
Anno | 2024 |
Genere | Thriller, Drammatico, Fantascienza |
Produzione | USA |
Regia di | Jakob Verbruggen, Roxann Dawson, Logan George, Celine Held, Alik Sakharov |
Attori | Jennifer Connelly, Joel Edgerton, Oakes Fegley, Alice Braga, Jimmi Simpson Dayo Okeniyi, Amanda Brugel, Jenne Kang, John Lister. |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 25 giugno 2024
Thriller fantascientifico di nove episodi basato sul bestseller del New York Times di Blake Crouch, che è anche scrittore e produttore esecutivo della serie.
CONSIGLIATO NÌ
|
Un fisico di Chicago, Jason Dessen, viene aggredito da... sé stesso! La misteriosa figura mascherata che lo assale rivelerà infatti molto presto di essere un suo doppio, intento a rubargli la vita, con l'idea che il primo Jason voglia a sua volta fare esperienza di un'esistenza diversa. Quest'ultimo si risveglia in un'altra dimensione, dove proprio il suo doppio ha portato a termine un esperimento sui mondi paralleli che lui invece aveva abbandonato in favore dell'amore per Daniela.
Ma la fascinazione per la scoperta non lo travolge e rimane invece fedelissimo alla moglie Daniela, e disposto a tutto per tornare da lei e dal figlio Charlie. Navigare tra le infinite possibili versioni che ha preso la nostra vita, ognuna con la sua dimensione, non si rivela però per nulla facile e solo con l'aiuto di Amanda Lucas, ossia la compagna del secondo Jason, il primo Jason avrà una speranza di cavarsela. Intanto il secondo Jason, che cerca di installarsi in una vita non sua, deve usare tutta la propria intelligenza e il suo autocontrollo per non scoprire il proprio gioco, cosa non facile perché il carattere dei due Jason è molto diverso...
Joel Edgerton, Jennifer Connelly e Alice Braga sono i protagonisti di un triangolo fantascientifico dalle infinite varianti, ma se Blake Crouch si conferma uno scrittore e showrunner ingegnoso, continua a mancargli la profondità di un buon autore.
Con Dark Matter siamo infatti ormai alla terza serie tratta dai romanzi dello scrittore americano (le altre due erano Wayward Pines di Shyamalan, dove Crouch era meno coinvolto, e Good Behavior dove era invece accreditato come ideatore showrunner), e se le sue idee sono accattivanti, con una esecuzione che incastra colpi di scena per una lettura agile e avvincente, non sembra però trovare i tempi della TV. Probabilmente concepire Dark Matter con una prima stagione di nove episodi non è stato un proposito che è venuto incontro a Crouch, ma più in generale lo sceneggiatore avrebbe bisogno di essere affiancato da qualcuno capace di lavorare meglio di lui sui personaggi. In una qualche misura questo in Dark Matter è anche successo, visto la qualità del cast tipica delle serie Apple, ma non bastano gli attori a reggere situazioni ripetitive o tirate per le lunghe, spesso povere d'azione.
Emblematica della superficialità della vicenda è la velocità con la quale vengono mostrate in poche scene, e poi mai davvero esplorate, la gran parte delle dimensioni visitate dal primo Jason nel tentativo di tornare a casa. Di fronte a certi mondi devastati è comprensibile che il protagonista si limiti più o meno ad aprire e chiudere la porta, ma la serie aveva il potenziale per riflettere davvero sul destino non solo individuale ma anche su quello sociale, un'occasione invece lasciata costantemente cadere nel vuoto - sia in termini speculativi, sia in termini avventurosi. Il cuore di Dark Matter è così, più che nella sci-fi, nel thriller famigliare, infatti a funzionare è soprattutto il rapporto tra il secondo Jason e Daniela, che inizia a realizzare come qualcosa non vada nel marito. Il problema è anche in figure davvero poco sviluppate, a partire da Amanda che pure ha un ruolo centrale, il cui percorso viene risolto sbrigativamente a metà della serie. E altri personaggi sono ancora più monocordi, o persino illogici, come l'annoiato miliardario Leighton Vance.
Quando ci si avvicina al finale, Dark Matter migliora, ritrova ritmo e le idee si fanno più concentrate, così come è abbastanza efficace l'inizio. Sono invece tutti gli episodi centrali a trascinarsi in una serie di piste narrative rapidamente abortite. Un peccato perché i tre protagonisti fanno davvero un ottimo lavoro nell'incarnare diverse versioni dei propri personaggi, in particolare a Joel Edgerton è richiesta grande finezza, perché il secondo Jason a sua volta cerca di interpretare il primo Jason. Una sfida irresistibile per un attore, che l'australiano porta al traguardo con successo, così come Jennifer Connelly non si limita a una angelica presenza (è del tutto ragionevole che il secondo Jason attraversi gli oceani delle possibilità, per rimediare all'errore di averle preferita la ricerca), e a sua volta l'attrice deve rendere sul finale il doppio gioco di una donna che dissimula i propri sospetti sul marito. Sarebbe bastato solo uno sforzo in più per rendere la serie riuscita, ma quando uno scrittore adatta se stesso raramente trova la lucidità di ristrutturare il proprio materiale.
Dopo una decina di minuti del primo episodio hai già capito dove tristemente si andrà a parare e ne hai puntuale conferma, scena dopo scena, in un'estenuante replica di trovate narrative già viste e riviste, senza un solo scatto creativo. La fisica quantistica sarà anche la più grande rivoluzione del mondo contemporaneo ma al cinema e sulle piattaforme VOD continua [...] Vai alla recensione »