Una storia che ci pone di fronte all'orrore. Grandi prove attoriali. Da giovedì 13 novembre al cinema.
di Pedro Armocida
Due cugini palestinesi, Chatila e Reda, sono bloccati ad Atene dopo essere fuggiti da un campo profughi in Libano. Sognano di raggiungere la Germania, ma la strada è piena di ostacoli: tra lavori precari, piccoli furti e la costante ricerca di denaro per acquistare documenti falsi, la loro quotidianità è segnata dalla lotta per la sopravvivenza e dal desiderio di una vita migliore.
Uno dei punti più interessanti del film è il fatto che richiama una terra e un popolo - il tatuaggio della Palestina sul braccio di Reda - con i suoi usi e costumi (c'è la preparazione di un piatto palestinese e la sua degustazione) ma anche con una poesia di Mahmoud Darwish, messa in bocca provocatoriamente allo spacciatore Abu Love (Mouataz Alshaltouh), che, in "Elogio dell'ombra alta", racconta l'orrore di Sabra e Chatila. Proprio come il nome del protagonista. Tutto torna.