In concorso, Radu Jude fa il film più preciso per raccontare l'esperienza di questa Berlinale in streaming, visione semi-clandestina tra gli schermi e le mascherine là fuori
di Sergio Sozzo Sentieri Selvaggi
Per una serie di motivi legati a quanto, in eventi online come questa Berlinale, il palinsesto lo facciano in sostanza oramai gli embarghi e le scadenze dei link, il nuovo di Radu Jude è il primo film che ho visto di questa edizione, e mi è parso subito chirurgico per raccontare la nostra posizione di spettatori invitati da queste parti a sbirciare quasi di soppiatto il mondo dei grandi, ovvero quello dell'industry, dei sales.
Nel corso della prima, abissale sezione, la protagonista Emi vaga per Bucarest seguita da quelle che sembrano riprese di nascosto, l'occhio di qualcuno che la sta spiando a distanza con un teleobiettivo spesso notato dai passanti, uomini e donne finiti dentro l'inquadratura che guardano dritti in macchina, sospettosi sotto le mascherine della nostra epoca pandemica. [...]
di Sergio Sozzo, articolo completo (3324 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 3 marzo 2021