tarantinofan96
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lunedì 6 maggio 2013
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the amazing spider-man
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The Amazing Spider-Man lo reputo migliore almeno del primo capitolo della trilogia di Raimi. Andrew Garfield rende meglio nelle vesti di Peter Parker come anche Martin Sheen in quelle di zio Ben. Buona la scelta di mettere il vilian Lizard che forse non è molto conosciuto soprattutto da chi non segue il fumetto. Belle le tecniche di regia adottate da Marc Webb soprattutto quelle in prima persona. Questo nuovo Spider-Man potrebbe dare il via a una nuova serie più fedele al fumetto senza nulla togliere allo Spider-Man di Raimi.
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luca capaccioli
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lunedì 6 maggio 2013
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un reboot soddisfacente!
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Sono passati anni, ormai, dalla trilogia di Sam Raimi, composta da due capitoli più che spettacolari, rovinati poi da un terzo, imbarazzante film. Più tardi, quella saga sarebbe dovuta continuare con un ulteriore episodio, ma tale progetto fu poi rimpiazzato da un remake, in favore di un riavvio della saga: The Amazing Spider-Man. Diretto da Mark Webb, questo film tratta nuovamente delle origini del protagonista, interpretato da Andrew Garfield, mettendone in luce degli aspetti trascurati dalla trilogia precedente, come la morte dei genitori di Peter Parker, mai citati nei film di Raimi, o i lanciaragnatele, dei veri e propri meccanismi artificiali da polso che producono ragnatele, mentre negli altri capitoli erano solo dei fori che producevano una tela organica.
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Sono passati anni, ormai, dalla trilogia di Sam Raimi, composta da due capitoli più che spettacolari, rovinati poi da un terzo, imbarazzante film. Più tardi, quella saga sarebbe dovuta continuare con un ulteriore episodio, ma tale progetto fu poi rimpiazzato da un remake, in favore di un riavvio della saga: The Amazing Spider-Man. Diretto da Mark Webb, questo film tratta nuovamente delle origini del protagonista, interpretato da Andrew Garfield, mettendone in luce degli aspetti trascurati dalla trilogia precedente, come la morte dei genitori di Peter Parker, mai citati nei film di Raimi, o i lanciaragnatele, dei veri e propri meccanismi artificiali da polso che producono ragnatele, mentre negli altri capitoli erano solo dei fori che producevano una tela organica. Rimasto senza i suoi genitori Richard e Mary Parker in tenera età e cresciuto con i suoi zii, Peter Parker è un timido studente del liceo, eccellente negli studi ma continuamente perseguitato dai bulli come Flash Thompson, oltre che perdutamente innamorato di Gwen Stacy (Emma Stone), sua compagna di classe. Durante una visita alla Oscorp Tower, con lo scopo di incontrare il Dottor Curtis "Curt" Connors (Rhys Ifans), scienziato interessato agli incroci tra specie, oltre che amico e collega di Richard Parker, Peter viene morso da un ragno geneticamente modificato all'interno di una sezione dei laboratori Oscorp, ottenendo così abilità sovrannaturali con cui ora protegge le persone innocenti nelle vesti del supereroe Spider-Man, il quale deve fare i conti con una pericolosa minaccia: il Dottor Connors, per mezzo di un siero sperimentale, è diventato Lizard, una creatura letale che terrorizza gli abitanti di Manhattan. Un buon film, che si basa sulle caratteristiche dell'Universo Classico e Ultimate della Marvel e con un'interpretazione più che buona da parte degli attori, specialmente nel caso di Andrew Garfield ed Emma Stone. La storia, inoltre, è caratterizzata da spettacolari scene d'azione e combattimenti, ma anche dal punto di vista romantico, in particolare nel rapporto fra Peter e Gwen, e da legami profondi fra i personaggi, anche se alcune scene nel film sono leggermente ridicole. Nel complesso, un buon film consigliato a un pubblico di tutte le età.
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rositascaccia
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giovedì 2 maggio 2013
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un reboot ben riuscito più fedele al fumetto
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Peter Parker alla tenera età di sette anni viene affidato a sua Zia May e suo zio Ben. Da quella notte, il piccolo non vedrà più i suoi genitori che scompaiono misteriosamente senza fare più ritorno. Trascorsi dieci anni, Peter è un liceale timido e impacciato: tanto da essere nel mirino del bullo Falsh Thompson. Quando un giorno in soffitta trova una valigietta appartenente a suo padre contenente delle strane ricerche, Peter decide di indagare più a fondo sugli studi del genitore. Durante la ricerca delle sue risposte, Peter conosce il dottor Curt Connors, vecchio amico di famiglia, che studia la possibilità di innesti tra cellule umane e animali.
