vincenzo iennaco
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lunedì 5 agosto 2013
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wolverine l'immortale. il film tira a campare
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In questo capitolo della serie sugli eroi mutanti della Marvel, troviamo Logan-Wolverine in preda ad una crisi d'identità, o per meglio dire sotto un'ottica menoumana, un disagio esistenziale in quell'immortalità in cui si sente intrappolato e che ha preso a tormentarlo in incubi notturni. Ed una missione in Giappone, che lo vedrà a difendere la giovane nipote di un magnate destinata ad ereditarne l'enorme impero, si presenterà come l'occasione per riacquistare il senso di quello che appare come una condanna e quegli ideali che rimangono insiti nell'integrità di una persona, umana o mutante che sia. Perciò non c'è alcun spazio di manovra per compromessi accomodanti dinanzi ad una condizione simile, ed al buon soldato Logan, pur carico del suo personale fagotto di travagli interiori, non resta che continuare a combattere proprio in onore di quell'immortalità che non è dote per tutti, ma solo per degni predestinati.
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In questo capitolo della serie sugli eroi mutanti della Marvel, troviamo Logan-Wolverine in preda ad una crisi d'identità, o per meglio dire sotto un'ottica menoumana, un disagio esistenziale in quell'immortalità in cui si sente intrappolato e che ha preso a tormentarlo in incubi notturni. Ed una missione in Giappone, che lo vedrà a difendere la giovane nipote di un magnate destinata ad ereditarne l'enorme impero, si presenterà come l'occasione per riacquistare il senso di quello che appare come una condanna e quegli ideali che rimangono insiti nell'integrità di una persona, umana o mutante che sia. Perciò non c'è alcun spazio di manovra per compromessi accomodanti dinanzi ad una condizione simile, ed al buon soldato Logan, pur carico del suo personale fagotto di travagli interiori, non resta che continuare a combattere proprio in onore di quell'immortalità che non è dote per tutti, ma solo per degni predestinati.
Quindi il regista James Mangold affronta le gesta del super-uomo (eroe, forse, solo di riflesso e suo malgrado) da un punto di vista più umano ed intimistico, con i propri struggimenti e dibattiti interiori, e i fantasmi del passato che vengono zittiti e sostituiti da un presente più confortante. Ma così facendo il film perde di quello smalto adrenalinico e iconografico cui il brand Marvel s'è fatto con gli anni portabandiera. L'unica nota positiva (Jackman e Company a parte) sembra arrivare dalla scena tra i titoli di coda. Quasi come se la stessa Marvel avesse fatto ammenda e a squilli di tromba ne preannunci i fasti della tradizione. Quindi non ci resta che attendere....immortalità a parte.
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alefi
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domenica 4 agosto 2013
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e due!!
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Dopo esserci rimasto male per il film wolverine le origini, di questo passo basta prendere un supereroe e costruirci una qualsiasi storia intorno allontanandosi sempre più dal contesto e dalle motivazioni per cui lo stesso e' stato immaginato e creato. Premetto che adoro la saga di xmen e ne ho apprezzato tutti i film 1 2 3 e perche' no anche xmen l'inizio che secondo me apriva con personaggi e attori interessanti la porta ad altri episodi dove magari non potevano essere presenti gli attori dei primi tre della serie...Qui pero' si sconfina un po' nel superficiale e nel voler fare botteghino a tutti i costi. I personaggi di xmen sono belli proprio perche' legati tra loro e per non dimenticare mai la tematica generale del conflitto o dialogo tra umani e mutanti.
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Dopo esserci rimasto male per il film wolverine le origini, di questo passo basta prendere un supereroe e costruirci una qualsiasi storia intorno allontanandosi sempre più dal contesto e dalle motivazioni per cui lo stesso e' stato immaginato e creato. Premetto che adoro la saga di xmen e ne ho apprezzato tutti i film 1 2 3 e perche' no anche xmen l'inizio che secondo me apriva con personaggi e attori interessanti la porta ad altri episodi dove magari non potevano essere presenti gli attori dei primi tre della serie...Qui pero' si sconfina un po' nel superficiale e nel voler fare botteghino a tutti i costi. I personaggi di xmen sono belli proprio perche' legati tra loro e per non dimenticare mai la tematica generale del conflitto o dialogo tra umani e mutanti.. Dopo "wolverine in giappone contro i ninja" a questo punto possono partire altri trecento film tipo: ciclope contro godzilla , tempesta e le amazzoni della jungla , mistica contro predator etc etc ... Peccato... senza una buona sceneggiatura , dialoghi con un senso e un concetto intorno alla pellicola questi sono filmetti e basta ....
