Wolverine - L'immortale

Ma Wolverine non è credibile

Assalito da incubi ricorrenti, il più tormentato dei mutanti Marvel si è ritirato dal mondo. A stanarlo dal suo rifugio nei boschi è una ragazza che gli porta l'accorato messaggio di un amico moribondo dall'altra parte del mondo. In Giappone, Wolverine (Hugh Jackman) trova un vecchio che, dopo aver sperimentato ogni modo per prolungare la vita, gli propone di trasferire a sé l'immortalità che tanto lo affligge. La riflessione sul senso della vita in assenza della morte lascia però rapidamente il passo a una serie di sequenze (l'azione dove Wolverine affronta tatuatissimi vakuza, ambigui politici, un arciere misterioso e una serie di nemici abilissimi nelle arti marziali. Il crossover narrativo, componente fissa delle avventure di Wolverine che negli albi a fumetti passa con disinvoltura da Capitan America agli X-Men, si spinge fino a un gran finale dove il nemico più temibile è addirittura un robottone in stile Mazinga. Un film programmaticamente composito, costruito a tavolino, che sull'altare della somma dei pubblici sacrifica coerenza e credibilità, ma soprattutto quella fiducia nel racconto che è la radice del vero cinema popolare
Da La Repubblica, 28 luglio 2013


di Luca Mosso, 28 luglio 2013