mauro
|
lunedì 13 febbraio 2017
|
io extraterrestre
|
|
|
|
Se vado al cinema e questa attività mi impegna due ore di tempo libero, pretendo che tutto ciò non si traduca nella promessa e nell'attesa di qualcosa che non arriverà mai. Questa pellicola gioca completamente sulla suspance, senza onorare l'aspettativa, non voglio enrare troppo nello specifico, perchè altrimenti spiego il film e non va bene, però diciamo che in due ore si raccontano e si sviscerano problemi, storie molto articolate e complesse, qui se concentriamo il brodo ci rimangono 30 minuti di buon girato, il resto è inutile lentezza e pellicola sprecata. Potremmo star qui a criticare tutta la sceneggiatura perchè molto approssimativa, cito solo l'evolversi del metodo per decifrare il linguaggio degli eptapodi, che proprio non sta in piedi nemeno in un film di fantascienza.
[+]
Se vado al cinema e questa attività mi impegna due ore di tempo libero, pretendo che tutto ciò non si traduca nella promessa e nell'attesa di qualcosa che non arriverà mai. Questa pellicola gioca completamente sulla suspance, senza onorare l'aspettativa, non voglio enrare troppo nello specifico, perchè altrimenti spiego il film e non va bene, però diciamo che in due ore si raccontano e si sviscerano problemi, storie molto articolate e complesse, qui se concentriamo il brodo ci rimangono 30 minuti di buon girato, il resto è inutile lentezza e pellicola sprecata. Potremmo star qui a criticare tutta la sceneggiatura perchè molto approssimativa, cito solo l'evolversi del metodo per decifrare il linguaggio degli eptapodi, che proprio non sta in piedi nemeno in un film di fantascienza. Ciò che rende veramente scadente il film, oltre a questa ennesima pietanza riscaldata e questa inutile enfasi narrativa con continue e maniacali ripetizioni, è la presunzione e la ripresentazione dell'ennesima proiezione dell'Io in chiave mistico aliena, ma anche bigotta e molto ipocrita basta! Avatar l'ho già visto è già stato fatto. Perchè i francesi con tre soldi di budget riescono a fare bei films ed a Hollywood non sanno fare altro che copiare male se stessi? Anni fa una cosa così sarebbe passata come B movie, altro che nomination!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mauro »
[ - ] lascia un commento a mauro »
|
|
d'accordo? |
|
elpiezo
|
martedì 28 marzo 2017
|
un intricato contatto psicologico!!!
|
|
|
|
Durante un'improvvisa invasione aliena, una celebre linguista avrà il compito di comunicare con le misteriose creature nell'attesa che i potenti della terra decidano come meglio agire. Arrival offre una visione inconsueta alle tematiche relative agli alieni proponendo un approccio molto spirituale tra gli esseri umani e le misteriose creature. Un contesto estremamente introspettivo, la vicendevole ricerca di un possibile contatto atto alla comprensione piuttosto che all'offesa, il misteri relativi ad altre forme di vita rivisti sotto un'aspetto di reciproca ed inedita comprensione.
|
|
[+] lascia un commento a elpiezo »
[ - ] lascia un commento a elpiezo »
|
|
d'accordo? |
|
alexmanfrex
|
venerdì 11 agosto 2017
|
fastascienza matura
|
|
|
|
Il più classico dei cliche sulla fantascienza è al centro di questo suggestivo film diretto da Villeneuve: l'incontro fra l'uomo e una forma di vita aliena. Se il tema in questione è stato abbondantemente ripreso dal mondo del cinema, interessante è invece il tema al centro del film e cioè il linguaggio e il tentativo di stabilire una qualche forma di comunicazione primordiale con gli essere alieni. Tema che era quasi sempre rimasto volutamente nascosto nel filone fantascientifico pop-corn, laddove i vari Superman, Thor etc ... sui loro pianeti di origine sono già in grado di parlare l'inglese e arrivano sulla terra senza il minimo problema di ambientamento linguistico (con buona pace del turista medio che a fatica riesce a chiedere informazioni stradali all'estero .
