Ho visto un re

Film 2024 | Commedia, 100 min.

Regia di Giorgia Farina. Un film con Edoardo Pesce, Sara Serraiocco, Marco Fiore, Gabriel Gougsa, Blu Yoshimi. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2024, durata 100 minuti. Uscita cinema mercoledì 30 aprile 2025 distribuito da Medusa. - MYmonetro 3,56 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 22 aprile 2025

Nell'epoca fascista il papà di Emilio cattura un principe africano. Agli occhi del bambino sembra una grande avventura. Ho visto un re è 61° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 232,00 e registrato 20.340 presenze.

Consigliato sì!
3,56/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,67
PUBBLICO 5,00
CONSIGLIATO SÌ
Una fiaba contro la xenofobia che merita di essere vista, discussa e apprezzata.
Recensione di Claudia Catalli
venerdì 29 novembre 2024
Recensione di Claudia Catalli
venerdì 29 novembre 2024

Italia, 1936. Emilio è un bambino fantasioso, con la passione per Sandokan. Un giorno crede di vederlo davvero, quando suo padre, Podestà fascista, cattura e rinchiude in una voliera nel giardino di casa sua il principe africano Abraham Imirrù. A Emilio non sembra vero: finalmente potrà conoscere da vicino un eroe, ma suo padre, i suoi colleghi e tutto il suo paese non lo guarda allo stesso modo. Il razzismo è dilagante, come la violenza su chi è considerato "diverso".

Una fiaba contro fascismo e xenofobia, che sostituisce alla denuncia un tono morbido e fiabesco.

È Ho visto in re, nuovo lavoro di Giorgia Farina, regista mai banale e abile a realizzare ogni volta un film profondamente diverso dai precedenti, dal suo esordio Amiche da morire ad oggi. Assecondando questa sua versatilità creativa, assai rara in Italia, dirige questa volta un film volutamente a metà tra fiaba e storia, incanto e orrore.

Lo ambienta in epoca fascista, non risparmiando di evocarne l'atmosfera violenta, ma sceglie di puntare sulla luminosa prospettiva di un bambino. Un bambino che, lo si vede sin dalla prima scena, si smarrisce volentieri nelle fantasie, nelle avventure e nei sogni ad occhi aperti.

Quando incontra un principe africano non si spaventa come gli adulti, né lo discrimina come i fascisti, al contrario lo tratta come il principe che è. Basterebbe riacquistare lo sguardo incantato, empatico e benevolo di un bambino, sembra voler dire Farina, per far crollare di colpo gli atteggiamenti colmi di odio verso l'altro.

Gli adulti si comportano assai peggio dei bambini in questo film, non a caso sono spesso caricaturali. Lo è senz'altro l'improbabile coppia genitoriale formata dal gradasso Potestà interpretato da Edoardo Pesce e dalla sua artistica moglie Sara Serraiocco.

La scelta della caricatura mira alla commedia, ma in realtà funzionano di gran lunga meglio i personaggi meno macchiettistici e più approfonditi: oltre al bambino Emilio, il bravissimo Marco Fiore, c'è l'insegnante fascista interpretata dalla talentosa Blu Yoshimi che imparerà l'empatia, il principe africano a cui Gabriel Gougsa sa restituire spessore e una sofferenza colma di dignità, Gaetano Bruno credibile nei panni del gerarca fascista e soprattutto l'ottimo Lino Musella nei panni dello zio omosessuale di Emilio.

L'impostazione di commedia favolistica affievolisce e veicola in modo non polemico la denuncia, che resta tra le righe in tutta la narrazione sul rapporto con l'alterità e la (presunta, apparente) diversità. Non esente da diversi difetti, tra cui la direzione degli attori non sempre salda o convincente, il film ha il grande e indiscutibile pregio di raccontare con un tono lieve un enorme problema universale e contemporaneo: la xenofobia. Il terrore per chi è diverso, per l'altro, per lo sconosciuto che arriva (dal mare, come dal deserto).