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Peter Parker alla tenera età di sette anni viene affidato a sua Zia May e suo zio Ben. Da quella notte, il piccolo non vedrà più i suoi genitori che scompaiono misteriosamente senza fare più ritorno. Trascorsi dieci anni, Peter è un liceale timido e impacciato: tanto da essere nel mirino del bullo Falsh Thompson. Quando un giorno in soffitta trova una valigietta appartenente a suo padre contenente delle strane ricerche, Peter decide di indagare più a fondo sugli studi del genitore. Durante la ricerca delle sue risposte, Peter conosce il dottor Curt Connors, vecchio amico di famiglia, che studia la possibilità di innesti tra cellule umane e animali. Nel suo studio Peter viene morso da un ragno che gli causa degli strani poteri.
Marc Webb , decide di rimanere molto più fedele al fumetto rispetto alla trilogia di Raimi. Egli stesso ha affermato di voler essere tornato agli 'spara-ragnatela' meccanici per non allontarsi troppo dalla vera natura di Spider-man, che appare essere un ottimo ingegnere. In questa prima pellicola, inoltre, viene messa in luce il primo amore di Peter: Gwen Stacy, interpretata dalla bellissima Emma Stone. Questa figura non è stata introdotta nei film precedenti. Un lavoro ben strutturato, con diversi effetti speciali. L'uomo ragno viene dipinto con un aspetto più umano, più sensibile e in diverse circostanze molto ribelle.
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raysugark
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venerdì 5 aprile 2013
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lo stile ricorda il cavaliere oscuro
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Il film dei supereroi che con il 3D riesce a coinvolgere per far sembrare che si vola assieme Spider-man. The Amazing Spider-man ha degli attori straordinari, la colonna sonora è ottima e anche la regia è perfetta per il film.
Lo stile ricorda Il Cavaliere Oscuro di Nolan, gli effetti speciali sono molto realistici la storia è molto differente al Spider-man di Raimi.
Le ragnatele che l'eroe spara è fatta a macchina in questo film piutosto come di Raimi che le ragnatele sono lui ad averne.
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(di blacky)
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paul_86
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sabato 2 marzo 2013
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l'uomo ragno torna a far baccano
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A pochi anni di distanza dall'ultimo Spider-Man di Raimi, Marc Webb lo riporta in "vita" e in volo tra i grattacieli di New York per difendere la città dalla criminalità . Inanzitutto, se vogliamo far dei paragoni, Andrew Garfield è molto meglio sotto le vesti dell'eroe Marvel rispetto a Tobey Maguire, nonostante sotto il punto di vista dell'essere impacciato e secchione riusciva meglio a quest'ultimo. Come "villain" secondo me è stata ottima l'dea di Connors/Lizard lasciando al prossimo film il ruolo di nemico a Osborn/Goblin, che saggiamente cè stato suggerito nei titoli di coda. Dal punto di vista sentimentale gradevole la storia tra Peter Parker e Gwen Stacy, con un ottima interpretazione della Stone, e con un ruolo importante anche al padre di lei.
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A pochi anni di distanza dall'ultimo Spider-Man di Raimi, Marc Webb lo riporta in "vita" e in volo tra i grattacieli di New York per difendere la città dalla criminalità . Inanzitutto, se vogliamo far dei paragoni, Andrew Garfield è molto meglio sotto le vesti dell'eroe Marvel rispetto a Tobey Maguire, nonostante sotto il punto di vista dell'essere impacciato e secchione riusciva meglio a quest'ultimo. Come "villain" secondo me è stata ottima l'dea di Connors/Lizard lasciando al prossimo film il ruolo di nemico a Osborn/Goblin, che saggiamente cè stato suggerito nei titoli di coda. Dal punto di vista sentimentale gradevole la storia tra Peter Parker e Gwen Stacy, con un ottima interpretazione della Stone, e con un ruolo importante anche al padre di lei. La non presenza del Daily Bugle e del collerico direttore Jameson è una mancanza rispetto al primo film di Raimi, ma forse l'idea è di lasciarla al prossimo film..mah! Ottima l'idea di girare quasi tutte le scene d'azione di notte, mentre nei precendenti film molte venivano girate di giorno, dando un tono più dark al film. La cosa che mi è piaciuta meno è stata la trasformazione da Peter Parker a Spider-Man, troppo frettolosa, mentre negli altri film era più curata ma questo è un mio giudizio personale. Anche le riprese in primo piano dell'uomo ragno, forse per valorizzare il 3D che io non ho visto, le ho trovate interessanti. Per quanto riguarda la storia ottima l'dea di sfruttare la "misteriosa" scomparsa dei genitori e il cercare la verità su di essa che porta Peter Parker ad andare alla Oscorp, dove nel laboratorio del Dottor Connors, ex collega e amico del padre scomparso, si studia la possibilità di incrociare le specie, e dove lui verrà morso dal ragno che gli darà straordinari poteri. Forse un pò banalotto il piano di Lizard di trasformare la città in un branco di lucertole giganti ma vabbè, in un film di questo genere ci può stare insomma. Concludo dicendo che i paragoni con i precedenti film sono inevitabili, soprattutto per il poco tempo che è passato dall'ultimo a questo, ma comunque sono dei buonissimi film quelli di Raimi come lo è questo di Webb; non si poteva pretendere un capolavoro, anche perchè gira e rigira la storia di Spider-Man è quella, e nel complesso lo ritengo un buon film di genere, con ottimi effetti speciali e spettacolari scene d'azione.
