Wolverine - L'immortale

Dopo le vicissitudini di X-men 3, si torna al Logan disperso, solo e depresso che viene contattato da un suo conoscente giapponese. Questa è la premessa per W. l'Immortale, film decisamente mediocre e privo di una qualsivoglia spina dorsale. Il regista, Mangold, pur non essendo alle prime armi, ha toppato di brutto, sicuramente è anche colpa degli sceneggiatori che probabilmente hanno scritto questa sceneggiatura da ubriachi e usando i piedi, mentre dei lama sputavano sui fogli appena scritti, altrimenti non si spiegherebbe come avrebbero potuto rovinare un personaggio così grande ed amato come Wolverine, stra collaudato dopo oltre 4 film tra X-Men e le Origini. Entrando nel dettaglio si nota come la trama sia superficiale e noiosa, venendo pure modificata in peggio rispetto al fumetto. [+]

Dopo le vicissitudini di X-men 3, si torna al Logan disperso, solo e depresso che viene contattato da un suo conoscente giapponese. Questa è la premessa per W. l'Immortale, film decisamente mediocre e privo di una qualsivoglia spina dorsale. Il regista, Mangold, pur non essendo alle prime armi, ha toppato di brutto, sicuramente è anche colpa degli sceneggiatori che probabilmente hanno scritto questa sceneggiatura da ubriachi e usando i piedi, mentre dei lama sputavano sui fogli appena scritti, altrimenti non si spiegherebbe come avrebbero potuto rovinare un personaggio così grande ed amato come Wolverine, stra collaudato dopo oltre 4 film tra X-Men e le Origini. Entrando nel dettaglio si nota come la trama sia superficiale e noiosa, venendo pure modificata in peggio rispetto al fumetto. In questo film a dispetto di tutte le pellicole precedenti, non ci sono attori secondari degni di nota, con un cast effimero che non riesce a reggere il gioco al povero Jackman, che per entrare nella parte del ghiottone si è strafogato di anabolizzanti, uova e petti di pollo, facendo ovviamente anche un bel po' di palestra, il tutto inutilmente visto i pessimi risultati del film. Non sono presenti neanche dei begli effetti speciali. Oltre a Wolverine, di mutanti ci sono solo Yukio e Viper, con poteri babbissimi. Anche lo scontro finale con Silver Samurai risulta insulso e breve. Se durante la settimana vi sentite costipati usate un lassativo, se invece è sabato sera e le farmacie sono chiuse, Wolverine l'Immortale risolve il vostro problema! Decisamente sconsigliato, a tutti. Voto 4 [-]

Sono andato a vedere il film , purtroppo al mio cinema non l'hanno dato in 3D , comunque il film non è male come dicono : ottima storyline , ottima interpretazione di jackman per un wolverine , questa volta , più umano che animale . Uniche pecche sono , secondo me , i troppi richiami a " x-men conflitto finale " . Per il resto é un ottimo film da non perdere , sopratutto se si ha in mente di andare a vedere " x-force "  ( film annunciato dalla fox e dalla scena dopo i titoli di coda ) . 

Dopo la delusione cocente del primo film su Wolverine (accozzaglia di personaggi e CG fuori luogo) sono entrato in sala a vedere The Wolverine con aspettative molto basse. Per una volta non ho voluto credere alle recensioni (già) negative sul film, ma dopo averlo visto mi sono ricreduto. Il film è tra il mediocre e il discreto, certamente molto meglio del primo (anche se ci voleva poco). Purtroppo la sceneggiatura non è all'altezza della storia e il tema centrale della longevità/immortalità è sviluppato con molta superficialità e poco senso logico. Il Giappone è quello stereotipato dei film (mix tra modernità e tradizione, yakuza e templi buddhisti, etc) e Hugh Jackman è sempre lui. Interpretazione ottima la sua, in grado di reggere la baracca come al solito. [+]

Dopo la delusione cocente del primo film su Wolverine (accozzaglia di personaggi e CG fuori luogo) sono entrato in sala a vedere The Wolverine con aspettative molto basse. Per una volta non ho voluto credere alle recensioni (già) negative sul film, ma dopo averlo visto mi sono ricreduto. Il film è tra il mediocre e il discreto, certamente molto meglio del primo (anche se ci voleva poco). Purtroppo la sceneggiatura non è all'altezza della storia e il tema centrale della longevità/immortalità è sviluppato con molta superficialità e poco senso logico. Il Giappone è quello stereotipato dei film (mix tra modernità e tradizione, yakuza e templi buddhisti, etc) e Hugh Jackman è sempre lui. Interpretazione ottima la sua, in grado di reggere la baracca come al solito. Francamente la regia di Mangold, sia pur migliore di quella di Gavin Hood, è ancora molto deludente. Il film è un discreto action movie, ma privo di pathos ed emozione. La storia fra Mariko e Wolverine è inverosimile e colpisce per la totale assenza di alchimia fra gli attori coinvolti (Jackman e Tao Okamoto). Peccato [-]

Cast e storia non stanno in piedi. Un film noioso, lungo e scomposto, molto lontano dalla tradizione Marvel. Si sente la longa mano della Disney. C'è una casualità narrativa che non convince, e hanno messo dentro toppa roba: la mafia giapponese era proprio necessaria? L'unica cosa buona di questo film, è che a un certo punto, grazie al cielo, finisce.

