vanessa zarastro
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domenica 7 dicembre 2014
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magia inconsistente
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Una commediola veramente esilina l’ultimo lavoro di Woody Allen. Già altre volte il regista era stato attratto dal mondo del magico (La maledizione dello scorpione di giada, Ombre e nebbie, ecc.), ma questa è una di quelle opere che dopo un paio di giorni si dimentica del tutto.
Gli ingredienti che dovrebbero essere di successo sono gli anni ’30 con le musiche d’epoca, l’ambientazione nelle ricche ville della Costa Azzurra e della Provenza e due attori che vanno di moda: Colin Firth e Emma Stone. Battibecchi pretenziosi tra il razionale e lo spirituale che non coinvolgono, non commuovano. Storiella del tutto prevedibile.
Tenendo conto che Allen di film ne fa uno l’anno, come scrive Curzio Maltese: puntiamo su un’annata migliore.
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Una commediola veramente esilina l’ultimo lavoro di Woody Allen. Già altre volte il regista era stato attratto dal mondo del magico (La maledizione dello scorpione di giada, Ombre e nebbie, ecc.), ma questa è una di quelle opere che dopo un paio di giorni si dimentica del tutto.
Gli ingredienti che dovrebbero essere di successo sono gli anni ’30 con le musiche d’epoca, l’ambientazione nelle ricche ville della Costa Azzurra e della Provenza e due attori che vanno di moda: Colin Firth e Emma Stone. Battibecchi pretenziosi tra il razionale e lo spirituale che non coinvolgono, non commuovano. Storiella del tutto prevedibile.
Tenendo conto che Allen di film ne fa uno l’anno, come scrive Curzio Maltese: puntiamo su un’annata migliore.
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maopar
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domenica 7 dicembre 2014
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guardare alla luna con la magia dell'amore
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Quando all'uscita dalla sala i giudizi sul film sono estremi e contrastanti...vuol dire che siamo stati coinvolti... manifestando un rifiuto
o come per me una totale condivisione emotiva perché sei in "sintonia" con l'autore. Addirittura hai potuto anche anticipare il regista(quando Stanley sperimenta la preghiera....).I personaggi sono azzeccatissimi,l'illusionista Stanley il più bravo del mondo di vasta cultura,che conosce l'arte della "magia"che è come la realtà, e quindi come l' esperimento scientifico si può ripetere e predire.Questa visione laica ben accuratamente caratterizzata in Stanley si scontra con la chiaroveggenza di Sophie che guarda nell'anima e che fa parlare i morti.
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Quando all'uscita dalla sala i giudizi sul film sono estremi e contrastanti...vuol dire che siamo stati coinvolti... manifestando un rifiuto
o come per me una totale condivisione emotiva perché sei in "sintonia" con l'autore. Addirittura hai potuto anche anticipare il regista(quando Stanley sperimenta la preghiera....).I personaggi sono azzeccatissimi,l'illusionista Stanley il più bravo del mondo di vasta cultura,che conosce l'arte della "magia"che è come la realtà, e quindi come l' esperimento scientifico si può ripetere e predire.Questa visione laica ben accuratamente caratterizzata in Stanley si scontra con la chiaroveggenza di Sophie che guarda nell'anima e che fa parlare i morti...In un contesto paradisiaco della costa Azzurra tra colori e paesaggi e ricchezze di ogni tipo,avviene lo scontro tra" reale" e "trascendente", e come dice Stanley ormai sopraffatto dagli eventi:è una vicenda di magia,filosofia .... di RELIGIONE....E il mondo cambia quei colori e profumi che prima erano solo visti con superficialità adesso, con la speranza dell'ETERNITA',sono testimonianza di un amore dilagante ,la musica che Stanley conosce bene e che usa nei suoi spettacoli per potenziare l'attenzione degli spettatori,diventa motivo di gioiosa testimonianza dell'Eterno..(settima Beethoven...)Eccezionale è la sequenza dello sguardo alla luna che avviene sotto la cupola dell'osservatorio ( qui come "Tempio" della Scienza) che si apre verso il cielo...una nuova visione!(Magic in the Moonlight)
E anche se Sophie si rivela essere un'impostora che si è servita della complicità del migliore amico di Stanley,nulla cambia.....La visione "trascendente"della Vita è l'unica che vale la pena di vivere in pienezza....Ma dopo tutto perché DIO si sarebbe dovuto disturbare a creare il mondo se non ci fosse stata l'ETERNITA'........
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fexy96
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domenica 7 dicembre 2014
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appagante per l'animo
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Una commedia leggera e rilassante. Un divertente spaccato di una surreale situazione. Un film che fa bene all'animo e che fa staccare da ogni pensiero. Un film di cui ci si innamora. Emma Stone e Colin Firth superbi, a volte purtroppo affiancati da attori non all' altezza. Woody più leggero del solito, ma comunque con dialoghi densi di significato e degni del miglior filosofo. Consigliatissimo.