Un terrore che ha le radici culturali che Farina mostra, ambientando appunto il suo film in un'epoca oscura certamente non casuale. Un terrore che tuttavia appartiene al presente, oltre che al passato, e di cui le nuove generazioni - simboleggiate qui dal piccolo Emilio - devono potersi liberare per uscire dalla gabbia (o voliera) dell'ottusità. È un film profondamente politico, nella sua forma teneramente inoffensiva e metaforica. Anche per tutti i temi che attraversa, tra cui l'emancipazione femminile e la volontà di autodeterminazione delle donne, da sempre descritte da Farina in tutta la loro profondità e complessità. Anche solo per questo Ho visto un re merita di essere visto, discusso, apprezzato.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 7 maggio 2025
angelo umana

 Un filmetto a tratti piacevole dove vengono distribuiti ai bambini insegnamenti per essere buoni fascisti obbedienti. Gli adulti che si prendono cura dei figli si esprimono con le frasi fatte del regime, anche all'interno della famiglia. E il podestà del luogo, la piccola comunità di Roccasecca, deve sistemare e tenere d'occhio un abissino catturato in battaglia - avevamo [...] Vai alla recensione »

domenica 4 maggio 2025
calurobles@gmail.com

Piacevole sorpresa. Mediocrità del fascismo raccontata senza eccessi e puntando diretto alla sua disarmante banalità. Personaggi femminili splendidi. 

sabato 7 dicembre 2024
Cinenerd

Attraverso gli occhi di un bambino che sogna Sandokan e attraverso l'avventura cerca di evadere dalla grottesca realtà che lo circonda, Giorgia Farina tocca dei tristi temi del nostro passato ( ma ahimè ancora molto attuali...) con tono leggero e intelligente. Il risultato  è una piacevolissima commedia che fa pensare divertendo  Azzeccatissimo il cast e spassosi [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 8 maggio 2025
Sarah Mataloni
Close-Up

Ispirato alla storia vera di Guido Longobardi, Ho visto un Re unisce immaginazione e realismo, fantasia e umanità per regalare al pubblico una storia di scoperta umana e di consapevolezza, dove il potere dell'immaginazione diventa lo strumento di liberazione da un sistema opprimente e lo sguardo innocente di un bambino è l'unica arma possibile per combattere la chiusura, la rigidità e la xenofobia [...] Vai alla recensione »

domenica 4 maggio 2025
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

C'era una volta un re. E oggi, c'è una regista italiana da tenere d'occhio. È Giorgia Farina (anche sceneggiatrice, formatasi tra Londra e New York), che al suo quarto lungometraggio - al femminile anche per montaggio, scenografia e costumi - riesce in un'impresa spesso ardua per il nostro cinema: affrontare una storia drammatica pizzicando le corde della commedia e titillando il fiabesco per alleggerire [...] Vai alla recensione »

sabato 3 maggio 2025
Giuseppe Ghigi
Il Gazzettino

Siamo all'anno 1936, sullo sfondo, ma neanche tanto l'Italia fascista: qui il piccolo Emilio immagina che il principe africano, catturato dal xenofobo padre, gerarca locale, e chiuso in una voliera, sia il suo eroe Sandokan e cerca di difenderlo dal razzismo dilagante e violento. Graziosa favola con squarci di commedia e metafora politica che sconta una direzione attoriale, purtroppo, a tratti macchiettist [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 maggio 2025
Vania Amitrano
Ciak

È il 1936. L'Italia si esalta per la sua fugace vittoria in Etiopia, mentre un Ras, un nobile della famiglia imperiale, è stato catturato e deve essere collocato in una prigione sicura. Il Podestà della piccola provincia in cui viene deportato il principe etiope decide di chiuderlo nella voliera del suo giardino. La presenza dell'esotico e temuto prigioniero accende la curiosità dei concittadini, ma [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 aprile 2025
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

