Trasferitosi giovanissimo a Torino, esercitò vari mestieri prima di dedicarsi al cinema, dove cominciò a lavorare dal 1914, comparendo per la prima volta nel film muto Fata Morgana di Gino Zaccaria e divenendo poi una presenza abbastanza costante nelle pellicole di quel periodo, anche se in ruoli quasi sempre secondari. Lo troviamo infatti in Romanticismo di Carlo Campogalliani (1915), ne L'Apostolo di Gero Zambuto e ne Il diamante azzurro di Giuseppe Pinto, entrambi del 1916, anno in cui ebbe anche una parte di rilievo ne Il soldato d'Italia di Alberto Traversa, un film per il quale ottenne una certa notorietà. Nel 1917 Serra comparve ne La cavalcata dei sogni, di Roberto Roberti, finché, nel 1922, ottenne finalmente un ruolo da protagonista, dando vita al personaggio di Renzo Tramaglino nei due episodi dei I promessi Sposi diretti da Mario Bonnard. L'avvento del cinema "sonoro" non interruppe la sua attività; anzi, egli continuò ad apparire in varie pellicole anche negli anni del secondo dopoguerra, ma relegato in parti sempre meno importanti e significative. Serra recitò sporadicamente anche in teatro, nella compagnia diretta da Camillo Pilotto e poi nella rivista, alla radio e come doppiatore.