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Il giornalista televisivo Dean Miller viene inviato una mattina all'aereoporto della sua città per intervistare un importante professore. L'aereo che sta per atterrare con sopra il professore e il resto dell'equipaggio non da però segnali di arrivo alla torre di controllo. Viene data allora l'emergenza e dopo che il veicolo è atterrato, da esso ne fuoriescono degli uomini sfigurati che cominciano ad uccidere i militari li presenti. Dean come altri, è costretto alla fuga mentre viene dichiarato lo stato di emergenza. A due anni di distanza dall'ottimo Zombie di George A. Romero(sotto produzione Italiana di Dario Argento), il regista Umberto Lenzi decide di riprendere il tema 'morti viventi' e di ambientarlo con nuove componenti e una visione apocalittica del Mondo. Per essere precisi non si tratta proprio di zombie ma bensì di uomini cannibali, mutati in seguito a misteriose radiazioni nucleari e che, dopo aver attaccato le persone sana, le contagiano a loro volta. Lenzi parte subito con il dilagare del panico e dei discreti effetti splatter rendendo l'atmosfera del suo film, simile ad una imminente fine del Mondo. Prosegue poi con sequenze alterne e numerosi sipari(inevitabili) degli attacchi dei cannibali alla popolazione della città. Il tutto è realizzato con discreto mestiere e lo spettatore tutto sommato, non si annoia e partecipa anche lui alla dilagazione del panico e della paura. La sceneggiatura, pur discreta e buona nell'idea di trama, non punta direttamente al genere horror o allo spavento ma bensì tende al thriller e alla pellicola d'avventura. E alla fine lo spettatore capirà anche(alla fine del film) l'origine del titolo della pellicola di Lenzi. Come ultima cosa non si può non citare il divieto del film ai minori di 18 anni; troppo esagerato per una pellicola almeno under 14.
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