Matura regia di ritmico respiro
di Alberto Pesce Giornale di Brescia
Può sembrare anacronistico cine-rileggere l'ottocentesco romanzo di Louisa May Alcott «Piccole donne», storia di quattro sorelle, affettuosamente strette a mamma, benché frenate da modesta condizione sociale ansiose di vita e di sogni. Non varia l'ambiente in un villaggio del Massachusetts. Non variano i personaggi, mamma fedele al pragmatico motto «prendi ciò che ti aggrada», e, tra le figlie, Meg equilibrata e quieta anche quando sarà moglie e madre, Jo umorale, con spigliate ambizioni di scrittrice, Beth fisicamente fragile, destinata a morte precoce, Amy sin da bambina insolente, capricciosa che poi conquisterà il ricco vicino Laurie, invano per anni innamorato di Jo. [...]
di Alberto Pesce, articolo completo (1674 caratteri spazi inclusi) su Giornale di Brescia 11 gennaio 2020