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matteo manganelli
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martedì 22 gennaio 2013
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ma...è uno scherzo?
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Oh santo cielo. Ma davvero è questo il reboot della saga di Raimi? Daccordo, il terzo capitolo della saga era pessimo (se non orribile), ma, Dio mio, qui si combatte la merda con il piscio! Questi pensano davvero che 4 effettini speciali fatti a modino e qualche dialogo che cerca di essere profondo (e sottolineo cerca) possono essere sufficenti a fare un buon film!? Non parliamo del fatto che è da celebrolesi reboottare una serie dopo 4 o 5 anni, ma almeno provate a fare qualcosa di nuovo e di decente! Interpreti completamente fuori dai personaggi (peccato perchè Rhys Ifans e Andrew Garfield sono dei bravi attori), una caratterizzazione dei protagonisti totalmente casuale (non ti affezioni ai personaggi nemmeno se preghi in aramaico) e una regia che fa il suo dovere solo nelle scene d'azione.
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Oh santo cielo. Ma davvero è questo il reboot della saga di Raimi? Daccordo, il terzo capitolo della saga era pessimo (se non orribile), ma, Dio mio, qui si combatte la merda con il piscio! Questi pensano davvero che 4 effettini speciali fatti a modino e qualche dialogo che cerca di essere profondo (e sottolineo cerca) possono essere sufficenti a fare un buon film!? Non parliamo del fatto che è da celebrolesi reboottare una serie dopo 4 o 5 anni, ma almeno provate a fare qualcosa di nuovo e di decente! Interpreti completamente fuori dai personaggi (peccato perchè Rhys Ifans e Andrew Garfield sono dei bravi attori), una caratterizzazione dei protagonisti totalmente casuale (non ti affezioni ai personaggi nemmeno se preghi in aramaico) e una regia che fa il suo dovere solo nelle scene d'azione. Probabilmente sono il solo, ma penso che il caro vecchio Spiderman sia stato talmente stuprato nella saga di Raimi e soprattutto in questo film, che bisogna lasciarlo in pace almeno per una decina/quindicina di anni. Film brutto, c'è poco da aggiungere, buono per chi si fa le pippe sul 3D e per chi va al cinema solo per gli effetti speciali. Da evitare come la peste.
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van bellaveglien
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giovedì 3 gennaio 2013
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uno spidey diverso, ma ai livelli del precedente.
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Messa da parte la triologia di Raimi che avuto alti (Spiderman), altissimi (Spiderman 2) e il baratro (Spiderman 3), è arrivato sugli schermi (ormai piccoli essendo uscito in estate) uno Spiderman ben diverso.
Personalmente, la prima volta che lo vidi, abituato alla triologia di Maguire, non fui elettrizzato dal film, lo ritenevo un bel film, ma non ai livelli dello Spiderman del 2002... rivedendolo, mi sono accorto che sbagliavo.
The Amazing Spiderman segue più fedelmente i fumetti; finalmente Peter Parker è affiancato dalla brillante Gwen (a mio avviso ottima Emma Stone) e non dalla piagnucolosa e irritante Mary Jane che avevo visto nel secondo e terzo film di Raimi (nel primo non era malaccio).
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Messa da parte la triologia di Raimi che avuto alti (Spiderman), altissimi (Spiderman 2) e il baratro (Spiderman 3), è arrivato sugli schermi (ormai piccoli essendo uscito in estate) uno Spiderman ben diverso.
