
Titolo originale | Nobody 2 |
Anno | 2025 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 89 minuti |
Al cinema | 10 sale cinematografiche |
Regia di | Timo Tjahjanto |
Attori | Bob Odenkirk, Connie Nielsen, Christopher Lloyd, John Ortiz, Rza Sharon Stone, Colin Hanks, Michael Ironside, Colin Salmon, Daniel Bernhardt, Gage Munroe, Paisley Cadorath, David MacInnis, Zara Longe, Nolan Grantham, Cindy Myskiw. |
Uscita | giovedì 14 agosto 2025 |
Distribuzione | Universal Pictures |
MYmonetro | 2,79 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 28 agosto 2025
A volte la situazione più pericolosa per un padre è una vacanza in famiglia. Io sono nessuno 2 è 43° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 465,00 e registrato 45.926 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Hutch lavora alacremente per il "Barbiere", facendo lavori sporchi e pericolosi uno dietro l'altro per ripagare il debito accumulato con la mafia russa dopo aver dato fuoco a un magazzino pieno di soldi. La sua vita familiare però ne risente e, prossimo ormai al burn out, decide di staccare per un bel viaggio con la famiglia. Vuole tornare all'acquapark dove l'aveva portato suo padre da bambino, nell'unica vacanza che ricordi della sua infanzia. Il padre David parte naturalmente con la famiglia, perché da quelle parti ha una piccola baita. La cittadina però non è come Hutch la ricordava e, dopo essere intervenuto a difendere i figli da alcuni bulli locali, scopre presto come il luogo sia in mano a una banda criminale. Con l'aiuto del saggio fratello adottivo Harry, cercherà di trovare una soluzione pacifica, ma ci sono crudeltà che nemmeno un ex assassino della CIA è disposto a tollerare.
Io sono nessuno 2 conferma in pieno la ricetta del primo capitolo, limitandosi a cambiare ambientazione e aumentando il numero di star.
La sadica villain è infatti interpretata nientemeno che da Sharon Stone, per altro quasi irriconoscibile dietro a occhiali sole che non toglie mai. Inoltre tra i nuovi arrivati ci sono anche John Ortiz e Colin Hanks. decisamente più noti del pur bravo Aleksei Serebryakov e degli anonimi caratteristi che interpretavano i russi nel film precedente. Inoltre tornano a essere della partita Connie Nielsen, Christopher Lloyd e RZA, impagabile samurai nero con tanto di massime da pseudo-bushido, tra cui la memorabile: "non portare un machete a un duello di katana".
Anche alla regia ha luogo un salto di qualità: da Ilya Naishuller il testimone passa a Timo Tjahjanto, uno dei più interessanti nomi del cinema d'arti marziali contemporaneo. Dopo trascorsi nel genere horror ha diretto la star di The Raid, Iko Uwais, in Headshot e The Night Comes for Us. Più recentemente è arrivato su Netflix con The Shadows Strays, dove si arriva al pestaggio a morte di un bambino. Il suo brutale, estremo nichilismo è poco assimilabile da Hollywood: le sue atrocità, sono specchio di una visione del mondo assolutamente priva di speranza, inaccettabile negli Usa. Allo stesso modo i suoi protagonisti asiatici subiscono tali colpi e ferite da essere trasfigurati da gonfiore e sangue rappreso, mentre è cruciale che le star americane restino carismatiche e riconoscibili.
Rispetto ai suoi film asiatici tutto in Io sono nessuno 2 è edulcorato, la violenza non è cupa ma gioiosa e liberatoria, in un sovraccarico talmente esagerato da essere comico. È impossibile prendere sul serio un film dove tra le location delle sparatorie e dei combattimenti si annoverano una sala giochi, un ridicolo acquabus e un acquapark con attrazioni piene di trappole, tanto che i nemici sembrano infiniti perché le molte trappole piazzate devono anche scattare... Ma non è una novità: le trappole erano uno dei passaggi cruciali anche del primo capitolo, così come l'iniziale riluttanza per la violenza del protagonista, che dopo tentativi di improbabile diplomazia sarà obbligato a scatenarsi.
Questo sequel non vuole dunque fare altro che ripetersi, solo con più star e più colori. Ci riesce pure discretamente, perché Tjahjanto sa rendere l'azione abbastanza adrenalinica e spettacolare, così come Bob Odenkirk si dedica con abnegazione all'improbabile ruolo di uomo ordinario che si rivela "action hero", ma al di là della perizia tecnica Io sono nessuno 2 rimane un'operazione sterile, destinata a un rapido oblio della memoria.
