Titolo originale | Moh ging |
Anno | 2014 |
Genere | Thriller |
Produzione | Cina |
Regia di | Dante Lam |
Attori | Daniel Wu, Nick Cheung, Shatina Chen, Kai Chi Liu, Ka Wah Lam Andy On, Kwok-Lun Lee, Stephen Au, Kuan-Chun Chi, Ken Wong, Deep Ng, Sammuel Leung, Lam Tsing, Philip Keung, Astrid Chi Ching Chan, So-Bo Fung, Wu Ying-man, Singh Hartihan Bitto, Ken Ho-Ming Law, Ellen Liu. |
MYmonetro | 2,46 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 10 marzo 2015
Una battaglia poliziesca e mozzafiato che esplora l'istinto malvagio nascosto dentro ognuno di noi. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Asian Film Awards, Al Box Office Usa That Demon Within ha incassato 142 mila dollari .
CONSIGLIATO NÌ
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La banda dei "Demoni" terrorizza Hong Kong con una serie di rapine in cui vengono uccisi molti poliziotti. Il loro leader, Hon, viene braccato e ridotto in fin di vita, ma al pronto soccorso sarà proprio un poliziotto, Dave, a salvarlo. Dave però non è un poliziotto qualsiasi, nasconde un passato misterioso, che grava come un macigno sulla sua lucidità mentale.
Un bagno consapevole nel cinema di genere quello di That Demon Within di Dante Lam, in quello più incline alla spettacolarizzazione e ai colpi di scena chiassosi. La partecipazione alla sezione Panorama del 64. festival di Berlino non ha influito sui temi ricorrenti del suo cinema, la strenua difesa di stili e valori dell'action di Hong Kong, sull'altare dei quali Lam ha sostanzialmente deciso di immolare la propria carriera, per trasformarsi in vessillifero della tradizione noir dell'ex-colonia. Ma dove The Beast Stalker o The Stool Pigeon erano stati in grado di aggiungere elementi innovativi o quantomeno sequenze abbacinanti in un contesto che parte dall'essere risaputo, That Demon Within non riesce a fare altrettanto. Dopo quindici minuti in cui Lam cerca di sintetizzare il più possibile i topoi del genere - sparatorie sulle strade di Hong Kong, crudeltà di una gang disposta a tutto, caratterizzazione iconografica che questa volta si serve delle bellissime maschere adottate dai "Demoni" - sostanzialmente si esaurisce la spinta propulsiva del film. Il focus passa al personaggio di Daniel Wu, Dave Wong, e alla trasposizione in immagini delle sue turbe psichiche, seguendo l'incerto percorso di un whodunit in cui in realtà c'è assai poco da scoprire.
Troppo prevedibili i colpi di scena e per nulla aiutati da una sequenza a catena di esplosioni e incendi digitalizzati che protraggono l'intreccio oltre ogni legittimo buon senso. L'inevitabile spiegazione, che ricostruisce le origini dei disturbi di Dave e che spiega le sue azioni, si dipana tra flashback e diavolerie di montaggio - supervisione notevole del maestro della New Wave di Hong Kong Patrick Tam - che aggravano ulteriormente la fluidità della narrazione. Nella carriera di onesto artigianato con punte di eccellenza di Lam uno degli episodi più deboli, destinato a essere ricordato per il ghigno satanico di Nick Cheung, le maschere dei "demoni" e la sensazione di occasione sprecata.