole in particolare Laura Harring) reggono il confronto con gli standard di genere internazionali correnti. Lungo la narrazione s'avverte qualche lungaggine, ma nell'insieme reggono sia [...] Vai alla recensione »
Il film, certo non molto originale, si discosta un pochino da quelle che sono le tematiche classiche di Bava. La tensione c'è e il regista riesce a dare buona prova di sè. Molto affascinante la parte dei flashback. Tuttavia resta un pizzico di amarezza perchè la storia avrebbe potuto essere sviluppata meglio. Alla fine è scivolata troppo verso binari consuetudinari, declinando inesorabilmente verso [...] Vai alla recensione »
Un po' un pasticciaccio tra "Il presagio", "Rosemary's baby" ed altri films del genere Questo sembrava all'inizio specialmente quando il bambino fa quella bella vomitata in faccia a sua madre! Ma poi si risolve in una storia d'amore! Il fantasma del marito che vorrebbe uccidere la moglie per portarsela con sè, ecc. Modo molto egoistico di amare, comunque! Vero invece l'amore della protagonista che [...] Vai alla recensione »
Lamberto Bava è da difendere. O perlomeno, Ghost Son è da difendere. Il figlio di Mario non è mai stato una cima, ha fatto sì e no un paio di buoni film, però adesso sembra rimasto indietro di vent'anni: nel e per il genere, in Italia, al momento attuale è una condizione estetica e "poetica" non disprezzabile. Quasi una dichiarazione politica. Ghost Son non è soltanto vecchio stile, naïf e costruito [...] Vai alla recensione »
Un quasi horror italiano? Miracolo. Il ritorno di Lamberto Bava al cinema? Doppio miracolo. Il figlio del leggendario Mario, geniale padre dell'orrore e terrore nostrano con La maschera del demonio e Sei donne per l'assassino, riprende in mano la cinepresa dopo anni di tv ma Ghost Son, girato in Sudafrica e con cast internazionale, non è all'altezza dei suoi truculenti deliri anni '80 Demoni e Demoni [...] Vai alla recensione »
Dopo tanta televisione, Lamberto Bava torna al cinema. E naturalmente continua la tradizione di famiglia dato che suo padre Mario, come noto, è stato uno degli esponenti più fecondi dell'horror italiano. Horror anche qui, ma, come già il titolo avverte ("Ghost Son", "Il figlio del fantasma"), con il vezzo di farci credere nei fantasmi. Siamo in Africa e ci staremo fino alla fine.
Thriller paranormale, un tappeto volante nel cinema horror italiano degli anni ‘70, languido e truculento, ruvido, visionario, ma a volte impacciato, se pensiamo a certi modelli eccellenti del cinema americano. Viene dal figlio di Mario Bava, che una volta s'accusava di truculenti effettacci per impressionare le giovani allodole e invece oggi si tiene in palmo di mano come una delle glorie di un cinema [...] Vai alla recensione »