"Ho visto un re" è stato un celebre hit di Enzo Jannacci (e Dario Fo, 1968) che raccoglieva un canto popolare dell'Amiata, denso di significati provocatori e paradossali. Oggi è anche il titolo di un film di Giorgia Farina ("Amiche da morire", "Guida romantica a posti perduti"), che senza avere la forza dirompente di Jannacci, tuttavia usando il tono della favola e della commedia "ridendo, castigat [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 aprile 2025
Lidia Saller
Il Giornale

Emilio, figlio del podestà di Roccasecca, ha un solo eroe: Sandokan. Quando un prigioniero etiope è confinato nella voliera del suo giardino, infrange gli ordini del padre per aiutarlo. Favola grottesca che mette alla berlina il meglio del peggio del Ventennio fascista attraverso lo sguardo innocente e onesto di un bimbo. Colpo da maestro per Farina, che mette al tappeto il machismo di ieri e di oggi. Da [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 aprile 2025
Matteo Pasini
Sentieri Selvaggi

Nell'Italia fascista del 1936, fresca della vittoria in Etiopia, la quotidianità di un piccolo paese di provincia viene sconvolta dall'arrivo di un principe africano, Abraham Imirru (Gabriel Gougsa). Il Federale Trocca (Gaetano Bruno) ne affida la custodia al Podestà (Edoardo Pesce), che lo confina nella voliera del giardino della sua tenuta. Lì Abraham incontrerà Emilio (Marco Fiore), il figlio del [...] Vai alla recensione »

martedì 29 aprile 2025
Flavio De Bernardinis
Film TV

Ciociaria, 1936. Prigioniero di guerra, nel giardino della villa del podestà il nobile etiope Abraham Imirrù, con grottesca trovata razzista, è rinchiuso dentro la voliera del pavone. La presenza del "nemico" farà esplodere le contraddizioni insite nella squinternata famiglia: il cognato antifascista omosessuale, la moglie artista inconcludente, il podestà bieco mussoliniano, il federale futurista, [...] Vai alla recensione »

martedì 29 aprile 2025
Giulia Lucchini
La Rivista del Cinematografo

Ho visto un re... e no, non è la famosa canzone di Enzo Jannacci. Per fare un gioco di parole, la storia che ci racconta Giorgia Farina non è neanche farina del suo sacco. Sembrerebbe una fiaba, ma, come si dice, la realtà talvolta supera la fantasia ed è questo il caso: la sceneggiatura è frutto infatti di una vicenda realmente accaduta, quando era bambino, a Guido Longobardi, divenuto in seguito [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 aprile 2025
Alessio Zuccari
Today

Stare tra la fiaba e il racconto umoristico a dimensione di fanciullo. Questa l'intenzione manifesta di Ho visto un re, il nuovo film di Giorgia Farina al cinema dal 30 aprile con Medusa Film, ambientato da qualche parte fuori Roma nell'Italia del 1936. Sarebbe a dire durante il periodo dell'Italia fascista. Prendendo spunto dalla storia vera di Guido Longobardi, all'epoca bambino e che in seguito [...] Vai alla recensione »

sabato 26 aprile 2025
Ignazio Senatore
CineCritica

E' una ventata d'aria fresca, il delizioso Ho visto un re, diretto da Giorgia Farina. Dopo il fulminante esordio con Amiche da morire (2013) e. i successivi Ho ucciso Napoleone (2015) e Guida romantica a posti perduti (2020), la regista romana fa centro con questa fiaba gustosa e divertente, ambientata nel 1936 a Roccasecca, in piena Campagna etiopica.

NEWS
TRAILER
martedì 25 marzo 2025
 

Regia di Giorgia Farina. Un film con Edoardo Pesce, Sara Serraiocco, Blu Yoshimi, Marco Fiore, Gabriel Gougsa. Da mercoledì 30 aprile al cinema. Guarda il trailer »

[LINK] FESTIVAL
venerdì 29 novembre 2024
Claudia Catalli

Un film che racconta con un tono lieve un enorme problema universale e contemporaneo. In anteprima al TFF. Vai all'articolo »

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