peer gynt
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lunedì 7 settembre 2015
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un criminale piccolo piccolo
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La cosa curiosa di questo film è che, all'uscita dal cinema, lo spettatore resta convinto che si tratti di un film ben fatto, con un racconto lineare, buone prove d'attori, ma in definitiva che manchi qualcosa per farne un film che rivedresti un'altra volta. Intanto non è un racconto epico, e l'epica nel gangster-movie è un ingrediente essenziale, poi non ha nemmeno una scena che ti scava dentro e che ti porti a casa. La carriera di questo malvivente di Boston, James Bulger detto Whitey, non sembra avere nulla di speciale (se non per il fatto che per anni abbia fatto l'informatore dell'FBI), il suo stesso carattere psicologico sembra molto carente (non è uno stratega, non è un combattente, quello che resta del personaggio è solo una spavalderia sbruffonesca da bullo da strada), l'eziologia della sua crescente violenza il film la va a trovare nella morte dell'unico figlio ancora in età scolare e dell'anziana madre (che lo batteva sempre alle carte, barando).
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La cosa curiosa di questo film è che, all'uscita dal cinema, lo spettatore resta convinto che si tratti di un film ben fatto, con un racconto lineare, buone prove d'attori, ma in definitiva che manchi qualcosa per farne un film che rivedresti un'altra volta. Intanto non è un racconto epico, e l'epica nel gangster-movie è un ingrediente essenziale, poi non ha nemmeno una scena che ti scava dentro e che ti porti a casa. La carriera di questo malvivente di Boston, James Bulger detto Whitey, non sembra avere nulla di speciale (se non per il fatto che per anni abbia fatto l'informatore dell'FBI), il suo stesso carattere psicologico sembra molto carente (non è uno stratega, non è un combattente, quello che resta del personaggio è solo una spavalderia sbruffonesca da bullo da strada), l'eziologia della sua crescente violenza il film la va a trovare nella morte dell'unico figlio ancora in età scolare e dell'anziana madre (che lo batteva sempre alle carte, barando). Se il regista voleva rendere piccolo e dimenticabile questo ultimo gangster, potremmo dire che c'è riuscito benissimo. Unica scena che si impone sulle altre è quella della cena a casa di John Connolly, l'amico d'infanzia e agente FBI corrotto, quando il criminale spaventa John Morris, altro agente FBI corrotto, con un bluff (mi hai spiattellato come fosse niente la ricetta di questo ottimo piatto, eppure mi avevi detto che era un segreto di famiglia! allora sei inaffidabile, non sai tenere un segreto, non mi posso fidare di te) che fa sbiancare il povero agente ma che, alla fin dei conti, è proprio il bluff tipico di un baro, quasi una battuta, e la scena termina infatti con una grassa risata di Bulger. Ecco quello che ti porti via alla fine del film: il criminale che si diverte a terrorizzare gli altri con i suoi occhi di ghiaccio. Troppo poco per farne un padrino, troppo poco per farne un gran film.
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o_ska
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martedì 13 ottobre 2015
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un deep che più deep non si può .
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La delusione che mi ha lasciato questo film è a dir poco impressionante. Trama e contenuto praticamente nulli , se non fosse che è una brutta , ma veramente brutta, copia di "the parted". Johnny deep dopo questo film , ha fatto ben intendere di cosa non sia più in grado di fare; a mio parere la sua presenza sembrava solo un lontano miraggio, se ci fosse stata una carota coperta di cerone ,non avrei notato la differenza probabilmente . Film piatto , aggettivo più che appropriato . Purtoppo rimpiango di essere andata al cinema per vedere questo atteso film , ma sopratutto rimpiango le ore (lunghissime ore ) perse.
Una presa in giro, mi spiace per le dure parole , ma la grande amarezza mi suggerisce solo queste .
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La delusione che mi ha lasciato questo film è a dir poco impressionante. Trama e contenuto praticamente nulli , se non fosse che è una brutta , ma veramente brutta, copia di "the parted". Johnny deep dopo questo film , ha fatto ben intendere di cosa non sia più in grado di fare; a mio parere la sua presenza sembrava solo un lontano miraggio, se ci fosse stata una carota coperta di cerone ,non avrei notato la differenza probabilmente . Film piatto , aggettivo più che appropriato . Purtoppo rimpiango di essere andata al cinema per vedere questo atteso film , ma sopratutto rimpiango le ore (lunghissime ore ) perse.