Peraltro sopportare la scena finale che non svelo, con alle spalle una storiella cosi' ti fa veramente girare le scatole...
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mickey97
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domenica 4 agosto 2013
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in balìa dei tormenti, l'eroe non buca lo schermo
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Wolverine è il mutante più affascinante della Marvel, un look alla Morgan e due possenti spalle sottolineano il fascino dell'eroe, interpretato da un Hugh Jackman decisamente in forma che ci regala una performance completamente sobria senza scadere nell'inespressività. A risultare alquanto interessante invece è la versione più rude e cavernicola di Logan che ricorda tanto l'uomo all'eta della pietra. Il maestro Yashida ancora memore di essere stato salvato da Wolverine l'immortale, ne richiede la presenza alla corte giapponese in teoria per un addio nel quale è insita in realtà la sua volontà di vivere, bramando l'immortalità di un Wolverine che questa volta rifiuta e spezza un'accordo crudele che alla fine non si conclude per un palese rifiuto di un eroe che voleva solo dare un addio a un uomo, il quale dopo una vita di successi non è ancora pronto a morire, temendone della morte le conseguenze.
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Wolverine è il mutante più affascinante della Marvel, un look alla Morgan e due possenti spalle sottolineano il fascino dell'eroe, interpretato da un Hugh Jackman decisamente in forma che ci regala una performance completamente sobria senza scadere nell'inespressività. A risultare alquanto interessante invece è la versione più rude e cavernicola di Logan che ricorda tanto l'uomo all'eta della pietra. Il maestro Yashida ancora memore di essere stato salvato da Wolverine l'immortale, ne richiede la presenza alla corte giapponese in teoria per un addio nel quale è insita in realtà la sua volontà di vivere, bramando l'immortalità di un Wolverine che questa volta rifiuta e spezza un'accordo crudele che alla fine non si conclude per un palese rifiuto di un eroe che voleva solo dare un addio a un uomo, il quale dopo una vita di successi non è ancora pronto a morire, temendone della morte le conseguenze. Il mutante artigliato possiede il dono dell'immortalità ma di questo il medesimo ne risulta davvero poco entusiasta, tutte le persone a cui vuole bene sono destinate a morire, non conoscerà la morte ma solo la sofferenza, più passerranno gli anni, più sarà costretto a soffrire maledettamente, adesso prendono pure posto i sensi di colpa con i quali Wolverine si ritrova a combattere ogni notte... Jean... Jean... il nome della donna che lui stesso ha ucciso si disperde nella stanza buia e silenziosa. Logan durante le notti tormentate ritrova le labbra di Jean, ma non sono reali, lo sono solo quelle di Mariko, con la quale è timidamente legato sentimentalmente. Sia Wolwerine che Iron Man non riescono a dormire, il primo si sente in colpa e il secondo risulta turbato alla presenza di quei terribili ricordi, i quali lo rendono memore di come lui stava per morire sempre per la salvaguardia del mondo. Wolverine presenta fin troppi tormenti, i quali non gli permettono di bucare lo schermo nonostante soddisfi di più rispetto a una prima parte a tratti fiacca e noiosa. La nota dolente del film resterà la mancata caratterizzazione dei personaggi secondari e non la trama che dopo un'odio iniziale la si apprezza per il determinante colpo di scena che non la fa apparire proprio banale bensì semplice. Comunque si poteva fare di meglio, il film è riuscito per metà e spero che il sequel di Wolverine risulti ben fatto dall'inizio alla fine.
