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Ultimo aggiornamento giovedì 7 novembre 2019
Una giovane ragazza viene catapultata in un mondo a parte dove fa una scoperta straordinaria.
CONSIGLIATO SÌ
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Persa su un'isola misteriosa dove non esiste tempo e invecchiamento, Wendy dovrà fare di tutto per salvare la sua famiglia, mantenere la propria libertà e lo spirito gioioso della giovinezza minacciato dal pericolo mortale di dover crescere.
Tutti i bambini crescono, spiega la voce narrante nella scena iniziale del film. Alcuni diventano adulti senza quasi accorgersene, come un impercettibile cambio di clima; altri invece, i bambini selvaggi, i wild ones, non ci stanno, e allora scappano. È quello che decide di fare il giovanissimo Thomas, che scivola di nascosto fuori dal diner e scompare, veloce come un treno in corsa.
Alla ricerca del ragazzo che non voleva crescere, Zeitlin si incanta sulla bimba Darling, in continuità con Hushpuppy di Re della terra selvaggia, lungo d'esordio vincitore della Caméra d'or a Cannes 2012. Wendy, però, è bianca e il colore scuro lo eredita Peter, vestito non più di foglie e di resina, secondo J.M. Barrie, ma di una giacca rossa alla Michael Jackson.
Dopo il brillante esordio con Re della Terra Selvaggia, si erano perse le tracce di Benh Zeitlin. Che, a otto anni di distanza, ricompare con questa rilettura del mito di Peter Pan, attraverso gli occhi della coprotagonista Wendy, frutto di una sua ossessione infantile. Il film, molto visionario e a volte complicato, è diverso, per ambientazione e atmosfere, delle altre trasposizioni.
Dopo 8 anni da Re della terra selvaggia, il regista statunitense Benh Zeitlin, accompagnato alla sceneggiatura dalla sorella Eliza, torna dietro la macchina da presa con Wendy, presentato al Sundance 2020. Un film che potrebbe benissimo essere inserito in una sorta di duologia con Re della terra selvaggia, come se fossero due opere compagne, due film sperduti nel fiabesco mondo di Benh Zeitlin.
Si dice che il secondo film sia per un regista il più difficile, figurarsi per chi trentaduenne fu subito candidato all'Oscar con l'opera prima. E certo questo Wendy (presentato al Sundance e ora ad Alice nella Città) non è né facile né completamente risolto, ma, insomma, ad avercene. Prima di tornare al cinema, Benh Zeitlin si è preso il suo tempo, ha rifiutato le offerte più allettanti e, a otto [...] Vai alla recensione »