Titolo originale | Demons in paradise |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia, Sri Lanka |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Jude Ratman |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,95 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 25 maggio 2017
Per la prima volta, un documentarista Tamil che vive nello Sri Lanka descrive dall'interno la Guerra Civile.
CONSIGLIATO SÌ
|
1983. Jude Ratman ha cinque anni. Fugge a bordo di un treno rosso dai massacri perpetrati contro i Tamil dal governo dello Sri Lanka che sta dalla parte dei Cingalesi. Ai nostri giorni, divenuto regista, Jude attraversa di nuovo il suo Paese dal sud al nord. Dinanzi ai suoi occhi sfilano le tracce di ventisei anni di una guerra che ha trasformato la lotta per la libertà e della minoranza Tamil in un terrorismo autodistruttivo.
Questo documentario è il frutto di dieci anni di lavoro ed è in assoluto il primo documentario realizzato da un regista Tamil dello Sri Lanka che racconti dall’interno la guerra civile.
Le immagini con cui Ratman apre il suo film danno l’impronta al suo lavoro. Suo figlio, un bambino, lo chiama utilizzando la lingua Tamil e lui ricorda come nella sua infanzia sua madre un giorno gli avesse detto di non parlare assolutamente con quell’idioma perché sarebbero stati entrambi uccisi. È guardando al futuro che il regista ha realizzato con pazienza e con coraggio un’opera estremamente significativa per il suo Paese. Con pazienza perché non deve essere stato per nulla semplice trovare persone disposte a parlare senza remore di ciò che hanno vissuto sulla loro pelle a causa della brutalità della guerra civile. Con coraggio perché nel settembre 2011 il Governo dello Sri Lanka ha rimosso la normativa speciale sullo stato di emergenza, in vigore ininterrottamente dall'agosto 2005, e vorrebbe che l’oblio prevalesse sul ricordo.
È lo stesso Ratman ad affermare: ” Realizzando questo film so che dovrò trovarmi di fronte a critiche dure e anche cariche d’odio da parte di entrambe le comunità. I Cingalesi proclameranno che sto tradendo il mio Paese andando a riesumare un passato che è meglio che sia dimenticato. Dall’altra parte i Tamil insisteranno che ho tradito la nostra causa rivelando le atrocità commesse dalle Tigri Tamil”. È il rischio che corrono tutti coloro che vogliono affrontare, senza filtri di comodo od occhiali dalle lenti affumicate dall’ideologia, periodi storici controversi. Ratman lo fa con grande onestà, suscitando nello spettatore esterno agli eventi l’idea che anche in Sri Lanka sia necessario istituire una “Commissione per la verità e la riconciliazione” così come accaduto in passato in Sudafrica. Demons in Paradise potrebbe costituire la prima pietra di questo nuovo edificio collettivo.