Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Rodolfo Bisatti |
Attori | Paolo Bonacelli, Laura Pellicciari . |
MYmonetro | 4,07 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 20 maggio 2020
L'importanza della cura e la capacità di affrontare la perdita di una persona cara.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Nel cuore di Lucia abita un dolore che non riesce ad alleviarsi: la prematura scomparsa della primogenita Anna, morta di leucemia. Mentre il fratello adolescente di Anna, Gabriel, cerca di elaborare il lutto adottando uno stile di vita temerario, Lucia cerca di sopravvivere dedicandosi interamente alla cura di malati terminali dell'Hospice nel quale lavora come infermiera. Come maestri inconsapevoli, saranno proprio loro a mostrarle una strada possibile per affrontare la sua angoscia.
La malattia terminale, e in genere il lutto e la sua eventuale elaborazione, sono temi che più e più volte il cinema di ogni epoca ha raccontato e rappresentato con varietà di toni ed intenzioni. Inutile sarebbe qui citare nomi, autori e titoli che a ciascuno torneranno in mente sull'onda del ricordo di esperienze personali abbinate a film visti nei diversi momenti della propria vita segnati purtroppo [...] Vai alla recensione »
Nel saggio Morte ogni pomeriggio, André Bazin riflette sul significato che la morte e il tempo assumono nella rappresentazione cinematografica. Dopo una lunga disamina sulla fotografia e, in particolare, sulla tecnica dell'imbalsamazione quale punto di arrivo delle arti plastiche, il teorico francese introduce l'affascinante concetto del complesso della mummia.
Lucia vive sola con Gabriel, il figlio adolescente. La primogenita Anna è morta di leucemia e il marito se n'è andato. Infermiera in un hospice per malati terminali, si dedica alle loro ultime giornate, elaborando il proprio lutto. Un anziano professore la aiuterà a trovare il modo per superare i drammi personali. Al suo settimo film Rodolfo Bisatti esplora un universo di sofferenza estrema, confortata [...] Vai alla recensione »
Lucia è un'infermiera che lavora presso una struttura dedicata alla cura dei malati terminali. La donna, che ha perso la figlia a causa di una grave forma di leucemia, divide il proprio tempo tra le necessità dei suoi pazienti e le inquietudini dell'altro figlio Gabriel, intenzionato ad affrontare la tragedia familiare tramite un processo di rigorosa rimozione e la pratica di sport estremi.