Anno | 2019 |
Genere | Documentario |
Produzione | Cina, Colombia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Joanna Reposi Garibaldi |
Attori | Pedro Lemebel . |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento venerdì 12 aprile 2019
Un documentario dedicato alla vita e alle opere di Pedro Mardones.
CONSIGLIATO N.D.
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Pedro Mardones (1952-1915) fu scrittore, visual artist e pioniere del movimento Lgbt in America Latina. Decise di cambiare il cognome paterno con quello di sua madre, Lemebel, in segno di ribellione verso le pratiche del patriarcato. Lemebel seppe scuotere la società conservatrice cilena durante la dittatura di Pinochet con le sue performance provocatorie dedicate ai temi dell'omosessualità e dei diritti. Fu uno dei più prolifici scrittori d'avanguardia dell'America Latina e le sue opere di arte visiva sono oggi esposte nelle collezioni permanenti del MOMA di New York e del Reina Sofia Museum di Madrid. Corpo, sangue e fuoco sono i principali elementi della sua produzione artistica. Nel 2007 decise con la regista e amica Joanna Reposi Garibaldi di fare un film dedicato alla sua vita e alla sua opera. Un film che non riuscì mai a vedere finito. Nel corso di un viaggio intimo e politico attraverso l'archivio personale e artistico, Lemebel ritrae il culmine di una immortalità struggente.
«Non voglio che questo film sia un'autobiografia»; «riguardare le mie fotografie è come una seduta di autoanalisi»; e ancora: «Io non porgo l'altra guancia: semmai porgo il culo». È Pedro Lemebel - artista e attivista omosessuale nel Cile di Pinochet - a dettare i tempi, gli spazi, le forme del suo film. D'altronde Lemebel era uno che che amava metterci la faccia, che aveva in odio i sofismi e la prudenza, [...] Vai alla recensione »