Questo film mi ha scaldato il cuore.
C’è colore, calore, amore… Il colore della vita, il calore dei sentimenti, il valore dell’amicizia e un amore che emoziona, perché poco ragionato, istintivo, apparentemente freddo ma in realtà molto profondo.
Certi critici, pensando di fare i fenomeni, l’hanno subito stroncato, irridendo addirittura ad una delle più belle e toccanti scene del film, dove il protagonista dimostra il proprio amore alla moglie provata e debilitata dalla malattia, nell’unico modo che sa, usando la sua fisicità, che in quel momento, da ruvido ammasso di muscoli si trasforma in una struggente tenerezza, una dolcezza che tocca l’anima.
Passano 13 anni dove manca la narrazione, ma loro sono ancora lì, insieme. Bastano i dettagli, gli sguardi, le atmosfere, i silenzi, poche parole, un litigio, un abbraccio per farci capire come possano essere stati quegli anni, con gli alti e bassi che fanno parte della vita, della loro ma anche della nostra.
Nei film di Ozpeteck c’è sempre un piccolo tocco magico, quella sensibilità tutta sua che ne caratterizza lo stile …certe inquadrature evocative, alcuni flash onirici , pochi attimi che sanno essere eloquenti più di tanti discorsi.
Che gli piacciono i corpi maschili si sa, non ne fa mistero e quando può li mostra… in questo caso è un corpo dalla sensualità macha e un po’ cafona…. ma a differenza di troppi registi che ostentano le nudità strizzando l’occhietto malizioso, il suo compiacimento non è mai ipocrita, il suo “voyerismo” non è mai volgare e lo spettatore, quello privo di pregiudizi, lo capisce e ne apprezza la sincerità.
Non c’è nulla che disturbi in questo film e anche i toni , leggerezza e drammaticità, sono ben amalgamati .
Kasia Smutniak è molto brava, sa esprimere e soprattutto trasmettere i propri sentimenti nell’allegria così come nel dolore mentre Arca, che incarna esattamente ciò che il regista voleva, tutto sommato si difende dignitosamente.
Ma sono soprattutto le figure di contorno a spiccare, frizzanti personaggi che con la loro verve comica sanno stemperare le atmosfere in modo garbatamente ironico…. La mamma Carla Signoris, la “zia” Elena Sofia Ricci, l’amica Crescentini, l’amico Scicchitano e la bravissima Paola Minaccioni, che cerca teneramente e disperatamente di alleggerire il suo imminente dramma.
Poi c’è Rino Gaetano con la splendida “A mano a mano”…..
E un’altra cosa, anche noi nel nostro piccolo abbiamo gli attori disposti a modificare il proprio corpo per rendere più credibili i propri personaggi. Arca in poco tempo ha preso su 13 chili e la Smutniak ne ha persi 8.
Non vinceranno certo l’Oscar, questo è sicuro, ma apprezziamone lo sforzo!
[+] lascia un commento a marylene »
[ - ] lascia un commento a marylene »
|
fortezza vecchia
|
sabato 8 marzo 2014
|
brava
|
|
|
|
Sono totalmente d'accordo con te. In questo caso Ferzan mi sembra ingiustamente bersagliato dalla critica, che non lo ama più come qualche anno fa.Mi sento, non da ieri sera, totalmente lontano da questi critici occhiuti e un po' spocchiosi.Ma, come dice Guccini, "non so e è pregio o colpa esser fatti così, c'è gente che è di casa in serie B".
|
|
[+] lascia un commento a fortezza vecchia »
[ - ] lascia un commento a fortezza vecchia »
|
|
d'accordo? |
|
marylene
|
domenica 9 marzo 2014
|
grazie!
|
|
|
|
Grazie.PS Grande Guccini!
|
|
[+] lascia un commento a marylene »
[ - ] lascia un commento a marylene »
|
|
d'accordo? |
|
pigal
|
domenica 23 marzo 2014
|
concordo un film stupendo
|
|
|
|
è un film sulla fisicità, sui corpi sulla passione e l'irrazionalità dell'amore. ci sono delle scene che toccano delle corde profonde accompagnate da una colonna sonora perfetta. Per me uno dei sui film più riusciti.
|
|
[+] lascia un commento a pigal »
[ - ] lascia un commento a pigal »
|
|
d'accordo? |
|
fafia61
|
domenica 23 marzo 2014
|
qualcosa disturba
|
|
|
|
bella recensione,anche se non sono totalmente d'accordo con te. hai scritto 'in questo film non c'è niente che disturbi'.ed invece mia moglie, che ha vissuto un'esperienza simile a quella di elena, ha pianto e sofferto per gran parte del film,disturbata proprio da quelle scene ospedaliere che le hanno ricordato il dramma vissuto. ma aldilà dei ricordi toccanti di chi ha vissuto esperienze simili e che,quindi, soffre nel ripercorrerle nel film, ciò che ho trovato eccessivo è,da parte del regista, il ricorso a scene e situazioni un po' troppo lacrimose,strazianti e commoventi, proprio lui che invece in passato è sempre stato bravo a saltellare tra serio e faceto, tra impegno e ironia, senza sprofondare mai nel troppo umoristico o nel troppo lacrimevole.
[+]
bella recensione,anche se non sono totalmente d'accordo con te. hai scritto 'in questo film non c'è niente che disturbi'.ed invece mia moglie, che ha vissuto un'esperienza simile a quella di elena, ha pianto e sofferto per gran parte del film,disturbata proprio da quelle scene ospedaliere che le hanno ricordato il dramma vissuto. ma aldilà dei ricordi toccanti di chi ha vissuto esperienze simili e che,quindi, soffre nel ripercorrerle nel film, ciò che ho trovato eccessivo è,da parte del regista, il ricorso a scene e situazioni un po' troppo lacrimose,strazianti e commoventi, proprio lui che invece in passato è sempre stato bravo a saltellare tra serio e faceto, tra impegno e ironia, senza sprofondare mai nel troppo umoristico o nel troppo lacrimevole.ecco, quel 'troppo lacrimevole' disturba un po',come dicevamo all'inizio. rimane comunque,nonostante questo 'disturbo' e qualche altra leggera sbavatura, un bel film.salutoni
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fafia61 »
[ - ] lascia un commento a fafia61 »
|
|
d'accordo? |
|
claudia c
|
domenica 23 marzo 2014
|
concordo
|
|
|
|
Sono completamente daccordo con il tuo commento,leggendo i giudizi della critica ero prevenuta ma il film mi ha coinvolto commosso e "scaldato il cuore" ce ne fossero di film cosi!!!!
|
|
[+] lascia un commento a claudia c »
[ - ] lascia un commento a claudia c »
|
|
d'accordo? |
|
marylene
|
sabato 29 marzo 2014
|
@fafia61
|
|
|
|
Mi spiace che tua moglie abbia vissuto quell'esperienza, ma Ozpetek racconta una realtà e nasconderla o sottintenderla non la rende meno dolorosa. La frase a cui ti riferisci "non c'è nulla che disturbi" riguarda alcuni commenti di critici che a differenza tua vedevano i momenti "scherzosi" come elementi disturbanti, che alleggerivano troppo la narrazione e ne pregiudicavano la drammaticità. Come vedi i punti di vista possono essere molto differenti. Un saluto.
|
|
[+] lascia un commento a marylene »
[ - ] lascia un commento a marylene »
|
|
d'accordo? |
|
|