[+]
Il più classico dei cliche sulla fantascienza è al centro di questo suggestivo film diretto da Villeneuve: l'incontro fra l'uomo e una forma di vita aliena. Se il tema in questione è stato abbondantemente ripreso dal mondo del cinema, interessante è invece il tema al centro del film e cioè il linguaggio e il tentativo di stabilire una qualche forma di comunicazione primordiale con gli essere alieni. Tema che era quasi sempre rimasto volutamente nascosto nel filone fantascientifico pop-corn, laddove i vari Superman, Thor etc ... sui loro pianeti di origine sono già in grado di parlare l'inglese e arrivano sulla terra senza il minimo problema di ambientamento linguistico (con buona pace del turista medio che a fatica riesce a chiedere informazioni stradali all'estero ...). Improvvisamente, in 12 punti diversi della Terra, compaiono delle enormi navi spaziali che recano al loro interno una forma di vita aliena molto complessa a dalla conformazione che richiama quella di enormi polpo a 7 tentacoli ... Nel tentativo di stabilire un contatto con gli ospiti alieni, le nazioni coinvolte nell'incontro ravvicinato reclutano le migliori menti del pianeta, principalmente fisici ed esperti di lingua. Per l'America viene richiamata Louise, linguista di fama mondiale, a collaborare con il fisico teorico Ian. Il compito si dimostrerà estremamente arduo, soprattutto in relazione alle tempistiche decisamente strette che gli stati offrono ai loro esperti per risolvere la crisi ... Il punto forte del film risiede nella sua capacità di affrontare in maniera diretta l'argomento della comunicazione, quello che è stato alla base delle grandi campagne di colonizzazione della storia umana, ma che in questo caso è spostato su un piano più universale e complesso. Sicuramente ne risente un po'la scorrevolezza che a tratti potrebbe fa sembrare anche noiosi i passaggi in cui Louise vive i le sue esperienze di lucide visioni, ma che poi si scopriranno essere fondamentali nella comprensione della vicenda. Gli attori donano un'interpretazione molto ermetica a funzionale alla vicenda. Arrival ; mescola i generi e abbraccia in una volta sola molteplici tematiche: il senso della vita, la fisica, la metafisica, la comunicazione, la politica. Un film decisamente originale che rientra in quella categoria di film di fantascienza che tengono anche conto della scienza, proseguendo nel solco tracciato da Gravity e Interstellar.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alexmanfrex »
[ - ] lascia un commento a alexmanfrex »
|
|
d'accordo? |
|
nino e salvatore p.
|
sabato 21 gennaio 2017
|
prova convincente e matura
|
|
|
|
Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari.
[+]
Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari. Il film evidenzia soprattutto il tema sulla comunicazione, ma non tanto con chi simbolicamente viene rappresentato in questa pellicola da esseri provenienti da altri pianeti, ma soprattutto in seno alla stessa razza umana. Difatti, nel corso dei tentativi di dialogo tra gli scienziati americani e gli extratetterrestri, parallelamente si apprendono dai mass-media continue notizie di cronaca, costituite da rappresaglie ed atti di violenza in diverse parti del mondo. Sotto questo aspetto, la pellicola è anche una sorta di invettiva sull'incomprensione costante che regna da sempre tra gli esseri umani. Pertanto il mondo fuori impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra agli indecifrabili alieni. Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari. Il film evidenzia soprattutto il tema sulla comunicazione, ma non tanto con chi simbolicamente viene rappresentato in questa pellicola da esseri provenienti da altri pianeti, ma soprattutto in seno alla stessa razza umana. Difatti, nel corso dei tentativi di dialogo tra gli scienziati americani e gli extratetterrestri, parallelamente si apprendono dai mass-media continue notizie di cronaca, costituite da rappresaglie ed atti di violenza in diverse parti del mondo. Sotto questo aspetto, la pellicola è anche una sorta di invettiva sull'incomprensione costante che regna da sempre tra gli esseri umani. Pertanto il mondo fuori impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra agli indecifrabili alieni. Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari. Il film evidenzia soprattutto il tema sulla comunicazione, ma non tanto con chi simbolicamente viene rappresentato in questa pellicola da esseri provenienti da altri pianeti, ma soprattutto in seno alla stessa razza umana. Difatti, nel corso dei tentativi di dialogo tra gli scienziati americani e gli extratetterrestri, parallelamente si apprendono dai mass-media continue notizie di cronaca, costituite da rappresaglie ed atti di violenza in diverse parti del mondo. Sotto questo aspetto, la pellicola è anche una sorta di invettiva sull'incomprensione costante che regna da sempre tra gli esseri umani. Pertanto il mondo fuori impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra agli indecifrabili alieni. Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari. Il film evidenzia soprattutto il tema sulla comunicazione, ma non tanto con chi simbolicamente viene rappresentato in questa pellicola da esseri provenienti da altri pianeti, ma soprattutto in seno alla stessa razza umana. Difatti, nel corso dei tentativi di dialogo tra gli scienziati americani e gli extratetterrestri, parallelamente si apprendono dai mass-media continue notizie di cronaca, costituite da rappresaglie ed atti di violenza in diverse parti del mondo. Sotto questo aspetto, la pellicola è anche una sorta di invettiva sull'incomprensione costante che regna da sempre tra gli esseri umani. Pertanto il mondo fuori impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra agli indecifrabili alieni. Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari. Il film evidenzia soprattutto il tema sulla comunicazione, ma non tanto con chi simbolicamente viene rappresentato in questa pellicola da esseri provenienti da altri pianeti, ma soprattutto in seno alla stessa razza umana. Difatti, nel corso dei tentativi di dialogo tra gli scienziati americani e gli extratetterrestri, parallelamente si apprendono dai mass-media continue notizie di cronaca, costituite da rappresaglie ed atti di violenza in diverse parti del mondo. Sotto questo aspetto, la pellicola è anche una sorta di invettiva sull'incomprensione costante che regna da sempre tra gli esseri umani. Pertanto il mondo fuori impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra agli indecifrabili alieni. Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari. Il film evidenzia soprattutto il tema sulla comunicazione, ma non tanto con chi simbolicamente viene rappresentato in questa pellicola da esseri provenienti da altri pianeti, ma soprattutto in seno alla stessa razza umana. Difatti, nel corso dei tentativi di dialogo tra gli scienziati americani e gli extratetterrestri, parallelamente si apprendono dai mass-media continue notizie di cronaca, costituite da rappresaglie ed atti di violenza in diverse parti del mondo. Sotto questo aspetto, la pellicola è anche una sorta di invettiva sull'incomprensione costante che regna da sempre tra gli esseri umani. Pertanto il mondo fuori impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra agli indecifrabili alieni. Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari. Il film evidenzia soprattutto il tema sulla comunicazione, ma non tanto con chi simbolicamente viene rappresentato in questa pellicola da esseri provenienti da altri pianeti, ma soprattutto in seno alla stessa razza umana. Difatti, nel corso dei tentativi di dialogo tra gli scienziati americani e gli extratetterrestri, parallelamente si apprendono dai mass-media continue notizie di cronaca, costituite da rappresaglie ed atti di violenza in diverse parti del mondo. Sotto questo aspetto, la pellicola è anche una sorta di invettiva sull'incomprensione costante che regna da sempre tra gli esseri umani. Pertanto il mondo fuori impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra agli indecifrabili alieni. Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari. Il film evidenzia soprattutto il tema sulla comunicazione, ma non tanto con chi simbolicamente viene rappresentato in questa pellicola da esseri provenienti da altri pianeti, ma soprattutto in seno alla stessa razza umana. Difatti, nel corso dei tentativi di dialogo tra gli scienziati americani e gli extratetterrestri, parallelamente si apprendono dai mass-media continue notizie di cronaca, costituite da rappresaglie ed atti di violenza in diverse parti del mondo. Sotto questo aspetto, la pellicola è anche una sorta di invettiva sull'incomprensione costante che regna da sempre tra gli esseri umani. Pertanto il mondo fuori impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra agli indecifrabili alieni. Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari. Il film evidenzia soprattutto il tema sulla comunicazione, ma non tanto con chi simbolicamente viene rappresentato in questa pellicola da esseri provenienti da altri pianeti, ma soprattutto in seno alla stessa razza umana. Difatti, nel corso dei tentativi di dialogo tra gli scienziati americani e gli extratetterrestri, parallelamente si apprendono dai mass-media continue notizie di cronaca, costituite da rappresaglie ed atti di violenza in diverse parti del mondo. Sotto questo aspetto, la pellicola è anche una sorta di invettiva sull'incomprensione costante che regna da sempre tra gli esseri umani. Pertanto il mondo fuori impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra agli indecifrabili alieni. Opera ambiziosa ed originale del regista Denise Villeneuve. Sulla Terra approdano dodici navi aliene in attesa di un contatto, per cui viene reclutata dall'esercito degli Stati Uniti la linguista di fama mondiale Louise Banks insieme al fisico Ian Donnelly allo scopo di decifrare le intenzioni degli alieni una volta penetrati all'interno del loro monumentale monolite. Ma tale incarico si dimostrerà alquanto complesso in quanto Louise si renderà conto di dover trovare un alfabeto comune per poter dialogare con gli intrusi, dal momento in cui, nel corso dei primi contatti, la protagonista si rende conto che gli alieni utilizzano un tipo di linguaggio simbolico fatto perlopiù di segni circolari. Il film evidenzia soprattutto il tema sulla comunicazione, ma non tanto con chi simbolicamente viene rappresentato in questa pellicola da esseri provenienti da altri pianeti, ma soprattutto in seno alla stessa razza umana. Difatti, nel corso dei tentativi di dialogo tra gli scienziati americani e gli extratetterrestri, parallelamente si apprendono dai mass-media continue notizie di cronaca, costituite da rappresaglie ed atti di violenza in diverse parti del mondo. Sotto questo aspetto, la pellicola è anche una sorta di invettiva sull'incomprensione costante che regna da sempre tra gli esseri umani. Pertanto il mondo fuori impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra agli indecifrabili alieni. Ma diversamente a ciò che credono gli uomini, in realtà dal dialogo con Louise, gli alieni daranno alla protagonista un dono unico e inimmaginabile e che determineranno in lei l'inizio di una nuova vita e la capacità di sganciarsi da ogni legge temporale alla quale ogni essere umano è indissolubilmente vincolato. Un film complesso e, allo stesso tempo, carico di poesia e di introspezione. Merito del regista Denise Villeneuve che qui si cimenta in un lavoro maturo e convincente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nino e salvatore p. »
[ - ] lascia un commento a nino e salvatore p. »
|
|
d'accordo? |
|
nerone bianchi
|
domenica 22 gennaio 2017
|
partito bene, finito male
|
|
|
|
Sintesi: partito bene, finito male. Il film scorre veloce e deciso nella prima parte, la vicenda è ben raccontata, credibile, coinvolge e tiene desta l'attenzione, poi, strada facendo, comincia a mostrare i primi segni di cedimento che diventano ben presto confusione, fino ad ingarbugliarsi in una matassa inestricabile di storie sovrapposte. Le vicende personali della protagonista entrano nella storia, prima come brevi flash back, poi con sempre maggiore insistenza, fino a mettere in secondo piano la vicenda principale, quella dell'incontro con civiltà aliene, che nelle sequenze finali diventa un contorno oramai dimenticato.
[+]
Sintesi: partito bene, finito male. Il film scorre veloce e deciso nella prima parte, la vicenda è ben raccontata, credibile, coinvolge e tiene desta l'attenzione, poi, strada facendo, comincia a mostrare i primi segni di cedimento che diventano ben presto confusione, fino ad ingarbugliarsi in una matassa inestricabile di storie sovrapposte. Le vicende personali della protagonista entrano nella storia, prima come brevi flash back, poi con sempre maggiore insistenza, fino a mettere in secondo piano la vicenda principale, quella dell'incontro con civiltà aliene, che nelle sequenze finali diventa un contorno oramai dimenticato. Peccato, l'idea della seppia aliena che comunica con spruzzi di fumo che vanno a comporre segni era interessante, come pure le astronavi dislocate in dodici punti del pianeta, che poi nel racconto non vengono più seguite, o la maniera di entrare dentro l'oggetto che ci regala un passaggio dalla verticalità all'orizzontalità davvero geniale. Peccato, c'erano tutti gli ingredienti per un ottimo film di fantascienza, peccato davvero.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nerone bianchi »
[ - ] lascia un commento a nerone bianchi »
|
|
d'accordo? |
|
cinefilorosso
|
mercoledì 25 gennaio 2017
|
quando la fantascienza incontra l'amore e la filos
|
|
|
|
L'inizio e la fine,la fine e l'inizio,sono i punti cardine di arrival,un film visionario e filosofico,che somministra all'umanità il dubbio è la paura di essere annientati da una razza aliena,e costringendoci a porci delle domande.
E se invece il genere umano fosse soltanto vittima del suo egocentrismo? Se invece la natura della razza umana fosse irrimediabilmente violenta e guerrafondaia?
Gli eptapodi ci offrono una via di fuga,mostrando amore e gentilezza,e,nella loro mostruosa forma,apparendoci come creature dolci e sensibili.