Una presa in giro, mi spiace per le dure parole , ma la grande amarezza mi suggerisce solo queste .
Se proprio dovete vederlo, suggerisco lo streaming.
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michele
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mercoledì 7 ottobre 2015
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un gangster movie come tanti
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Presentato fuori concorso alla 72° Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, c’era molta attesa in quel del Lido per “Black Mass”, essenzialmente per due motivi. Il principale era rivedere Johnny Depp in un ruolo più solido e interessante cinematograficamente parlando, dopo le numerose interpretazioni più leggere che ha offerto negli ultimi anni (vedi i “Pirati dei caraibi” e “The lone Ranger”) e poi perché a dirigere c’era Scott Cooper all’esame di maturità dopo l’ottimo “Cray Heart” e il buon “Out of the furnace”. Se la prova è stata superata o no è materia di dibattito, nel senso che il film convince a tratti, ma nel suo complesso non del tutto. I personaggi sono ben delineati, ben caratterizzati, la storia mantiene sempre un buon ritmo e il regista non ci risparmia niente, omicidi, scene d’azione, tensione e suspance, sostanzialmente si ritrovano all’interno della pellicola tutte quelle marche caratteristiche di un gangster movie.
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Presentato fuori concorso alla 72° Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, c’era molta attesa in quel del Lido per “Black Mass”, essenzialmente per due motivi. Il principale era rivedere Johnny Depp in un ruolo più solido e interessante cinematograficamente parlando, dopo le numerose interpretazioni più leggere che ha offerto negli ultimi anni (vedi i “Pirati dei caraibi” e “The lone Ranger”) e poi perché a dirigere c’era Scott Cooper all’esame di maturità dopo l’ottimo “Cray Heart” e il buon “Out of the furnace”. Se la prova è stata superata o no è materia di dibattito, nel senso che il film convince a tratti, ma nel suo complesso non del tutto. I personaggi sono ben delineati, ben caratterizzati, la storia mantiene sempre un buon ritmo e il regista non ci risparmia niente, omicidi, scene d’azione, tensione e suspance, sostanzialmente si ritrovano all’interno della pellicola tutte quelle marche caratteristiche di un gangster movie. Alla fine però si ha la sensazione di una mancanza, come di un vuoto, di uno spazio che non è stato del tutto riempito. Manca per così dire una scena madre, una sequenza che lasci il segno e permetta alla pellicola di avere una propria identità che la caratterizzi in maniera tale da guadagnarsi di diritto un posto nella storia cinematografica di questo genere. Sono evidenti i richiami a “The Departed”, nella costruzione del personaggio interpretato da Depp, nella costruzione della trama e soprattutto nei co-protagonisti della storia che fanno da contorno alla vicenda, ma Scorsese, ovviamente, è un’altra cosa.
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francesco df
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martedì 13 ottobre 2015
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un "compitino" svolto neanche bene
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Ormai quando mi capita di vedere dei gangster movie basati su storie realmente accadute non posso fare a meno di classificarli come "compitini", in quanto soddisfano appieno tutti i requisiti di un genere che da tempo è sempre uguale a sé stesso e non fa niente per innovarsi: scene violente, musiche lugubri, uomini crudeli caratterizzati in maniera sommaria, al punto da essere divenuti quasi stereotipi. Black mass, a mio parere, è esattamente un "compitino" uguale a tanti altri, ma che ha anche qualcosa in meno. In quanto a caratterizzazione, questo James Bulger è un disastro: viene semplicemente rappresentato come un criminale duro e spietato (anche nei confronti dei suoi stessi uomini) di cui non vengono raccontate le origini e il percorso che lo ha portato a diventare tale, risultando così un personaggio vuoto le cui azioni paiono totalmente gratuite.
