Quando debuttò nel 2009 negli Stati Uniti, il consenso fu pressoché unanime. Pubblico e critica furono abbastanza concordi nel sottolineare che, con The Good Wife, il piccolo schermo aveva trovato finalmente personaggi femminili convincenti, capaci di determinare le proprie vite con la forza delle proprie scelte e delle proprie competenze professionali. Un inno al girl power, tanta era la sensibilità a certe tematiche, che ha contribuito a rivoluzionare gli equilibri di genere nelle produzioni televisive.

Crime e legal drama sono generi storicamente amatissimi dagli spettatori. Non sfugge a questa regola The Good Wife che mostra quanto accade nello studio "Stern, Lockhart & Gardner". La serie, ideata da Robert e Michelle King, non si limita però ai casi, tra l’altro sempre ben curati e ottimamente architettati dagli sceneggiatori. Mostra le evoluzioni delle esistenze dei protagonisti con sensibilità e attenzione ai rovesci della sorte. Lo testimonia il percorso di Alicia (Julianna Margulies), moglie del procuratore dell’Illinois, Peter Florrick (Chris Noth). Quando quest’ultimo viene coinvolto in uno scandalo sessuale che lo costringe alle dimissioni, la donna deve reinventarsi. Riparte così dalla professione di avvocato che aveva abbandonato da giovane per assistere i figli e la carriera politica del marito. 

Trova una seconda casa, non senza diverse difficoltà, nello studio guidato con polso ed eleganza da Diane Lockhart (Christine Baranski) e Will Gardner (Josh Charles). Tra gli uffici legali e le aule di tribunale Alicia conquista l’autostima che tanti anni di totale dedizione alla famiglia avevano minato. Riacquistata la fiducia nei propri mezzi, riesce a diventare una delle colonne dello studio. In particolar modo, come evidenziato dalle più diverse indagini, ha modo di mettere a fuoco tutta la sua etica del lavoro e di orientare la sua vita con una ritrovata bussola morale.

Tra le serie più nominate e premiate agli Emmy Awards e ai Golden Globe, The Good Wife ha potuto contare su un cast affiatatissimo che ha spesso e volentieri occupato le prime pagine dei giornali a stelle e strisce. Tra gli interpreti spicca senz’altro l’insostituibile Julianna Margulies, autentica anima dello show, un volto che gli amanti della serialità avranno sicuramente riconosciuto in E.R. – Medici in prima in linea e I Soprano. Al suo fianco per la stragrande maggioranza degli episodi ci sono state le apprezzatissime Archie Panjabi (The Fall, Blindspot) e Christine Baranski (Mamma mia!, The Big Bang Theory). Quest’ultima è l’attuale protagonista di The Good Fight, spin-off di The Good Wife, lanciato negli Stati Uniti su CBS e disponibile in Italia esclusivamente su TIMVISION. 

Le tante presenze femminili hanno corso il rischio di oscurare gli uomini dello show, a partire dal grande Chris Noth, il fascinoso Mr. Big di Sex and the City che tante volte ha fatto vacillare le spettatrici delle celebre serie HBO. Inoltre, per gli sviluppi della trama e l’importanza acquisita stagione dopo stagione, merita più di una menzione Josh Charles, attore che può sfoggiare un curriculum cinematografico impreziosito da L’attimo fuggente. In quel film, datato 1989, interpretava un allievo del prof. Keating (Robin Williams) che farà poi parte della Setta dei poeti estinti.