"Offriamo armi" è questo ciò che jerry comunica alla linguista louise,che spinta dalla sua profonda emotività si addentra in una storia sempre più densa di significato,cercando di scoprire lo scopo è sopratutto il linguaggio che questi mostruosi giganti stanno cercando di diffondere,mentre il resto delle potenze mondiali si incammina già verso la repressione violenta.
[+]
L'inizio e la fine,la fine e l'inizio,sono i punti cardine di arrival,un film visionario e filosofico,che somministra all'umanità il dubbio è la paura di essere annientati da una razza aliena,e costringendoci a porci delle domande.
E se invece il genere umano fosse soltanto vittima del suo egocentrismo? Se invece la natura della razza umana fosse irrimediabilmente violenta e guerrafondaia?
Gli eptapodi ci offrono una via di fuga,mostrando amore e gentilezza,e,nella loro mostruosa forma,apparendoci come creature dolci e sensibili.
"Offriamo armi" è questo ciò che jerry comunica alla linguista louise,che spinta dalla sua profonda emotività si addentra in una storia sempre più densa di significato,cercando di scoprire lo scopo è sopratutto il linguaggio che questi mostruosi giganti stanno cercando di diffondere,mentre il resto delle potenze mondiali si incammina già verso la repressione violenta.
Un film diverso,che non rinuncia,ma anzi,abbraccia lo stile visionario che tanto è caro a terence malick,e nonostante questo,brilla di una luce propria.
Un gigantesco monolite nero ci riporta nel 1968,quando stanley kubrick partoriva un capolavoro del calibro di 2001 odissea nello spazio,successivamente ci trascina attraverso un clima di tensione già assaporato nella guerra dei mondi del maestro spielberg,ed infine ci pone davanti a delle riflessioni ideologiche e filosofiche che stringono la mano ad incontri ravvicinati del terzo tipo.
Il film si fa forte di una sceneggiatura salda e ben costruita,e di una narrazione che ha come puntello una figura retorica di tipo sintattico,la prolessi.la pellicola poi Gioca sui colori,il bianco e il Nero,gioca sul sonoro,ponendo un senso di "piccolezza" ed "inquietudine" nello spettatore,il quale non può fare a meno di rimanere sbigottito nell'ascoltare i tonanti versi dei giganteschi mostri dai sette arti.
memorabile dal punto di vista scenografico e fotografico la primissima scena del contatto tra i due protagonisti e gli alieni,il tutto orchestrato da un montaggio davvero azzeccato,che non lascia spazi vuoti o tempi morti.
Amy infine,è bellissima,ma oltre ad essere splendida è anche straordinariamente brava,espressiva,malinconica,profondamente irrequieta e fortemente tormentata dagli eventi che si susseguono,corre veloce insomma,ma jeremy renner e forest whitaker,pur non avendo grande spessore nel film e forse rimanendo sempre un Po nell'ombra,riescono comunque a tenere il passo.
Villeneuve orchestra il tutto con grande maestria,riuscendo a creare una pellicola che pur strizzando l'occhio a qualche classico che noi tutti conosciamo,rompe gli schemi ordinari della fantascienza e si erge in alto,osando e facendo centro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cinefilorosso »
[ - ] lascia un commento a cinefilorosso »
|
|
d'accordo? |
|
alex62
|
domenica 22 gennaio 2017
|
il tempo non è ciclico!
|
|
|
|
«Rachele piange i suoi figli che non sono più…»: la morte del figlio, tanto più se si tratta di un bimbo, è il dolore più atroce che si possa immaginare. Ci porta a rifugiarci in mondi iperurani, a scoperte o riscoperte religiose o peggio pseudo-religiose (come in questo film). Ci porta a “migrare” in universi paralleli e/o estremi perché ci sentiamo soli, abissalmente soli. Cerchiamo disperatamente un senso…che non c'è; ci rifugiamo nell'illusione che esista qualcuno (lassù) che ci ha sempre protetto e che, per qualunque improbabile motivo, ha smesso di farlo proprio nel momento in cui avevamo più bisogno delle sue cure…
Se tutta la storia fosse un incubo nella mente della glottologa (come sempre la perfetta Amy Adams), allora avrebbe quanche ragion d'essere.
