Nuovi supereroi combattono i totalitarismi a Bologna. Espandi ▽
Emanuele Angiuli è nostalgico. Per questo recupera una sua sceneggiatura, scritta negli anni Settanta con una Olivetti 22 - e torna a lavorarci sopra. Così, senza rendersene conto, evocando lo scenario di una Bologna tetra degli anni di piombo (la Bologna delle droghe e delle bombe) Emanuele e i suoi amici danno vita a una docu-fiction dallo stile fumettistico e allucinato, pregna di "vintage vibes". I protagonisti sono due sgangherati supereroi, ma anche Bologna si trasforma: immersi in una dimensione futuribile dove tutto può succedere, Batman e Robin sono in preda ai deliri psichici e lottano per combattere i vari autoritarismi...o più semplicemente la noia. Sulle tracce di un passato che non è mai stato così attuale. Recensione ❯
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Un insieme di materiali per festeggiare il trentennale di Fuori Orario - cose (mai) viste. Espandi ▽
Magnifiche ossessioni eccedono e ancora una volta dardeggiano le mappe a ogni memoria e anche vaghissima la mappa lascia il posto a Laurel & Hardy
Vertov Dovzhenko e Rossellini lasciano il posto a Fritz Lang
Rossellini come Jerry Lewis a ogni inquadratura ne cela o ne sostituisce un'altra
Gli spettatori e gli autori stessi vedono "passare" per la prima volta in tv i loro film e le immagini (vedi I wagneriani Syberberg e Satantango di Béla Tarr)
Intere notti di Lumiére
33 film di Ozu
Lo stesso accade con la Région Central, Debord.
Notti interminabili e interminate dove trenta quaranta cinquanta film si alternano con un brevissmo sublime corto che da solo si ripete si "velocizza" si riproduce arrestandosi andando e venendo secondo I fantasmi della ripetizione
Il settimo "cavalleggeri" si lascia sterminare a piacimento da ogni singolo (co) spettatore
enrico ghezzi Recensione ❯
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Questo non è il classico film di genere musicale sul festival che ha dato il via a tutto. Ma ha la stessa musica e le stesse immagini, ed è una solida base per una reminiscenza amorosa dell'evento che ha definito la generazione degli anni '60. Se si appartiene a quell'epoca, il film di Barak Goodman produrrà un vero e proprio riconoscimento. Se sei più giovane e ti sei mai chiesto perché Woodstock fosse un grande affare, la rozza materia della controcultura è tutta qui: il movimento contro la guerra, l'amore gratuito, la nudità, le droghe, la vita in comune, l'abbondanza di groove e, naturalmente, musica epocale. Recensione ❯
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Il terzo capitolo di una trilogia autobiografica firmata da Danilo Monte. Documentario, Italia2019. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le trasformazioni vissute da una coppia nel momento in cui un figlio nasce e un familiare scompare prematuramente. Espandi ▽
A maggio del 2017 è nato Alessandro, figlio di Danilo Monte e Laura D'Amore. La coppia, artistica e nella vita, decide di filmare il primo anno di vita del loro bambino, dalla nascita a quando cammina. Le stagioni si susseguono ognuna con il suo colore emotivo e mentre il piccolo Alessandro cresce e si trasforma, Laura e Danilo diventano genitori. Ma all'improvviso, e come uno squarcio nel loro quotidiano, la morte di un familiare impone il tempo del silenzio e della riflessione: la vita è un mistero insondabile e precario. Recensione ❯
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La storia dietro uno dei musical più celebri di Broadway. Espandi ▽
La storia originaria di uno dei musical più amati di Broadway, Fiddler on the Roof, e le sue radici agli inizi degli anni '60 a New York, quando la "tradizione" era in declino quando i ruoli di genere, la sessualità, le relazioni razziali e la religione si stavano evolvendo. Recensione ❯
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Il drammatico racconto della situazione in Libano ai confini della Siria. Espandi ▽
Libano. Ai confini con la Siria rimbombano ancora gli echi del conflitto e si incontrano con le memorie ancora vive delle guerre civili libanesi e degli attacchi israeliani. La corruzione politica è ormai tratto preponderante di questa piccola democrazia e mentre i corpi cominciano a sollevarsi, un gruppo di musicisti venuti da orizzonti differenti imbracciano i loro strumenti e li fanno risuonare dappertutto. Recensione ❯