Forse sono io in errore , ma Hug Jackman non ha interpretato wolverine per 5 volte invece di 4 ( x-men 1,2,3 e le origini wolverine ) ? Ovviamente senza contare la comparsa in x-men l'inizio .

Cosa ci aspettiamo da un film tratto da un fumetto di un supereroe che sugli schermi è già apparso molteplici volte e di cui conosciamo praticamente tutto? Azione e spettacolarità, e queste sicuramente nel film ci sono tutte, ma poi? Quale trama “inventarsi” per non essere ripetitivi?
La risposta non è facile, così i produttori hanno provato a calare Wolverine in un Giappone moderno ma con guerrieri che combattono come Ninja, tutti vestiti di nero con la katana in mano e le freccie. .
Il contrasto è forte e a mio avviso è perfettamente riuscito. La trama poi abbozza molti temi, ma pochi vengono approfonditi in maniera adeguata, Questo perché i temi trattati sono così numerosi che è praticamente impossibile sviluppare adeguatamente oltre un paio. [+]

Cosa ci aspettiamo da un film tratto da un fumetto di un supereroe che sugli schermi è già apparso molteplici volte e di cui conosciamo praticamente tutto? Azione e spettacolarità, e queste sicuramente nel film ci sono tutte, ma poi? Quale trama “inventarsi” per non essere ripetitivi?
La risposta non è facile, così i produttori hanno provato a calare Wolverine in un Giappone moderno ma con guerrieri che combattono come Ninja, tutti vestiti di nero con la katana in mano e le freccie. .
Il contrasto è forte e a mio avviso è perfettamente riuscito. La trama poi abbozza molti temi, ma pochi vengono approfonditi in maniera adeguata, Questo perché i temi trattati sono così numerosi che è praticamente impossibile sviluppare adeguatamente oltre un paio.
Alcuni esempi: Wilverine che si indebolisce, Logan assalito in continuazione dagli incubi, la presenza di un altro mutante, la vita sentimentale di Logan, le biotecnologie genetiche, fisiche ed umane, l’amore, la riconoscenza, il legame che unisce le due sorelle,la mafia Giapponese, lo sviluppo della moderna tecnologia e come sempre l’attrazione fisica e l’amore.
Tanti temi, forse troppi, che alla fine finiscono per essere affrontati in maniera molto superficiale e riescono ad avere un senso solo grazie alla bravura dell’attore di Hugh Jackman che riesce a dare il meglio di sé proprio quando interpreta questo personaggio che qui apprezziamo anche nella versione riflessiva.
Il film è quasi interamente girato in Giappone, con tanti attorni giapponesi. Quello di scegliere un attore famoso americano e contornarlo di attori meno conosciuti di altri stati sta diventando un consuetudine ma qui il progetto riesce alla perfezione.
Il film non eccelle in nulla, però è piacevole: il tempo scorre veloce e soprattutto soddisfa le necessità che un film del genere chiede e cioè azione e spettacolarità: quelle ci sono tutte.     
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Anche questa volta Jackman non buca lo schermo e ripropone lo stesso personaggio monodimensionale delle precedenti quattro puntate. Orfano di Liev Schreiber (Victor, in X-Men le origini), probabilmente la migliore spalla della serie, non riesce proprio a dare la terza dimensione ad una prova che più piatta non si può. Per fortuna nella produzione qualcuno sembra conscio che alla quinta qualcosa ci si deve pur inventare perciò, per rimpolpare un soggetto che si regge sulle stampelle, i nostri raccattano alcuni dei più triti e tristi cliché della narrativa anglo-sassone, senza alcun riguardo per lo spettatore. Il topos del mostro che si trascina con la schiena come un puntaspilli ricorda comicamente Moby Dick, quello del cavernicolo occidentale che viene igienizzato dal civilissimo giapponese si è stravisto, il tormento/tormentone dell'amata trapassata che torna in sogno tutte le notti (ne mancasse una) sarebbe stucchevole perfino per un'adolescente vittoriana. [+]