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Ormai quando mi capita di vedere dei gangster movie basati su storie realmente accadute non posso fare a meno di classificarli come "compitini", in quanto soddisfano appieno tutti i requisiti di un genere che da tempo è sempre uguale a sé stesso e non fa niente per innovarsi: scene violente, musiche lugubri, uomini crudeli caratterizzati in maniera sommaria, al punto da essere divenuti quasi stereotipi. Black mass, a mio parere, è esattamente un "compitino" uguale a tanti altri, ma che ha anche qualcosa in meno. In quanto a caratterizzazione, questo James Bulger è un disastro: viene semplicemente rappresentato come un criminale duro e spietato (anche nei confronti dei suoi stessi uomini) di cui non vengono raccontate le origini e il percorso che lo ha portato a diventare tale, risultando così un personaggio vuoto le cui azioni paiono totalmente gratuite. Anche il resto non va: il film racconta una storia che si sviluppa nell'arco di venti anni ma gli anni settanta sono rappresentati allo stesso modo dei novanta, delle attività criminali di Bulger, che pure era riuscito a sbaragliare i suoi diretti concorrenti, non viene mostrato pressoché nulla, e i suoi rapporti con l'FBI sono rappresentati in modo approssimativo. Un'insieme di mancanze che rendono questo film l'occasione sprecata di raccontare una vicenda che avrebbe potuto fare da trampolino a un risultato di ben altro livello.
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toni mais
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lunedì 12 ottobre 2015
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inutile,inutile,inutile
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Perchè la rappresentazione del male deve essere oggetto d'intrattenimento per oltre un'ora a danno dell'incolpevole spettatore ? Come se la realtà non superasse di gran lunga l'immaginazione ! Assolutamente privo di contenuto il film non può assolutamente cimentarsi con altri film di genere : prendiamo ad esempio "Questo non è paese per vecchi" dove l'inutilità del male, riprende il concetto socratico che il male non è altro se non l'ignoranza del bene. In Black Mass il male è rappresentato in quanto tale e allora ?
E allora cosa ci ha dato ? Divertimento ? non credo, insegnamento ? di che cosa ? Credo che la gente come me sia disposta ad accettare scene di violenza solo se finaliz
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Perchè la rappresentazione del male deve essere oggetto d'intrattenimento per oltre un'ora a danno dell'incolpevole spettatore ? Come se la realtà non superasse di gran lunga l'immaginazione ! Assolutamente privo di contenuto il film non può assolutamente cimentarsi con altri film di genere : prendiamo ad esempio "Questo non è paese per vecchi" dove l'inutilità del male, riprende il concetto socratico che il male non è altro se non l'ignoranza del bene. In Black Mass il male è rappresentato in quanto tale e allora ?
E allora cosa ci ha dato ? Divertimento ? non credo, insegnamento ? di che cosa ? Credo che la gente come me sia disposta ad accettare scene di violenza solo se finalizzate alla narrazione della trama del film non se sono solo fine a se stesse : per quelle basta accendere la televisione ed ascoltare un telegiornale
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zoom e controzoom
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giovedì 8 ottobre 2015
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cavalcando sia il reale che il filmico
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Cerco di immaginare se invece di Jhonny Depp ci fosse come protagonista un altro attore o per lo meno a Jonny non avessero truccato gli occhi con quell'improbabile ombretto che mi richiama quel volto ben più pittato del pirata dei Caraibi...ma così non ci sarebbe stata l'interpretazione di Depp. Se è stato scelto quest'attore, è stata una scelta precisa della fisionomia del personaggio e di questi, il suo stare all'interno della storia. E' una storia di un gangster, ma imbastita senza nessun cliché delle storie di gangster se non la morte violenta degli uomini che contrastano la carriera del capobanda - e in questo il risvolto realista c'è -.
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Cerco di immaginare se invece di Jhonny Depp ci fosse come protagonista un altro attore o per lo meno a Jonny non avessero truccato gli occhi con quell'improbabile ombretto che mi richiama quel volto ben più pittato del pirata dei Caraibi...ma così non ci sarebbe stata l'interpretazione di Depp. Se è stato scelto quest'attore, è stata una scelta precisa della fisionomia del personaggio e di questi, il suo stare all'interno della storia. E' una storia di un gangster, ma imbastita senza nessun cliché delle storie di gangster se non la morte violenta degli uomini che contrastano la carriera del capobanda - e in questo il risvolto realista c'è -. I suoni, quelli che supportano le morti violente, anche quelli non sono amplificati come nei vecchi film in b/n o nei più recenti che scivolano nello splatter, ma sono più realisticamente contenuti, più secchi, più reali. Quindi, oltre ad essere tratta da una storia vera, la sceneggiatura ha delle scelte precise per cavalcare sia il reale, che il filmico. Così a fianco un Depp liscio come un palquet con l'ombretto, i volti degli altri malviventi, sono tipicizzati ed espressivi; a fianco della reale crudeltà c'è l'algida malvagità che si spacca solo per la morte di un figlio, figlio che è per James nient'altro che la sua stessa proiezione. Anche i movimenti di macchina vogliono fissare il tempo che è statico e ben lontano dalla frenesia delle corse in automobile di altri stili di linguaggio: ogni inquadratura e ogni delitto ha una cornice statica e non dinamica, come molte delle inquadrature che racchiudono i personaggi più che espanderli in un contesto ambiente, in bellissimi spazi costruiti con abili geometriche prospettive. Un film dove ci si sente coinvolti a metà perchè non si subisce l'orrore, ma lo si guarda senza inorridire anche grazie all'impostazione che parte immediatamente a "racconto" con il faccione del pentito che quasi ci viene addosso, quindi sappiamo subito che tutto è già risolto. Ottima fotografia dunque e ottima musica che non soverchia, ma accompagna le azioni e le emozioni conseguenti.