Personalmente, la prima volta che lo vidi, abituato alla triologia di Maguire, non fui elettrizzato dal film, lo ritenevo un bel film, ma non ai livelli dello Spiderman del 2002... rivedendolo, mi sono accorto che sbagliavo.
The Amazing Spiderman segue più fedelmente i fumetti; finalmente Peter Parker è affiancato dalla brillante Gwen (a mio avviso ottima Emma Stone) e non dalla piagnucolosa e irritante Mary Jane che avevo visto nel secondo e terzo film di Raimi (nel primo non era malaccio).
Nota positivissima va a Andrew Garfield (che mi è piaciuto molto anche in "The social network"), che impersona un Peter Parker un po' più attuale: non è più un ragazzo timido e introverso, è solo uno sfigato che tenta di aiutare e sopravvivere alle sabbie mobili del liceo.
Rispetto alla precedente triologia il film è anche più divertente e meno pesante (mi sono sbellicato quando Spiderman affronta il tizio col coltello e quando appare Stan Lee!).
Allora il film non ha punti deboli?
Beh, si. Per l'esattezza tre, che dispongo in ordine di bruttura (o bruttezza?):
3) La caratterizzazione di Lizard, simile a quella di Octopus in Spiderman 2. (Anche se un personaggio del genere sarebbe stato difficile da caratterizzare altrimenti).
2) La zia May con i capelli scuri: ma schiarirle i capelli o metterle una parrucca era faticoso?
1) La rappresentazione di Lizard, che sembra la copia brutta e ristretta di Godzilla del 1954
Trovo comunque The Amazing Spiderman un grandissimo film, ai livelli dei precedenti (e mille gradini sopra Spiderman 3).
E, per chi si era affezionato a Tobey Maguire, non prendetevela, dopotutto questo rebot era necessario per vedere il nostro Spidey tra i vendicatori!
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onufrio
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giovedì 3 gennaio 2013
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un eroe in calzamaglia
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Il ritorno di spiderman sui grandi schermi a distanza di pochi anni dalla fine della trilogia fatta da Sam Raimi, ben altra cosa quella,(o per lo meno i primi due capitoli). Non vi era la necessità di risvegliare l'uomo ragno così presto, ma ormai che è fatto, attenderemo le prossime uscite su questa nuova saga diretta da Marc Webb in cui molte cose si diversificano da quello di Raimi: gli zii molto più giovani,Gwen è passata da una ragazza orfana povera e maltrattata dal padre(K.Dunst) ad una ragazza in carriera con un padre capo della polizia(E.Stone), i toni usati sono molto più leggeri, e basta poca pellicola di film per spalancare la propria identità di uomo ragno prima alla propria ragazza e poi al padre.
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Il ritorno di spiderman sui grandi schermi a distanza di pochi anni dalla fine della trilogia fatta da Sam Raimi, ben altra cosa quella,(o per lo meno i primi due capitoli). Non vi era la necessità di risvegliare l'uomo ragno così presto, ma ormai che è fatto, attenderemo le prossime uscite su questa nuova saga diretta da Marc Webb in cui molte cose si diversificano da quello di Raimi: gli zii molto più giovani,Gwen è passata da una ragazza orfana povera e maltrattata dal padre(K.Dunst) ad una ragazza in carriera con un padre capo della polizia(E.Stone), i toni usati sono molto più leggeri, e basta poca pellicola di film per spalancare la propria identità di uomo ragno prima alla propria ragazza e poi al padre. Il film rimane comunque un buon prodotto,soprattutto commerciale,ed è ovvio che riempirà i botteghini anche nei prossimi capitoli, sia esso brutto o bello.
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cenox
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mercoledì 26 dicembre 2012
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ottimo film ma l'originale è di un'altra categoria
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Spiderman è tornato e lo fa con una nuova saga che in questo fil è solo all'inizio, un nuovo inizio. Sinceramente mi sono chiesto se ce ne era veramente bisogno visto che la trilogia di Raimi (una delle più belle in assoluto a mio avviso!) non era terminata molto tempo fa. Perlomeno il risultato ottenuto con questo film è soddisfacente..anche se l'originale è migliore sotto alcuni punti di vista. Ovviamente gli effetti speciali sono migliori in questo, ma è grazie al passare del tempo. Punto a favore di questo può essere il carisma dell'attore che mimicamente è più valido di Maguire, anche se mi è piaciuto lo stesso nella trilogia.