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flaw54
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domenica 7 dicembre 2014
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il solito inutile woody
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Stessa musica, stessi colori, stessi dialoghi:una noia mortale! Allen non sa più essere se stesso e ripete ormai sempre lo stesso film. I tempi di Crimini e misfatti e soprattutto fi Match point sono ormai lontani. Il filo della storia è assai tenue ( e questo è un eufemismo), gli attori ormai sono interscambiabili, tanto non hanno più una loro identità. Mi meraviglio del fatto che Colin Firth ed Emma Stone accettino queste parti. Il film poteva svolgersi sul lettino di uno psicanalista con Allen che parla e il medico cge ascolta. Solo il livello lessicale dei dialoghi è talvolta divertente, ma sicuramente troppo barocco ed eccessivamente ricercato. Ma il realismo non è una finalità dell'ormai sbiadito Woody!
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simonlarde
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domenica 7 dicembre 2014
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debolezza intrinseca
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Woody Allen riesce a fare un filmetto leggero e piacevole partendo praticamente dal niente. Non ci si aspetti una trama perchè la trama è più che scontata. Ma ci sono belle immagini della costa azzurra, giardini bellissimi, bei vestiti d'epoca. Colin Firth molto invecchiato e smagrito, sempre bravissimo Qui calca troppo il carattere di burbero scapolone inglese. Lei sara anche simpatica e romantica ma è brutta, con occhi da rana spaventata. Dialoghi assenti Le persone parlano a se stesse, non agli altri. Come al solito una serie di riflessioni alla Woody Allen sulla vita, l'amore, Dio, l'al di là che lasciano il tempo che trovano. Quindi niente capolavoro, un momento da passare al cinema se non si ha altro da fare.
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Woody Allen riesce a fare un filmetto leggero e piacevole partendo praticamente dal niente. Non ci si aspetti una trama perchè la trama è più che scontata. Ma ci sono belle immagini della costa azzurra, giardini bellissimi, bei vestiti d'epoca. Colin Firth molto invecchiato e smagrito, sempre bravissimo Qui calca troppo il carattere di burbero scapolone inglese. Lei sara anche simpatica e romantica ma è brutta, con occhi da rana spaventata. Dialoghi assenti Le persone parlano a se stesse, non agli altri. Come al solito una serie di riflessioni alla Woody Allen sulla vita, l'amore, Dio, l'al di là che lasciano il tempo che trovano. Quindi niente capolavoro, un momento da passare al cinema se non si ha altro da fare. Globalmente uno spreco di talenti e di immagini. Avrebbe potuto essere .....ma non è un buon film.
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lanco
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sabato 6 dicembre 2014
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film carino
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Film di Woody Allen, che si fonda soprattutto sul dialogo dei protagonisti e le caratteristiche impreviste ed indirette battute tipiche dell'autore. Non dico oltre perchè ghi legge potrebbe essere fuorviato e indotto a pensare che il film sia una pesante elucubrazione sulle domande principali della nostra vita. Cosa che è, ma è garbatamente e ironicamente sviluppata nei diloghi forse appena un po' eccessivi e nelle situazioni chiaramente improbabili, ma che sicuramente non penalizzano il giudizio che si deve dare all'opera perchè si intuisce che questa intende parlare di altro. Le ambientazionii, gli oggetti (automobili) ed i costumi sono bellissimi ed offrono un vero godimento per la vista dello spettatore, che rimane sostanzialmente soddisfatto all'uscita dalla proiezione.
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Film di Woody Allen, che si fonda soprattutto sul dialogo dei protagonisti e le caratteristiche impreviste ed indirette battute tipiche dell'autore. Non dico oltre perchè ghi legge potrebbe essere fuorviato e indotto a pensare che il film sia una pesante elucubrazione sulle domande principali della nostra vita. Cosa che è, ma è garbatamente e ironicamente sviluppata nei diloghi forse appena un po' eccessivi e nelle situazioni chiaramente improbabili, ma che sicuramente non penalizzano il giudizio che si deve dare all'opera perchè si intuisce che questa intende parlare di altro. Le ambientazionii, gli oggetti (automobili) ed i costumi sono bellissimi ed offrono un vero godimento per la vista dello spettatore, che rimane sostanzialmente soddisfatto all'uscita dalla proiezione.
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nino pell.
