Inception |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Elliot Page.
continua»
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 142 min.
- USA, Gran Bretagna 2010.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 24 settembre 2010.
MYMONETRO
Inception
valutazione media:
3,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il sogno dentro il sogno intriga ma non stancadi PaimanFeedback: 842 | altri commenti e recensioni di Paiman |
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giovedì 30 settembre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cos'é Inception? Un film di fantascienza con sfondo thriller o un film thriller a sfondo fantascientifico? Sicuramente la prima esprime meglio la pellicola in quanto, tolta la componente onirica, ci si ritrova con un thriller banale con colpi di scena prevedibili. Proprio la componente onirica sorregge il film conferendogli spessore e complessità. Stiamo parlando di una trama che risulta lineare all’inizio prima di sprofondare in una intricata matrioška di sogni nei sogni senza fine. E qui sta il punto cruciale di un film con una idea notevole di fondo che non viene sfruttata totalmente, mancando così il capolavoro e arenandosi sul livello di un film intrigante che non raggiunge Matrix. Nella pellicola dei Wachowski si assisteva ad un mondo impossibile su un solo piano governato da leggi che solo un individuo cosciente può eludere. In Inception invece è presente un labirinto di piani di sogno uno subordinato all’altro, dove le regole cambiano di continuo influenzando l’intero ambiente e i personaggi. Regole che non sono in effetti mai definite, lasciando spiragli aperti (forse per coprire qualche buco nella sceneggiatura?). Capiti certi meccanismi usati dai sognatori, tutto risulta godibile e mai pesante nelle sue due ore e mezza. Qua e là strappa un sorriso ma non di più, in una atmosfera seriosa con flessioni drammatiche o angosciose con cui il protagonista (e in parte anche gli altri) si dovranno confrontare o si sono già confrontati. Si sfrutta la già usata tematica di capire cos’è la vera realtà e come si fa a distinguere il tangibile dalla pura immaginazione (come in Matrix, nel Paprika di Satoshi Kon, nel sottovalutato The Cell o nel nostrano Nirvana). Nolan non si lascia trasportare molto in paesaggi bizzarri, optando per un piano comune e quotidiano (Hotel, Montagne innevate ed una sterminata città minimalista) dove si usano proiettili per ammazzare al posto di sfere di energia o draghi. Un attinenza alla realtà calcolata poiché lo scopo di questo gioco che i personaggi dovranno compiere dovrà illudere la preda che non sta minimamente sognando. Il finale in parte è scontato, con un’ultima scena che introduce un falso mistero solo per illudere qualcuno che tutto il gioco non sia ancora terminato, ma passiamo oltre. Una parte degli ambienti dove la vicenda si svolge sono raffinati e luminosi, il tutto incorniciato da una fotografia buona che fa risaltare il mobilio e gli incravattati sognatori. Male il montaggio, non tanto nell’ordine temporale, quanto in alcuni tagli molto bruschi che rovinano sequenze interessanti o drammatiche. Circa gli attori, DiCaprio e la Cotillard dimostrano di essere bravi e profondi , buono il resto del cast anche se molti personaggi sono appena descritti. Spiccano comunque Ellen Page (sempre gioviale), Gordon Levitt e Ken Watanabe. Ottimi gli effetti speciali, mai abusati e ben distribuiti. Notevoli anche le musiche di Hans Zimmer con un ritmo incalzante di ripetizioni continue e ipnotiche ed un uso di certe sonorità (come il Je ne regrette rien rallentato sino a creare un ché di oppressivo). Altra nota positiva è il fatto che non risulta pretenzioso (al contrario del Cavaliere Oscuro): l’atmosfera si adatta bene al contesto, mai eccessiva. Quando si esce dalla sala le domande sono molte e si chiariscono ragionando un po’. La sensazione è di aver assistito ad un film interessante e abbastanza originale con un suo stile e un suo perché, ma (a malincuore) non ad un capolavoro come si poteva sperare.
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