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Quando si dice "la faccia come il... bronzo", s'intende per es. la sfacciataggine di questo regista che propone un lavoro di un pressapochismo tale da risultare imbarazzante. Non dico che la storia è inverosimile, al limite del surrealismo (siccome è fantascienza, tutto è concesso...), non dico neanche che manca di logica (cosa già irritante), ma manca completamente di senso! Non si capisce perché questo benedetto treno deve correre per tutta la Terra e non può fermarsi, altrimenti muoiono tutti, non si capisce neanche come faccia ad avere energia per correre per 18 anni e all'infinito. Ammesso che abbia un segreto per produrre energia, con tutta quella che consuma avrebbero potuto trovare un altro sistema per sopravvivere. Si dice che la punta del treno produce l'acqua dal ghiaccio ma poi quando si inquadra la punta del treno non c'è traccia di niente di ciò. Appaiono polli spennati, uova, quarti di bue, ma da dove vengono?? Mistero. Per spostarsi dalla I classe alla classe business bisogna sempre passare per forza da una specie di sala da ballo e da una sauna (! non scherzo). Ci sarebbe di peggio, ma mi limito solo a questo per non svelare, con altri dettagli, la trama per i poveretti che nonostante i miei avvertimenti andranno a vederlo. Lascio a loro il divertimento di scoprire tutte le altre incongruenze e assurdità che non tornano in questo pasticcio estenuante.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