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Spiderman è tornato e lo fa con una nuova saga che in questo fil è solo all'inizio, un nuovo inizio. Sinceramente mi sono chiesto se ce ne era veramente bisogno visto che la trilogia di Raimi (una delle più belle in assoluto a mio avviso!) non era terminata molto tempo fa. Perlomeno il risultato ottenuto con questo film è soddisfacente..anche se l'originale è migliore sotto alcuni punti di vista. Ovviamente gli effetti speciali sono migliori in questo, ma è grazie al passare del tempo. Punto a favore di questo può essere il carisma dell'attore che mimicamente è più valido di Maguire, anche se mi è piaciuto lo stesso nella trilogia. Punti deboli di questo reboot sono il fatto che il protagonista sfrutta diverse volte le sue potenzialità in pubblico quando è ancora Parker (cosa che creerebbe solo confusione); la sua forza che sicuramente è potenziata, ma che all'inizio è addirittura esagerata..sembra Hulk in alcuni frangenti; come viene morso dal ragno geneticamente modificato (in quanto si introduce segretamente in una stanza iperprotetta senza alcuna difficoltà o remora..più credibile nella trilogia..) ed infine come ritrovando una vecchia valigia si mette a cercare su internet dei suoi genitori scomparsi nell'infanzia (impossibile che non l'abbia mai fatto prima in quest'epoca tecnologica!). Un buon risultato insomma ma con diverse manchevolezze..vedremo i prossimi sequels.
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billyjo3
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giovedì 29 novembre 2012
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hanno ucciso l'uomo ragno
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Quando nei primi anni '90 gli 883 cantavano "hanno ucciso l'uomo ragno", criticando l'avversità della società per la cultura pop, nessuno avrebbe mai immaginato che due decadi dopo quella frase potesse essere interpretata anche nel senso letterario del termine. Il merito (o demerito) è tutto della Columbia Pictures, che a cinque anni dalla chiusura della prima trilogia dedicata a Peter Parker, ha deciso di ripartire da zero e di dare un volto nuovo all'intera storyline del supereroe. Una scommessa che, a prima vista, appare ampiamente persa, in particolare dal punto di vista qualitativo, considerando gli ovvi incassi stratosferici del botteghino (140 milioni di dollari negli USA in 6 giorni).
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Quando nei primi anni '90 gli 883 cantavano "hanno ucciso l'uomo ragno", criticando l'avversità della società per la cultura pop, nessuno avrebbe mai immaginato che due decadi dopo quella frase potesse essere interpretata anche nel senso letterario del termine. Il merito (o demerito) è tutto della Columbia Pictures, che a cinque anni dalla chiusura della prima trilogia dedicata a Peter Parker, ha deciso di ripartire da zero e di dare un volto nuovo all'intera storyline del supereroe. Una scommessa che, a prima vista, appare ampiamente persa, in particolare dal punto di vista qualitativo, considerando gli ovvi incassi stratosferici del botteghino (140 milioni di dollari negli USA in 6 giorni). Il reboot nasce con l'intento di dare risalto ad ogni aspetto accantonato dalla precedente trilogia di Raimi, a partire dal villain di turno (il lucertolone Lizard), fino ad arrivare all'amore dell'eroe per Gwen Stacy e al rapporto complicato con la polizia di N.Y.C.: all'apparenza tutto giusto ed intelligente, peccato solo che si tratti di un frullato di tutti aspetti più noiosi e melensi dell'intera storia dell'eroe mascherato. Lo script, affidato ad Alvin Sargent e James Vanderbilt, è superficiale ed affrettato, a metà tra una commedia adolescenziale ed un banalissimo b-movie da quattro soldi, che accantona clamorosamente gli aspetti più drammatici della vicenda per lasciar spazio a clichè da soap opera e a qualche discreto effetto visivo. Marc Webb si sforza di dare un'impronta registica che possa essere all'altezza del magnifico linguaggio visivo creato da Raimi, ma a parte qualche buon virtuosismo stilistico non riesce ad imporre un suo credo all'interno del film, che spaventa per quanto sia vuoto di appeal in grado di colpire l'immaginario collettivo. Andrew Garfield comunque appare molto più credibile di Tobey Maguire nel gestire i momenti drammatici, e nell'affrontare con dignità l'intera pellicola senza cadere mai nel ridicolo, nonostante lo script faccia acqua da tutte le parti. Una fotografia degna di nota, una colonna sonora corposa, ed effetti speciali da panico riescono a ricamare con decoro un film altrimenti debole sotto quasi tutti i punti di vista. Un paio di chicche riescono infine a regalare qualche sussulto anche a chi per tutto il tempo ha sonnecchiato nella sala buia. Questa nuova avventura dell'uomo ragno è troppo inutile e troppo superficiale per considerarsi degna erede della trilogia di Sam Raimi, che in tutta onestà, era davvero di un altro pianeta.
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