Dopo un'intensa attività di giornalista, di redattore della Settimana Incom e di documentarista (1941, Atleti dell'Asse), Canzio ha realizzato negli anni Cinquanta alcuni film ed ha lavorato come regista televisivo, in Cronache del cinema e del teatro. Come montatore o autore del commento ha collaborato anche a film realizzati da altri; saltuariamente, ha esercitato un'attività di sceneggiatore e di produttore; in quest'ultima veste, il suo film più interessante è Ligabue, di Salvatore Nocita.