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jaylee
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sabato 3 agosto 2013
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il ritorno del mutante artigliato
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Hugh Jackman è divenuto de facto il volto di Wolverine, visto che ormai sta interpretando il ruolo per la quinta volta (sesta se si include il cameo nel 2011) dal 2000. Un po’ come Sean Connery che è il volto ufficiale di James Bond nell’immaginario collettivo (con buona pace dei vari Daniel Craig, Roger Moore, ecc.), Jackman, partendo da un personaggio difficile da portare sullo schermo (stiamo parlando di un supereroe irsuto, di circa 1,65, e con un taglio di capelli che preoccuperebbe persino Morgan), ne è divenuto talmente la rappresentazione reale che la recente produzione a fumetti che riguarda il Mutante Canadese ha totalmente preso le sembianze del Trasformista Australiano.
Personaggio con una storia complessa ed affascinante come pochi (del resto è stato protagonista di maestri del fumetto assoluti, come Chris Claremont e Frank Miller), stavolta la trama lo spinge in Giappone, dove aveva appreso le arti marziali del bushido prima della seconda guerra mondiale, e dove, su richiesta di un vecchio amico, dovrà proteggere l’ereditiera Mariko dagli assalti della Yakuza: con una difficoltà aggiuntiva: per qualche motivo ha perso la sua invulnerabilità.
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Hugh Jackman è divenuto de facto il volto di Wolverine, visto che ormai sta interpretando il ruolo per la quinta volta (sesta se si include il cameo nel 2011) dal 2000. Un po’ come Sean Connery che è il volto ufficiale di James Bond nell’immaginario collettivo (con buona pace dei vari Daniel Craig, Roger Moore, ecc.), Jackman, partendo da un personaggio difficile da portare sullo schermo (stiamo parlando di un supereroe irsuto, di circa 1,65, e con un taglio di capelli che preoccuperebbe persino Morgan), ne è divenuto talmente la rappresentazione reale che la recente produzione a fumetti che riguarda il Mutante Canadese ha totalmente preso le sembianze del Trasformista Australiano.
Personaggio con una storia complessa ed affascinante come pochi (del resto è stato protagonista di maestri del fumetto assoluti, come Chris Claremont e Frank Miller), stavolta la trama lo spinge in Giappone, dove aveva appreso le arti marziali del bushido prima della seconda guerra mondiale, e dove, su richiesta di un vecchio amico, dovrà proteggere l’ereditiera Mariko dagli assalti della Yakuza: con una difficoltà aggiuntiva: per qualche motivo ha perso la sua invulnerabilità. Per chi non lo sapesse, Wolverine/Logan oltre ad essere dotato di artigli indistruttibili e sensi da predatore, ha capacità rigenerative che lo rendono virtualmente immortale, dunque la sua storia inizia a metà 800 in Canada per arrivare ai giorni nostri attraversando guerre, epopee, sperimentazioni, orrori e tanta solitudine: come gli Highlander dei tempi di Christopher Lambert, coloro che ama sono destinati ad invecchiare e morire sotto i suoi occhi ormai senza tempo. Di fatto, è divenuto un ronin, samurai senza padrone in termini letterali, uomo senza ragione di esistere in termini metaforici.
Pur con dei difetti di trama, Wolverine risolleva le sorti di un personaggio che dopo, il passo falso del 2009 (il primo spin off dedicato al suo “assolo”), sembrava destinato a decadere. Eliminando molti elementi supereroistici del genere (non vedrete costumi ed uniformi), il regista James Mangold è riuscito a cogliere alcuni aspetti tormentati del personaggio, non per ultimo l’esser stato costretto ad uccidere il suo amore che lo spinge a cercare una morte che lo respinge, insieme ai lati più spiccatamente da kung fu movie che ne caratterizzano una parte delle storie (in particolare, per gli amanti della carta, il ciclo di Frank Miller), con personaggi riconoscibili per stile e caratteristiche, e ovviamente qualche mutante e “cyborg”…
Oltre ad uno sviluppo comunque interessante, e non scontato (eccezion fatta per la parentesi romantica), Wolverine L’Immortale conta su scene di azione davvero molto buone (su tutte quella sul tetto del treno), e persino qualche immagine iconica (vedere per credere il nostro Logan trattenuto da frecce stile San Sebastiano da una trentina di ninja); e personaggi dello star system orientale che non dispiacerebbero a Tarantino (su tutti la piccola ninja Rila Fukushima). E ovviamente immancabile “finalino”, stavolta davvero promettente…
Cinefumetto gradevole, ben fatto e con qualche graffio andato a segno. (www.versionekowalski.it)
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daniele 69
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venerdì 2 agosto 2013
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una occasione sprecata.