[+]
«Rachele piange i suoi figli che non sono più…»: la morte del figlio, tanto più se si tratta di un bimbo, è il dolore più atroce che si possa immaginare. Ci porta a rifugiarci in mondi iperurani, a scoperte o riscoperte religiose o peggio pseudo-religiose (come in questo film). Ci porta a “migrare” in universi paralleli e/o estremi perché ci sentiamo soli, abissalmente soli. Cerchiamo disperatamente un senso…che non c'è; ci rifugiamo nell'illusione che esista qualcuno (lassù) che ci ha sempre protetto e che, per qualunque improbabile motivo, ha smesso di farlo proprio nel momento in cui avevamo più bisogno delle sue cure…
Se tutta la storia fosse un incubo nella mente della glottologa (come sempre la perfetta Amy Adams), allora avrebbe quanche ragion d'essere. Ma purtroppo lo sceneggiatore fa sul serio: nel senso che pretende che noi ci convinciamo nell'esistenza di “calamari giganti” alieni, eptapodi, che hanno scoperto il segreto del tempo e lo vogliono rivelare all'Umanità per spirito filantropico ed estrema generosità!
Così ci viene ammannita la trita e ritrita bufala internettiana che il tempo in realtà non è lineare come noi pensiamo, bensì ciclico e che le grandi religioni orientali (tanto per intenderci solo quelle politeiste!) l'hanno sempre saputo, ma noi siamo occidentali e quindi ignoranti di spiritualità e che anche Einstein l'aveva scoperto e come fai a non saperlo ancora?!?
Insomma tipico dibattito da social-forum, che Dio ce ne scansi e liberi!
Il tempo non è ciclico, se lo fosse, come credevano i nostri antenati nordici, cioè che la terra fosse circondata e tenuta insieme dall'immane serpente primordiale che l'avvinceva con le sue spire e che si mordeva la coda, se lo fosse, allora la libera determinazione dell'individuo sarebbe una pietosa menzogna e il futuro sarebbe nelle mani di pochissimi semidei che muovono i destini umani come esperti marionettisti.
Da non sottovalutare il fatto che Scientology propaganda proprio la “creazione” aliena del sistema solare e dell'uomo… Ci sarebbero civiltà molto più evolute della nostra, già capaci di governare i loop temporali, intervenendo sul presente, avendo già conoscenza del futuro e quindi essendo capaci addirittura di cambiare il passato.
Tutto tranne…salvare la vita a una bimba di 10-12 anni, affetta da un morbo rarissimo e incurabile!
Ma come?!? Se gli eptapodi hanno rivelato ad Amy Adams come fare per cambiare l'ordine delle cose anche delle più ineluttabili?!? Solo per sua figlia non si può fare niente?!?
Insomma, per falra breve, questa è un'operazione molto astuta, volta a condizionare menti deboli e a far loro credere che questo sia un grande film quando invece è una porcheria (scusate il termine - ma rende l'idea). Inoltre un'operazione tesa a propagandare una fantasia malata, che poi in effetti proviene dal mondo del mito, quando ancora l'uomo non aveva imparato a ragionare (Logos) e si trastullava con racconti intorno al fuoco su esseri eroici e Dei o Dee che avevano nelle loro mani filo, forbici e conocchia del Fato…
Baggianate per eterni fanciulloni senza cultura e voglia di crescere…
Il destino non esiste, i maghi, le fattucchiere e tutti quelli che leggono le carte sono dei farabutti che approfittano della nostra credulità…
Amy Adams ci commuoverebbe anche se ci leggesse l'elenco telefonico: si tratta dell'unica, vera erede di Meryl Streep; semplicemente SUPERLATIVA in ogni ruolo. Jeremy Renner totalmente fuori parte: non bastano un paio d'occhiali a fare di un “vilain” uno scienziato; relegato in un ruolo di assoluto contorno, come “principe consorte” della “principessa” Amy. Forest Whitaker, il gigante, indimenticabile interprete de “La moglie del soldato”, si è “venduto” alla lobby cinematografica bianca…Che Dio lo perdoni per aver accettato questo ruolo.
Chissà cosa ne pensa Trump, neo-eletto Presidente degli USA, di tutto il “buonismo” di propaganda filo-cinese che circola in alcuni film del recente cinema “obamiano”…: All'improvviso i Cinesi, da tipici cattivi si sono trasformati in personaggi politically correct!
Insomma: non ci andate a vederlo; o, se proprio dovete, poi parlatene molto male…perché lo merita.
[-]
[+] esatto
(di francog)
[ - ] esatto
|
|
[+] lascia un commento a alex62 »
[ - ] lascia un commento a alex62 »
|
|
d'accordo? |
|
|