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Se trenta anni fa Spielberg comunicava con gli alieni attraverso i suoni, oggi Villeneuve comunica con loro attraverso dei disegni.- Infatti i nostri nuovi visitatori sono enormi polipi chiusi nella loro nave spaziale in una camera coambientata, che comunicano con gli umani attraverso un vetro, disegnando con del liquido scuro ideogrammi circolari.-
Sarà compito della giovane e abile linguista interpretata da Amy Adams, reduce dalla grave perdità della giovane figlia, decifrare questo nuovo linguaggio, per capire le loro intenzioni.- Un compito non facile, perchè uno stesso ideogramma potrebbe significare "arma" oppure "dono", ed un eventuale fraintendimento potrebbe aprire una guerra tra le due razze.- Ma la giovane linguista riesce a capire che questi alieni hanno tanto da insegnarci e non a livello scientifico. - Perchè sono molto più evoluti di noi e riescono ad avere una visione più ampia del tempo, che non è lineare come noi lo intendiamo.- E questa rivelazione aprirà la mente non solo della protagonista ma anche dello spettatore.-
Con questo film Villeneuve si inserisce a pieno titolo tra i grandi del nuovo filone fantascientifico di "Gravity" e "Interstellar", riuscendo ad aggiungere qualcosa in più ad un genere così tanto rivisitato, riuscendo appunto a raggiungere un grado successivo al livello degli incontri extraterresti di Spielberg.- Anche se la giovane linguista non è rapita ma solo ospitata nella nave aliena.-
Ma il vero punto di forza di questo film, oltre l'ottima prova della protagonista Amy Adams, è a modesto parere dello scrivente l'eccellente regia di Denis Villeneuve.- La bellezza che riesce a dare alle immagini è pura poesia.- Aspettiamo con ansia il nuovo "Blade Runner", forse sarà un altro capolavoro.-
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