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Il "pizzaiolo" a cui rimanda il titolo è Pino Boi, cagliaritano doc che racconta del suo straordinario percorso tra le sale del capoluogo sardo nel dopoguerra. Espandi ▽
Un documentario che, attraverso la memoria storica, colma il vuoto di un certo modo di fare cinema, analizzando il mestiere di colui che manovrava le pizze dei film per le proiezioni in sala. Un cinema che non c'è più a causa della rivoluzione digitale che ha colpito i sistemi di registrazione e gli audiovisivi, all'interno di un cambiamento della società epocale lento e progressivo. Attraverso il recupero di alcuni testimoni del mestiere di quegli anni, tra operatori, proiezionisti e chi stava tutto il giorno in cabina ad accudire le macchine e ad assicurare la riuscita della proiezione, il film ricostruisce un immaginario fatto di oggetti, gesti, scritte, manifesti, schermi, sedie e poltroncine, proiettori, pellicole, documenti e cose rimandanti all'universo cinematografico vissuto dal pubblico fino a non molti anni fa. Recensione ❯
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La storia del cantante Daniel Darc, frontman dei Taxi Girl. Espandi ▽
Il cantante dei Taxi Girl, una band di culto degli anni '80 con un'aura cupa e romantica, Daniel Darc ha dato vita intorno a sé a ogni tipo di leggenda urbana. Gli anni '90 passano e si perdono le sue tracce. Nel 2004 e Crève Coeur trova di nuovo il successo, che manterrà fino alla sua morte nel 2013. Attraverso immagini intime e riprese fatte nel corso di 25 anni, il film mostra il suo modo di vivere, tra momenti eclatanti, eccessi, solitudine, vagabondaggio e abissi. Recensione ❯
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La visione del mondo di Michael Gira, attraverso la sua vita da globetrotter e i suoi quattro decenni di carriera negli Swans, un gruppo che ha fondato nella metropolitana rumorosa e iconoclasta di New York dei primi anni '80 e che continua a reinventarsi ancora oggi. Recensione ❯
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Una panoramica sulle nuove conquiste degli studi sull'intelligenza artificiale. Espandi ▽
"The uncanny valley", in italiano "la valle perturbante", è quell'area dell'Intelligenza Artificiale che si occupa di analizzare l'amabilità di robot sempre più antropomorfizzati insieme all'inesorabile senso di perturbante frustrazione derivata dal loro essere 'quasi umani'. Who made you? ci conduce in Finlandia, Svezia, Spagna, Grecia e Giappone per esplorare lo scenario futuribile a partire dall'attuale stato della ricerca. A che punto è la sperimentazione robotica? Recensione ❯
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Una donna vede il futuro negli occhi degli animali che caccia. Espandi ▽
Nel cuore della foresta corsa, nel centro dell'isola, una donna vaga di notte. Le sue partite di caccia sono oniriche e negli occhi delle bestie che uccide le viene rivelato il futuro funesto degli abitanti del suo villaggio. Lei è una mazzera. Recensione ❯
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La regista ripercorre il suo rapporto speciale con Theodor. Espandi ▽
Una giovane regista italiana torna a Vienna per dedicare il suo film di laurea a una persona importante della sua vita, Theodor. Ripercorre il periodo di tempo in cui i loro percorsi si incrociavano, nel ritratto di una persona davvero sorprendente. Recensione ❯
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La storia di un bambino siriano che vuole disperatamente vedere la mamma. Espandi ▽
Hmad è un bambino costretto su una sedia a rotelle perché nato con la spina bifida. Nato in Siria nella città di Afrin, quattro anni fa il papà lo ha caricato sulle spalle per fuggire dalla guerra con tutta la famiglia. Riparati in un primo momento in Iraq, la famiglia ha dovuto dividersi. La madre è rimasta in Iraq con due figli, mentre il padre ha intrapreso con Ahmad e il fratello Falamaz un viaggio infinito conclusosi in un primo momento in Svizzera, a Giubiasco. Le loro impronte erano però state prese in Germania e quindi, in ossequio all'accordo di Dublino, dopo quasi 2 anni di felice permanenza a Giubiasco, Ahmad e Falamaz vengono espulsi e collocati con il padre in Germania. Un gruppo di mamme ticinesi non li ha dimenticati e inizia una lotta per dare una risposta alla domanda che il bambino si fa ogni giorno: "Ma quando arriva la mamma?". Recensione ❯
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