Titolo originale | Aru otoko |
Titolo internazionale | A man |
Anno | 2022 |
Genere | Azione |
Produzione | Giappone |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Kei Ishikawa |
Attori | Sakura Andô, Satoshi Tsumabuki, Masataka Kubota, Nana Seino, Hidekazu Mashima . |
MYmonetro | 3,44 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 10 marzo 2023
Un avvocato problematico viene coinvolto in una rete di mistero e ricerca di identità quando un ex cliente gli chiede di indagare sul losco passato del marito defunto. Il film ha vinto 8 premi agli Japan Academy Film Prize (gli Oscar giapponesi).
CONSIGLIATO SÌ
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Akira lavora come avvocato. Un giorno incontra Rie, una sua ex cliente. Lei chiede ad Akira di eseguire un controllo sul passato del suo defunto marito Daisuke. Dopo che Rie ha divorziato, ha cresciuto suo figlio da sola ed è tornata nella sua città natale. Lì, ha incontrato Daisuke e lo ha sposato. Ha goduto di una vita familiare felice con Daisuke e i loro 2 figli, fino a quando lui morì in un incidente. Il fratello maggiore di Daisuke, presentatosi al funerale dopo molti anni che non aveva contatti con lui, vede una foto e dichiara che quello in realtà non è suo fratello.
La reproduction interdite,vale a dire La riproduzione vietata. Con il dipinto di René Magritte si apre Aru otoko (A Man), il nuovo film di Kei Ishikawa presentato alla Mostra di Venezia in concorso nella sezione Orizzonti. Ed è in un certo senso una "riproduzione vietata" anche quella che racconta questo strano film d'indagine, a pochi passi dal legal-movie: la riproduzione vietata è, come in Magritte, [...] Vai alla recensione »
Identità nascoste da cui si cerca ossessivamente riparo. Personalità fluttuanti alla base di soggettività impossibili da definire. Nei migliori film di Kei Ishikawa, i personaggi sono sempre racchiusi in gusci identitari fuorvianti, che mostrano in superficie solamente una porzione limitata della propria essenza. Ed è nell'istante stesso in cui il mondo li rigetta, proprio perché forieri di mezze (e [...] Vai alla recensione »
A distanza di sei anni dall'esordio Gukoroku (2016), Aru otoko - titolo internazionale A Man - rappresenta per il regista Ishikawa Kei un doppio ritorno: al Lido, ancora nella sezione Orizzonti dove fu per la prima volta presentato al pubblico festivaliero, e alla detective story dal piglio drammatico, con la figura dell'investigatore infaticabile a ergersi sulla supposta mediocrità dei suoi comprimari [...] Vai alla recensione »
È un film circolare, A Man (Aru okoto in originale), presentato in concorso a Orizzonti alla Mostra di Venezia, che parte dove finisce e finisce da dove parte. Non è uno spoiler, ma una chiave di lettura, una tra le tante, per un film che lavora continuamente sulla sottrazione e sulla reticenza, sull'ipotizzare e sul ricostruire. Tutto sommato, è la storia di un matrimonio, anzi le scene e i retroscena, [...] Vai alla recensione »