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juri moretti
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venerdì 9 ottobre 2015
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johnny depp è un mito!!!
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Black mass è la storia di uno dei più pericolosi gangster che ci sono in America. Nel 1970 l'agente dell' F.B.I. John Connolly convince il gangsrter James "White" Bulger, amico d' infanzia, a collaborare come informatore per eliminare un nemicocomune: la mafia italiana. Lo scellerato patto tra i due premette a Bulger, fratello del senatore Bill, di eludere l' applicazione della legge, considerare il propio potere e diventare uno dei criminali più spietati e ricercati nella storia di Boston. Nel cast abbiamo Johnny Deep, Joel Edgerton, Dakota Johnson, Benedict Cumberbatch, Rory Cochrane, Jesse Plemons e Kevin Bacon, diretto da Scott Cooper regista di film come "Crazy Heart" e "Il Fuoco Della Vendetta".
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Black mass è la storia di uno dei più pericolosi gangster che ci sono in America. Nel 1970 l'agente dell' F.B.I. John Connolly convince il gangsrter James "White" Bulger, amico d' infanzia, a collaborare come informatore per eliminare un nemicocomune: la mafia italiana. Lo scellerato patto tra i due premette a Bulger, fratello del senatore Bill, di eludere l' applicazione della legge, considerare il propio potere e diventare uno dei criminali più spietati e ricercati nella storia di Boston. Nel cast abbiamo Johnny Deep, Joel Edgerton, Dakota Johnson, Benedict Cumberbatch, Rory Cochrane, Jesse Plemons e Kevin Bacon, diretto da Scott Cooper regista di film come "Crazy Heart" e "Il Fuoco Della Vendetta". Il film ha una regia molto quadrata, non ha particolari guizzi registici o movimenti di macchina, la fotografia invece ha dei colori molto acidi nelle scene scure, girate di notte e invece nelle scene girate con la luce ha dei colori molto freddi cupi, che servono per capire la psicologia del personaggio di Jonny Depp, interpretato magnificamente, con trucco ecccezionale, per farlo assomigliare al vero gangster. La storia di questo gangster è molto complessa, perchè la sua vita ha avuto degli alti bassi, con dei lutti di persone molto care che lo hanno portato ad essere molto più cattivo e nessuno poteva sbarragli la strada, perchè lo faceva secco e doveva stare molto attento come parlava la gente di lui perchè bastava niente per rimandarlo in carcere dopo nove anni ad Alcatrz, l'unico che lo proteggeva era il senatore Bill, interpretato da un grande Benedicth Cumberbatch, molti lo ricrderanno per film come "Lo Hobbit" per la voce del drago Smaug o "The Imitation Game" dove interpretava il crittografo Alan Turnig. All' inizio sembre che James il gangster sia affezionato alla moglie che poi si rivela un personaggio molto particolare, interpretata da Dakota Johnson, tutti la ricrdano per aver interpretato Anastasia in "Cinquanta Sfumature Di Grigio". Ma sopratutto lui è molto affezzionato a suo figlio di sette anni che insegna come difendersi dai suoi compagni, ma la sua più grande paura sono i giornali e l' F.B.I. Che sono quelli che possono incastrarlo e portarlo nuovamente in galera, quindi la storia di questo gangster è molto complessa e non era neanche un impresa facile portarla sullo schermo, infatti il film non è semplice da seguire, bisogna stare molto attenti ad ogni scena ed ad ogni dialogo, che introduce lo spettatore all' interno della storia. Io consiglierei di leggere il romanzo di Dick Lehr, che prende spunto per il film e lo consiglio per apprendere al meglio la storia, perchè approfondisce di più la storia, non che il film non riesca, anzi è stato messo nel miglior modo che si poteva, perchè poteva venire un film di più di cinque ore, invece dura due ore e mezza ma passano velocemente, perchè nessuna scena annoia, anzi riesce a coinvolgere sempre di più. Quindi il film è da vedere assolutamente ma al cinema, perchè merita veramente tanto, prmo perchè Johnny Deep fa una parte veramente fantastica, quasi da Oscar e poi per il grande regista che è Scott Cooper, che con questo film è riuscito a fare un grande sperimento e poi ha rivoluzionato la sua filmografia, insomma questo è il film principale di Scott Cooper, che a pare mio è un regista da scoprire.
