Regista statunitense di vera stoffa, misurato ed equilibrato, particolarmente abile nelle commedie sentimentali patinate in cui si alternano momenti di puro divertimento a scene più introspettive. Porta molto poco di nuovo, ma è un diligente erede degli autori delle vecchie opere hollywoodiane e un ottimo burattinaio di divi che interagiscono a meraviglia sul set.

Studi
Nato a Hanover, nel New Hampshire, figlio di Phoebe Ann Evans e di Charles Frederick Dey, Tom Dey studia alla Choate School di Wallington, nel Connecticut, alla Brown University e all'American Film Institute di Los Angeles. Dopo aver lavorato per molti anni nel campo della pubblicità come uno dei registi affiliati alla Ridley Scott Associates, diventa un critico cinematografico per l'AMERICAN CINEMATOGRAPHER e comincia la sua carriera di regista dirigendo un episodio del telefilm horror The Hunger (1998).

I film
Nel 2000, dirige il suo primo lungometraggio, la non riuscitissima commedia d'azione con Jackie Chan, Owen Wilson e Lucy Liu Pallottole cinesi che però ha un notevole successo di pubblico, tanto da ispirare un sequel. La storia è quella di una principessa cinese, Pei Pei (la Liu) che con l'inganno viene rapita e portata in Nevada, dove diventa schiava di un cinese esiliato dall'imperatore e che sarà liberata da un giovane servo innamorato (Chan) e da un rapinatore di treni (Wilson). La Spyglass e la Touchstone finanziano quest'opera, dando fiducia al giovane esordiente Dey che si guadagnerà il suo posto con altri tre titoli: Showtime (2001) con l'insolita accoppiata Robert De Niro ed Eddie Murphy (2001), mediocre storia di due poliziotti costretti a lavorare insieme in un reality show; A casa con i suoi (2006), una commedia sentimentale in puro stile Hollywood, e la trasposizione sul grande schermo di Sansone (2010), il gigantesco alano delle strisce a fumetti, con il quale si conferma un regista ironico e fracassone.