Alessandro Lanfranchi
Cineforum
Nel saggio Morte ogni pomeriggio, André Bazin riflette sul significato che la morte e il tempo assumono nella rappresentazione cinematografica. Dopo una lunga disamina sulla fotografia e, in particolare, sulla tecnica dell'imbalsamazione quale punto di arrivo delle arti plastiche, il teorico francese introduce l'affascinante concetto del complesso della mummia. Esso consiste nel considerare il cinematografo non soltanto come una macchina capace di riprodurre il reale, bensì come l'occasione per conservare e riprodurre le spoglie del passato evitando, così, che l'avvento della morte cancelli le tracce sensibili del tempo trascorso. [...]
di Alessandro Lanfranchi, articolo completo (5844 caratteri spazi inclusi) su Cineforum 16 maggio 2020