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Scordiamoci il primo spin-off dedicato a Wolverine, come se non fosse mai esistito e cominciamo dall'inizio.
Questo film viene subito dopo gli eventi narrati in "X-Men, conflitto finale", ma veniamo al sodo: mi è piaciuto? Insomma.
Penso che ci troviamo davanti una occasione sprecata.
Wolverine è forse il più interessante tra i personaggi Marvel.
L'ambientazione giapponese poteva offrire possibilità assolutamente infinite.
I comics alla base del film (stiamo parlando del grandissimo Frank Miller) erano visivamente impressionanti ed audaci.
Tutto questo ben di Dio ed il risultato è passabile, ma niente di più.
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Scordiamoci il primo spin-off dedicato a Wolverine, come se non fosse mai esistito e cominciamo dall'inizio.
Questo film viene subito dopo gli eventi narrati in "X-Men, conflitto finale", ma veniamo al sodo: mi è piaciuto? Insomma.
Penso che ci troviamo davanti una occasione sprecata.
Wolverine è forse il più interessante tra i personaggi Marvel.
L'ambientazione giapponese poteva offrire possibilità assolutamente infinite.
I comics alla base del film (stiamo parlando del grandissimo Frank Miller) erano visivamente impressionanti ed audaci.
Tutto questo ben di Dio ed il risultato è passabile, ma niente di più.
Jackman fa il suo dovere e regge sulle sue possenti spalle praticamente l'intero film.
Interessante Rila Fukushima con la sua curiosa fisicità.
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babis
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mercoledì 31 luglio 2013
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ottimo wolverine
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Il film si apre con gli incubi di Logan-Wolverine, ossessionato da una donna bellissima che gli chiede di raggiungerlo nell'aldilà; in seguito l'eroe. depresso e sconsolato, viene invitato a recarsi in Giappone per portare l'ultimo saluto ad un uomo anziano, che in passato lui aveva salvato dall'atomica; ma Yashida, il giapponese, in punto di morte propone a Wolverine di dargli la mortalità, per essere un umano a tutti gli effetti e gli chiede di proteggere la nipote. Quando Yashida muore, sua nipote viene rapita e Wolverine dovrà salvarla.
Tra inseguimenti e scene mozzafiato (quella del treno ad esempio), il film scorre veloce ed è piacevole e adrenalinico, sostenuto dall'interpretazione del protagonista; forse il finale era un po' prevedibile.
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sudveracrux
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mercoledì 31 luglio 2013
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wolverine il mediocre
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Ormai la Marvel con le sue produzioni filmiche mi ha sorpreso in tutto...ma in peggio!Dopo l'epocale flop di Iron Man 3 che molti ritengono essere un gran film, ma che per quanto mi riguarda risulta solo un nuovo ARMA LETALE con accoppiata bianco-nero e scenette ridicole, ora arriva il sequel di Wolverine le Origini: Wolverine l'Immortale!
Che dire? Le aspettative erano molte visto che si portava sullo schermo una delle più belle run comix del personaggio(scritta da Chris Claremont e disegnata dal maestro Frank Miller) ma il presentimento che la trasposizione filmica si sarebbe tradotta in un altro flop era di gran lunga maggiore! Partiamo innanzitutto dal trailer uscito giusto qualche mese fa.
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Ormai la Marvel con le sue produzioni filmiche mi ha sorpreso in tutto...ma in peggio!Dopo l'epocale flop di Iron Man 3 che molti ritengono essere un gran film, ma che per quanto mi riguarda risulta solo un nuovo ARMA LETALE con accoppiata bianco-nero e scenette ridicole, ora arriva il sequel di Wolverine le Origini: Wolverine l'Immortale!