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maudit00
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lunedì 12 ottobre 2015
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grandissima interpretazione di johnny depp
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Nonostante il film è lento e in alcune parti con dialoghi noiosi, viene reso spettacolare dall'interpretazione del grandissimo Johnny Depp. L'attore si é immedesimato benissimo nel personaggio, lasciando un segno e suscitando tantissime emozioni. Inoltre anche le inquadrature sono ben fatte. Consiglio veramente di vederlo, in quanto nonostante potrebbe risultare a volte noioso é ben fatto e spettacolare, da potersi considerare un capolavoro al livello di interpretazione di Deep.
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pisiran
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martedì 20 ottobre 2015
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non è infame !
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Forse è perchè io sono amante del genere, forse perchè Johnny Depp è attore di livello, forse perchè dopo Donnie Brasco di Mike Newill del 1997, non lo avevo più visto in questo ruolo, forse perchè Scott Cooper a me piace, fatto sta che una volta uscito dal cinema mi sono detto soddisfatto.
Il film tratta la storia del gangster James Bulger Jr. detto Whitey dichiarato a suo tempo dall'FBI uno degli uomini più pericolosi d'America, capo di una banda di South Boston e catturato dopo diversi anni di latitanza in quel di Santa Monica in California.
La pellicola inizia a narrare la vita del gangster dal 1972 in quel di Boston sua città natale, nel quale per la maggior parte del suo tempo opererà.
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Forse è perchè io sono amante del genere, forse perchè Johnny Depp è attore di livello, forse perchè dopo Donnie Brasco di Mike Newill del 1997, non lo avevo più visto in questo ruolo, forse perchè Scott Cooper a me piace, fatto sta che una volta uscito dal cinema mi sono detto soddisfatto.
Il film tratta la storia del gangster James Bulger Jr. detto Whitey dichiarato a suo tempo dall'FBI uno degli uomini più pericolosi d'America, capo di una banda di South Boston e catturato dopo diversi anni di latitanza in quel di Santa Monica in California.
La pellicola inizia a narrare la vita del gangster dal 1972 in quel di Boston sua città natale, nel quale per la maggior parte del suo tempo opererà. La storia pone al centro l'amicizia sin dall'infanzia con John Connolly, diventato un funzionario dell'FBI, che fa si, su idea di quest'ultimo, di instaurare una collaborazione tra loro a vantaggio di entrambi. Naturalmente la cosa porterà loro vantaggi momentanei, finchè non arriverà il fatidico momento di guardare il rapporto dalla vera angolazione e cioè che come informatore il gangster Bostoniano in realtà aveva dato ben poco rispetto a quanto ottenuto. L'ambientazione non mette molto in risalto i luoghi ma pone allo spettatore più il contesto malavitoso e il modo di vedere e pensare della criminalità di quegli anni. Non mancano naturalmente gli accenni agli Italiani (mangiaspaghetti) sempre presenti in un palcoscenico malavitoso come per altro gli stessi Irlandesi non sono da meno. La fotografia è valida e il cast altrettanto oltre a dimostrare se ce ne fosse bisogno la grandezza di Johnny Depp. Inutile fare paragoni con i grandi del genere dato che ogni uno può vedere e far risaltare la storia in modo diverso, senza doverne cambiare la sostanza visto che il tutto proviene da episodi veramente accaduti. Da vedere, buona visione al cinema. Pisiran.
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