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sabato 6 dicembre 2014
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la vera grande magia nella vita
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Nel vedere questo film, mi aspettavo il solito Woody Allen tagliente e sarcastico come si è sempre dimostrato in tante sue celebri pellicole del passato ed invece vi ho notato un regista più compassato, più "mite" se vogliamo, ma comunque capace di creare ancora una volta un film dignitosissimo e assolutamente elegante e garbato. Bella la storia, ma soprattutto molto bello il finale, quasi a sorpresa, nel quale il bisbetico protagonista razionale della trama si inchina all'unica, vera grande magia della vita: l'amore
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blasiusack
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venerdì 5 dicembre 2014
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una commedia meravigliosa
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Do quattro stelline, molto bella la commedia stile anni 20.
Ambientazioni e costumi molto belli, Emma Stone bravissima e bellissima.
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cristina t. chiochia
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martedì 2 dicembre 2014
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magia al chiaro di luna:la trama si infittisce.
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I temi di questo film girato nel sud della Francia nel luglio 2013, con panorami estivi mozzafiato quindi, sono quelli che ci si aspetta da questo regista, fedele al suo talento ed a sè stesso. Sono i temi affrontati da Allen in molti suoi ilm: dalla crisi esistenziale personale (il protagonista, un Colin Firth pienamente nelle corde del personaggio), degli ambienti intellettuali (i fascinosi ritrovi dell'hot jazz anni 20 caratterizzati dalle variazioni improvvisate dai solisti che suonano in fumusi night club, dall'uso frequente del sincopa nella scelte delle musiche tanto che alcune scene quasi paiono un tributo a Black Eduards ed a Julie Andrews nel suo "le jazz hot" in Victor Victoria oltre dalla descrizione dei che partecipano alle sedute spiritiche ovviamente) e alla rappresentazione spesso autoironica della comunità americana (felice il rimando all'ebreo Hudini specializzato nel numero della tortura cinese dell'acqua- il protagonista è infatti un illusionista che si trucca da cinese- e, come Hudini è scettico e spesso smaschera finti medium che sfruttano la credulità dell'alta borghesia) ma è soprattutto la critica feroce alla borghesia che emerge, in tutti i suoi stereotipi (il giovane ricco e viziato che per per sposare la bella protagonista Emma Stone, suona l'uculele e promette viaggi meravigliosi fino all'isola di Bora Bora o il discorso finale della zia del protagonista) e che un pò ricorda nei dialoghi atmosfere di Match Point.
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I temi di questo film girato nel sud della Francia nel luglio 2013, con panorami estivi mozzafiato quindi, sono quelli che ci si aspetta da questo regista, fedele al suo talento ed a sè stesso. Sono i temi affrontati da Allen in molti suoi ilm: dalla crisi esistenziale personale (il protagonista, un Colin Firth pienamente nelle corde del personaggio), degli ambienti intellettuali (i fascinosi ritrovi dell'hot jazz anni 20 caratterizzati dalle variazioni improvvisate dai solisti che suonano in fumusi night club, dall'uso frequente del sincopa nella scelte delle musiche tanto che alcune scene quasi paiono un tributo a Black Eduards ed a Julie Andrews nel suo "le jazz hot" in Victor Victoria oltre dalla descrizione dei che partecipano alle sedute spiritiche ovviamente) e alla rappresentazione spesso autoironica della comunità americana (felice il rimando all'ebreo Hudini specializzato nel numero della tortura cinese dell'acqua- il protagonista è infatti un illusionista che si trucca da cinese- e, come Hudini è scettico e spesso smaschera finti medium che sfruttano la credulità dell'alta borghesia) ma è soprattutto la critica feroce alla borghesia che emerge, in tutti i suoi stereotipi (il giovane ricco e viziato che per per sposare la bella protagonista Emma Stone, suona l'uculele e promette viaggi meravigliosi fino all'isola di Bora Bora o il discorso finale della zia del protagonista) e che un pò ricorda nei dialoghi atmosfere di Match Point.
Ma dove la critica si fa specchio di tutte le sue passioni: l'analisi dell'io, la letteratura (bello il dialogo dei due protagonisti quando lei legge dondolandosi su di un'altalena) e quell'amore da cui costantemente trae ispirazione.
Una curiosità è il sodalizio tra Allen e la costumista originaria di Oviedo, Sonia Grande , al suo quarto film con Allen (Magic in the Moonlight,Blue Jasmine,To Rome with Love,Vicky Cristina Barcelona) ma che ha anche lavorato per Gli abbracci spezzati e Parla con lei di Pedro Almodóvar e Mare dentro di Alejandro Amenabar.
Concludendo si parla di impressioni mentali in questo film, insomma. Dove le "scaltre imbroglioncelle" guardano planetari spalancati ed i "nembocumuli" sono solo il passaggio obbligato per l'amore per far breccia nel cuore degli uomini, anche i piu' restii sotto un cielo colmo di stelle. Godibilissimo se si ama Allen.
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