Una voce fuori dal coro

Caterina Bogno

Schizza da tutte le parti il giovane Nour, a bordo dello scooter su cui consegna le pizze o a piedi, da un capo all'altro del quartiere popolare di Sète dove i suoi fratelli lo tirano su per il rotto della cuffia, tamponando come possono l'assenza dei genitori. Di tanto in tanto, nel privato della sua cameretta, Nour si ferma: calza gli auricolari, esclude il baccano di fondo e intona Pavarotti... Presentato nella sezione Un certain regard del 74° Festival di Cannes, Una voce fuori dal coro è l'esordio nel lungometraggio di Yohan Manca, francese classe 1989, che nell'adattare liberamente uno dei quattro monologhi - per altrettanti fratelli - della pièce Pourquoi mes frères et moi on est parti di Hédi Tillette de Clermont-Tonnerre modula un coming of age aggraziato, miracolosamente capace d'insufflare ossigeno e vitalità anche nel più codificato degli standard. [...]

di Caterina Bogno, articolo completo (1717 caratteri spazi inclusi) su Film TV 22 novembre 2022