Anche questa volta Jackman non buca lo schermo e ripropone lo stesso personaggio monodimensionale delle precedenti quattro puntate. Orfano di Liev Schreiber (Victor, in X-Men le origini), probabilmente la migliore spalla della serie, non riesce proprio a dare la terza dimensione ad una prova che più piatta non si può. Per fortuna nella produzione qualcuno sembra conscio che alla quinta qualcosa ci si deve pur inventare perciò, per rimpolpare un soggetto che si regge sulle stampelle, i nostri raccattano alcuni dei più triti e tristi cliché della narrativa anglo-sassone, senza alcun riguardo per lo spettatore. Il topos del mostro che si trascina con la schiena come un puntaspilli ricorda comicamente Moby Dick, quello del cavernicolo occidentale che viene igienizzato dal civilissimo giapponese si è stravisto, il tormento/tormentone dell'amata trapassata che torna in sogno tutte le notti (ne mancasse una) sarebbe stucchevole perfino per un'adolescente vittoriana. Concludono lo strazio scontri lenti e con pause inaccettabili, strategia di battaglia da cerebroleso, incoerenze clamorose (una per tutte: appena persa l'auto farcita di cattivoni che ha rapito la sua protetta, dopo una modesta passeggiata non si sa bene dove, incontra subito, miracolosamente, l'amica-samurai che stava accorrendo da un'altra città). Va bene, è un fumettone, ma è possibile che non si potesse fare qualcosa di meglio? Ok tutto il resto. Le trovate visive ci stanno, mi è piaciuto soprattutto il robottone, ma sono pessimi alcuni fondali (Nagasaki, il villaggio di pescatori dello scontro finale), tanto che sembrano fatti male apposta. [-]

il film in se per se è bello però la delusione c'è eccome se c'è, dal trailer mi aspettavo un capolavoro della Marvel.Già dall' inizio mi è sembrato troppo lento tipo un film drammatico poi però andando avanti migliorava, gli ho dato 4 stelle solo per la fine

Il film si svolge dopo il terzo capitolo (X-men conflitto finale),ma è presente solo Wolverine che è costretto a partire per Tokyo per dire addio a un ex-militare giapponese al quale ha salvato la vita. Lui chiede a Logan di rinunciare al suo potere di rigenerarsi e donarlo a lui; ma il nostro eroe rifiuta e il vecchio muore lasciando la multinazionale alla nipote e non al figlio. Wolverine, senza poteri di guarigione, si trova a doverla proteggere dalla mafia giapponese, mandata dal padre di lei per poter aver la fabbrica, e dall' ex-infermiera dell' anziano, che è una mutante che produce tossine di nome Viper.
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER 

Bella la scena finale, ma non si spiega come le spade del robot prendano fuoco o perchè ricrescono gli artigli d'osso a Wolverine (se il potere rigenerante è tornato non dovrebbe ricrescere anche l'adamantio delle ossa?); comunque ottimo il colpo di scena in cui si scopre che il vero cattivo è il vecchio che non è morto ma ha solo finto. [+]

Il film si svolge dopo il terzo capitolo (X-men conflitto finale),ma è presente solo Wolverine che è costretto a partire per Tokyo per dire addio a un ex-militare giapponese al quale ha salvato la vita. Lui chiede a Logan di rinunciare al suo potere di rigenerarsi e donarlo a lui; ma il nostro eroe rifiuta e il vecchio muore lasciando la multinazionale alla nipote e non al figlio. Wolverine, senza poteri di guarigione, si trova a doverla proteggere dalla mafia giapponese, mandata dal padre di lei per poter aver la fabbrica, e dall' ex-infermiera dell' anziano, che è una mutante che produce tossine di nome Viper.
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER 

Bella la scena finale, ma non si spiega come le spade del robot prendano fuoco o perchè ricrescono gli artigli d'osso a Wolverine (se il potere rigenerante è tornato non dovrebbe ricrescere anche l'adamantio delle ossa?); comunque ottimo il colpo di scena in cui si scopre che il vero cattivo è il vecchio che non è morto ma ha solo finto. Peccato che Viper venga uccisa da un personaggio secondario e non da Logan.  A dir poco fantastica la scena dopo i titoli di coda in cui Magneto e Xavier tornano e propongono a Wolverine di difendere i mutanti da un'arma costruita dagli esseri umani.
FINE SPOILER
 I combattimenti sono entusiasmanti, in particolare quello sul treno o contro il padre della ragazza, ma alcuni, come quello contro i ninja, si potevano migliorare.
La storia non è bellissima, ma non è nemmeno brutta e, grazie ai combattimenti, ai colpi di scena ed ad altre idee, scorre velocemente: quasi non si nota perchè si vuole vedere Woverine riaquisire i suoi poteri e la sua ferocia e vederlo combattere per distruggere chi gli intralcia il cammino.
Un complimento all'attore è dovuto che, dopo 5 film, riesce ancora a entrare nel personaggio usando battute (alcune leggermente volgari) e ghigni animaleschi al momento giusto e senza esagerazioni.

Il film è penalizato da 2 cose:i nomi dei personaggi giapponesi (impossibili da ricordare, guardate questa recensione e la scheda: non c'è nè nemmeno uno)  e la scelta di far parlare i giapponesi,tra loro, nella loro lingua natale.
In definitiva il film è molto bello, ma non penso che sia al livello di "Le origini di Wolverine".

P.S: Nel prossimo io vorrei che ricomparisse il fratelo di Logan, Victor.

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