Che dire? Le aspettative erano molte visto che si portava sullo schermo una delle più belle run comix del personaggio(scritta da Chris Claremont e disegnata dal maestro Frank Miller) ma il presentimento che la trasposizione filmica si sarebbe tradotta in un altro flop era di gran lunga maggiore! Partiamo innanzitutto dal trailer uscito giusto qualche mese fa. Ciò fa pensare che appunto le registrazioni del film siano state veloci e poco curate, il giusto per creare un altro film destinato alla massa di cultori filmici mediocri! E così è stato: la pellicola presenta un personaggio turbato a livello psicologico dal problema della sua immortalità che affronta un viaggio in un Giappone stereotipato per ricercare il senso della sua vita. Il tutto avviene fra combattimenti e scontri penosi e alquanto caotici dati dalla telecamera mobile troppo vicina che ci mostra immagini quasi sfocate(del resto si sa che i registi che la casa Marvel sceglie per giarare i suoi film di seconda categoria sono tutti di un livello medio-basso). Se ci soffermiamo sui dialoghi invece dobbiamo stendere un velo pietoso e ciò perchè si ha la sensazione di assistere ad un telefilm con discorsi banali e personaggi mediocri e poco caratterizzati: battute che non lasciano trasparire nulla di ciò che troviamo nel fumetto e che in molte scene presentano un personaggio privo di cervello che sa rispondere solo in maniera scurrile ai suoi avversari!
Insomma se volete spendere il vostro prezioso denaro per assistere a tutto ciò ed aumentare un botteghino fasullo dato più che altro dal fascino di Hugh Jackman e solo dal nome di uno dei personaggii più influenti del panorama del comix americano fate pure. Se invece volete davvero qualcosa di qualità e di alto livello non vi resta che recarvi in fumetteria...perchè ormai, per quanto riguarda la Marvel, non resta che affidarci alle pagine inchiostrate piuttosto che alle pellicole girate.
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[+] ma è un'assurdità!
(di luca capaccioli)
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(di nevira)
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(di daniele chierico)
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irene-94
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martedì 30 luglio 2013
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una delusione totale...
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è stata proprio una delusione il nuovo film legato alla saga di X-men. Già l'ultimo che era uscito al cinema, X-men l'inizio, aveva lasciato a desiderare, ma questo è stato veramente l'apoteosi del trash. Una trama stupida e senza senso, infarcita di ninja (perchè???)e mafia giapponese. Ci sono molte incongruenze con i primi film, ma quello che mi ha steso è stata l'ultima scena, un vero pugno dello stomaco... L'unica cosa bella del film sono stati gli effetti speciali, ma per il resto è stata una scena inutile dietro l'altra. Altra cosa di cui si sente la mancanza è "l'elemento mutante" lasciato in secondo piano, con questo non voglio dire che manchino personaggi mutanti ecc., ma manca quasi del tutto la tematica dell'accettazione e dell'integrazione del diverso che nei primi tre film era invece molto importante.
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è stata proprio una delusione il nuovo film legato alla saga di X-men. Già l'ultimo che era uscito al cinema, X-men l'inizio, aveva lasciato a desiderare, ma questo è stato veramente l'apoteosi del trash. Una trama stupida e senza senso, infarcita di ninja (perchè???)e mafia giapponese. Ci sono molte incongruenze con i primi film, ma quello che mi ha steso è stata l'ultima scena, un vero pugno dello stomaco... L'unica cosa bella del film sono stati gli effetti speciali, ma per il resto è stata una scena inutile dietro l'altra. Altra cosa di cui si sente la mancanza è "l'elemento mutante" lasciato in secondo piano, con questo non voglio dire che manchino personaggi mutanti ecc., ma manca quasi del tutto la tematica dell'accettazione e dell'integrazione del diverso che nei primi tre film era invece molto importante. E,a mio parere, bisogna dire che il film più che essere incentrato sulle vicende dei mutanti e incentrato sulle vicende umane.
Speriamo che il prossimo film di X-men sia meglio, anche se purtroppo ne dubito fortemente da quello che ho visto. Da grande amante della saga devo dire con dispiacere che Wolverine-l'immortale è una vera schifezza :(
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cacique
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martedì 30 luglio 2013
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un film che non serve a nessuno.
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Chiaramente uno non si aspetta una grossa profondità da questo genere di film, ma almeno una trama non così scontata e dei personaggi (escluso il solito bravo Logan) un po' più approfonditi, sì!
Davvero un peccato, un'occasione sprecata.
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sharkl
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lunedì 29 luglio 2013
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non male.
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Io mi sono divertito, sono rimasto abbastanza soddisfatto.
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