
Anno | 2025 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Al cinema | 5 sale cinematografiche |
Regia di | Andrea Jublin |
Attori | Pasquale Petrolo, Maurizio Lastrico, Stefano Roberto Belisari, Naska, Valerio Aprea Massimo De Lorenzo, Carolina Crescentini, Agnese Claisse, Massimo Cagnina, Sofia Panizzi. |
Uscita | giovedì 28 agosto 2025 |
Distribuzione | PiperFilm |
MYmonetro | 3,16 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 28 agosto 2025
La storia di una band che userà la musica come mezzo per rinascere, creare amicizia e cercare il riscatto. Tutta colpa del rock è 60° in classifica al Box Office. venerdì 12 settembre ha incassato € 234,00 e registrato 37.903 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Dopo essere stato responsabile di un incidente sul palco, Bruno viene cacciato dalla sua band, gli Entry Level. Prima di andarsene, urla agli altri: "Avete perso la gallina dalle uova d'oro". Passano otto anni. Cerca di affermarsi di nuovo come musicista ma non è facile. Suona alle feste di compleanno e ha promesso alla figlia Tina di portarla negli Stati Uniti per un 'rock tour'. Ma spesso non riesce a mantenere le promesse che fa. La situazione precipita quando viene arrestato per aver sabotato il concerto della sua ex-band, causando un incendio nel palazzetto dove si stava esibendo.
In carcere, arriva inaspettatamente l'occasione del suo riscatto; fondare un complesso con altri detenuti. Di questo gruppo fanno parte Roberto, il suo compagno di cella: Osso, un omone apparentemente minaccioso ma in realtà molto sensibile; il Professore, un intellettuale schivo e silenzioso; Eva, una batterista particolare che inizialmente detesta Bruno perché le ricorda il padre; K-Bome, un ex trapper che è il vero asso nella manica. L'obiettivo è partecipare e vincere il Roma Rock Contest che rappresenta per tutti un'occasione di riscatto e per Bruno in particolare, la possibilità di poter realizzare il desiderio di sua figlia.
C'è un'anima pop nascosta dietro Tutta colpa del rock. È segnata dalla fotografia di Michele D'Attanasio che esplode soprattutto nella parte finale durante l'esibizione al Roma Rock Contest ma illumina anche tutta la parte carceraria. Forse questa è la marcia imprevista di una commedia anche piacevole ma non particolarmente originale e con esiti prevedibili.
Lillo mostra la sua anima rock proprio come il personaggio di Dewey Finn/Jack Black in School of Rock. Nel film di Linklater c'era però un ritmo travolgente che partiva proprio dalla musica prima di inebriare il suo protagonista mentre qui va a intermittenza. Certamente anche in Tutta colpa del rock la musica ha un ruolo importante (la supervisione è firmata da Francesco Motta oltre alla partecipazione di Naska nei panni di K-Bone) ma il film si regge soprattutto su singole performance dove è Lillo (anche sceneggiatore assieme a Matteo Menduni e Tommaso Renzoni) a prendersi la scena sin dall'inizio mentre è sul palco e non è in sintonia col resto della sua band.
Andrea Jublin, che già aveva diretto l'attore romano nel precedente Gli addestratori, cerca di dare un respiro corale al film e soprattutto di mettere a fuoco il resto dei componenti del gruppo musicale: ci sono i silenzi del Professore (ottimo Elio), la rabbia di Eva, la complicità silenziosa di Roberto, l'imprevedibilità di Osso. Sono però spesso abbozzati sulla carta, con caratteristiche anche ben precise a livello di scrittura, ma che non riescono a lasciare un'impronta evidente e finiscono spesso di restare in ombra. Al contrario ce ne sono altri che invece rischiano di andare fuori le righe come la figura del sottosegretario, l'avvocato di Lillo e il sovrintendente Santarosa interpretato da Valerio Aprea che parla in modo impeccabile.
Per questo Tutta colpa del rock è una commedia squilibrata che non riesce a trovare il tono giusto tra la dimensione più collettiva e quella più intima. Le bugie di Bruno alla figlia, le illusioni che le regala di un viaggio negli Stati Uniti potrebbero accentuare la doppia identità del protagonista. Ma sono solo momenti appena accennati come nella telefonata dal carcere o nella videochiamata quando sta facendo da animatore ad una festa di bambino, forse la scena determinante in cui i sogni del protagonista sono smontati ed è faccia a faccia con la sua realtà.
Non si è davanti a un film monotono. È infatti scorrevole, garbato e si vede volentieri. Ma non riesce a uscire dai toni e a differenziarsi da molte commedie italiane. Un cinema tutto di mestiere, impeccabile. Dove però la caduta non è così rumorosa e il riscatto così coinvolgente.
Che dire di questa impresa di Andrea Jublin? Non mi stupirebbe apprendere che il film abbia incontrato il gradimento del pubblico di bocca buona, facendo leva sul sentimentalismo di una figlia che incontra alla fine il padre che sembra non l’averla dentro la testa; un padre irresponsabile che non si rende conto che i suoi scherzucci provocano reali disastri con rilevanza penale, l’ultimo [...] Vai alla recensione »
«Avete perso la gallina dalle uova d'oro!», urla Lillo ai colleghi che lo hanno cacciato dalla band e ne avevano motivo. La sedicente gallina dalle uova d'oro per i successivi otto anni non combina granché. Quindi ha la non troppo geniale pensata di sabotare un concerto della sua ex band, e finisce in carcere con merito. Potrebbe essere l'occasione del riscatto: qualcuno dei detenuti ha talento per [...] Vai alla recensione »
Sette anni fa, nel 2018, Lillo e i Vagabondi facevano uscire il loro singolo Logorroic Rap, un pezzo rock di demenziale adrenalina - forse omaggiando i tempi dei Latte e i suoi derivati - canto di un marito prolisso, disperato per la fine del suo matrimonio. Nel videoclip dalla fotografia e il suono (volutamente) kitsch, Lillo rappava la sua disperazione - a una special guest Carolina Crescentini [...] Vai alla recensione »
Lillo ormai è come Paperino e può fare qualsiasi ruolo nelle nostre commediucce carine pensate più per le piattaforme che per le sale. Come in questa di Jublin che in Gli addestratori (2024) l'aveva avuto nei panni di un improbabile addestratore di cani scambiato per educatore di bimbi pestiferi e ora ce lo offre rocker egoriferito e fallito, finito in galera per aver sabotato il concerto della sua [...] Vai alla recensione »
Preparatevi a cantare, divertirvi ma anche emozionarvi con la nuova commedia musicale "Tutta colpa del rock" in arrivo nei cinema italiani il 28 agosto. Il cast? Vi sorprenderà. C'è Lillo Petrolo, Elio, Maurizio Lastrico e il rapper Naska che compongono una gang strampalata ma adorabile pronta a raccontare con leggerezza ed educazione il difficile rapporto genitori-figli ma anche quanto la musica possa [...] Vai alla recensione »