Quattro anni dopo essersi inavvertitamente messo contro la mafia russa, Hutch ha ancora 30 milioni di dollari di debiti con l'organizzazione criminale e li sta ripagando con una serie infinita di colpi ai danni di criminali internazionali.
Per quanto gli piaccia l'azione del suo "lavoro", Hutch e sua moglie Becca (la candidata agli Emmy Connie Nielsen) sono sopraffatti dal lavoro e si stanno allontanando. Decidono quindi di portare i loro figli (Gage Munroe, Paisley Cadorath) in una breve fuga al Wild Bill's Majestic Midway and Waterpark, il luogo in cui Hutch e suo fratello Harry (RZA, candidato ai Grammy e agli Emmy) trascorrevano le vacanze da bambini.
Con il padre di Hutch (il vincitore di un Emmy Christopher Lloyd) al seguito, la famiglia arriva nella piccola città turistica di Plummerville ("Plummerville è Summerville!"), desiderosa di divertirsi al sole. Ma quando un banale incidente con alcuni teppisti della città fa finire la famiglia nel mirino del gestore corrotto di un parco divertimenti (John Ortiz; Fast and Furious franchise, Bumblebee) e del suo losco sceriffo (Colin Hanks, candidato agli Emmy e ai Golden Globe), Hutch si ritrova nel mirino del boss del crimine più folle e sanguinario che Hutch (o chiunque altro) abbia mai incontrato (Sharon Stone, vincitrice dell'Emmy e candidata all'Oscar®).
Non è previsto il terzo episodio, vero? Voglio dire, possiamo stare tranquilli, giusto?
Secondo capitolo delle avventure dedicate all'ex anonimo impiegato Hutch Mansell (Bob Odenkirk), costretto, da un gruppo di malviventi russi, ad abbandonare la propria vita ordinaria e monotona per (ri)vestire i panni da ex agente CIA spietato e letale, come sa chi ha visto la precedente puntata diretta da Il'ja Najšuller (Io sono nessuno, 2021). Producono, tra gli altri, lo stesso Odenkirk e David [...] Vai alla recensione »
Hutch a casa non c'è mai, sempre in missione. Ha combinato un guaio e contratto un debito di 30 milioni di dollari, per ripagarlo deve massacrare cattivi a frotte, lui da solo: no problem, come sappiamo dal primo film. Ma la moglie si lamenta del fatto che non c'è mai, e anche i figli. E tempo di prendersi una pausa: tutta la famiglia in vacanza in un vecchio Luna Park dove Hutch ragazzo fu felice. [...] Vai alla recensione »
Il secondo episodio delle avventure di Hutch "Nobody" si allinea ancora maggiormente all'idea di cinema action come giostra impazzita cara a David Leitch (che ritorna come produttore), andando a sacrificare del tutto l'aura noir che ancora pervadeva il film capostipite, non fosse altro che per la voice over in prima persona del protagonista Bob Odenkirk, qui fatalmente scomparsa.
Bob Odenkirk, il divo di Breaking Bad e Better Call Saul, torna in Io sono Nessuno 2 con Sharon Stone nei panni della temibile Lendina. Il film, diretto da Timo Tjahjanto e scritto dallo stesso Odenkirk con Derek Kolstad, Aaron Rabin e Umair Aleemn, è al cinema dal 14 agosto con Universal Pictures. Nel primo film di questo franchise avevamo visto la trasformazione di Hutch Mansell (Bob Odenkirk) che, [...] Vai alla recensione »
Il sequel del sopravvalutato ma intrigante Io sono Nessuno inizia come il primo film, con il protagonista tumefatto e ammanettato che viene sottoposto all'interrogatorio di due agenti. È una cornice che fa da ponte con il precedente (alla domanda "Chi sei?" risponde più o meno allo stesso modo: "Nessuno") ma anche un modo per introdurci in un'altra disavventura di questo padre di famiglia che, quattro [...] Vai alla recensione »
Ormai lo sappiamo. Un action movie ambientato in un luna park è una dichiarazione d'intenti metacinematografica, a suggerire che il primo dev'essere come il secondo. E, in fondo, quell'idea euforizzante e sopra le righe permea anche tutta la saga di John Wick, che con Io sono nessuno 1 e 2 ha in comune lo sceneggiatore Derek Kolstad e il produttore David Leitch.