supremo2000
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giovedì 29 agosto 2013
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bellissimo
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Fantastico film ma devo dire che a parte la storia iniziale la morte di zio Ben ecc.. è più un remake che reboot ma dopo le origini di Spiderman ci sono un sacco di scene fantastiche
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mr. gianluca
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venerdì 16 agosto 2013
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the amazing spider-man... ma siamo proprio sicuri?
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"TWIP"... chi di voi non conosce questo suono? Chi di voi, almeno una volta, ha pensato: "Oh... se avessi un paio di ragnatele su cui dondolarmi, non farei mai tardi, niente più traffico, e niente più bisticci per strada". Magari alcuni di voi immaginano di volare, o teletrasportarsi, ma volete mettere l'emozione di lasciarsi cadere nel vuoto, e volteggiare nel cielo, come un moderno Tarzan, aggrappato ad un filo di ragnatele? Signori, qui si sta parlando di Spider-man... The amazing Spider-man. Questo è anche il titolo del film, attualmente nelle sale, ispirato alle gesta del celeberrimo tessiragnatele.
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"TWIP"... chi di voi non conosce questo suono? Chi di voi, almeno una volta, ha pensato: "Oh... se avessi un paio di ragnatele su cui dondolarmi, non farei mai tardi, niente più traffico, e niente più bisticci per strada". Magari alcuni di voi immaginano di volare, o teletrasportarsi, ma volete mettere l'emozione di lasciarsi cadere nel vuoto, e volteggiare nel cielo, come un moderno Tarzan, aggrappato ad un filo di ragnatele? Signori, qui si sta parlando di Spider-man... The amazing Spider-man. Questo è anche il titolo del film, attualmente nelle sale, ispirato alle gesta del celeberrimo tessiragnatele... quando ho visto il primo trailer, ero stranito, quando ho visto il secondo ero emozionato, quando ho visto il terzo ero gasato... quando sono uscito dal cinema, ero deluso...
Avessi visto la metà, di quello che il trailer mi aveva promesso... un montaggio che definire pessimo è un eufemismo, e la trama è piena di piccoli buchi, che necessitavano un riempimento. Pensavo di trovarmi davanti ad una versione più adulta e convincente del personaggio, ma così non è stato; e la mancanza dei film di Raimi, ha cominciato presto a farsi sentire... cerco di non essere nostalgico, e guardo sempre avanti: questa nuova versione del personaggio m'intrigava, e pareva più interessante di quella proposta da "Mr. Evil Dead". In effetti eravamo partiti col piede giusto, presentando un Peter Parker meno piscione e più sveglio, in linea con un contesto storico più new age. Lodevole anche l'interpretazione di Garfield, che riesce a rendere bene ogni più piccola sfumatura del personaggio... Poi si va avanti... e le cose si susseguono un po' in modo confuso, senza spiegare questo o quello, con sequenze che non avevano motivo di esistere all'interno della pellicola.
Certo, il film, attualmente, non è da buttare... ci sono molte parti divertenti, e che mi sono piaiute molto, come il rapporto con gli zii, sicuramente più veritiero, e meno smielato, e un Peter Parker più ingrifato che mai, che cerca in tutti i modi, in una sequenza, di convincere Gwen a fare del sesso... il punto è che questo non è Peter Parker!!! Poi per strada si perde la sottotrama dei genitori di Peter (così sponsorizzata nei trailer), alcuni personaggi compaiono, e poi, per tutto il film, non se ne sente più parlare (come lo stesso rapinatore che ha ucciso zio Ben), e consentitemelo, è ridicola la parte finale, dove il tizio a cui Spidey ha salvato il figlio, lo aiuta, facendo allineare per tutta la città le gru, che gli permetteranno, così, di raggiungere Lizard (ma è normale che uno che si arrampica sui muri, e abbia una città a sua disposizione, abbia in realtà bisogno di un "aiutino" in più... metafora del viagra?)... mi è quasi sembrato che Webb volesse fare il verso al primo film di Raimi, in cui le persone sul ponte aiutavano l'arrampicamuri, scaraventando oggetti contro il Goblin... ma almeno nel film di Raimi, era più credibile, la cosa.
Peccato che "The Amazing Spider-man" non sia stato quello che mi aspettavo, perché le carte in regola le aveva tutte... e qui non posso che fare tanto di cappello alle doti narrative del buon Raimi, che aveva creato una vera scatola dei sogni, con tanto romanticismo, eroismo, azione, e, sprattutto, epicità. Indimenticabile, la sequenza finale del primo film "Chi sono io? Sono Spider-man!", e giù con una sequenza di imperdibili voli acrobatici del tessiragnatele! Al di là del terribile terzo capitolo della trilogia (l'uomo sabbia era praticamente inutile, bastavano Harry e Venom, e il film avrebbe funzionato meglio... in più, se avesse tolto quel ridicolo balletto...), mi sento di preferire ancora le pellicole di Raimi. Peccato, Webb, speriamo che col prossimo film, tu faccia meglio.
In sostanza, il punto che mi ha fatto molto incazzare, sapete quale è stato? Il fatto che abbia portato mio nipote a vedere questo film... non tanto per i soldi spesi, ma per la sua faccia delusa, quando siamo usciti... volevo che si divertisse, e così non è stato; a un quarto d'ora dalla fine, mi chiedeva: "Ma quando finisce, zio?"... e sapete una cosa? A un quarto d'ora dalla fine, cominciavo a chiedermelo anche io, per quanto ero annoiato...
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marcoski
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domenica 21 luglio 2013
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ottimo amazing
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ottimo costume,ottimo garfield,ottimo lizard,semplicemente ottimo amazing.dopo spider-man3,the avengers e (il magnifico)l' incredibile hulk ecco il (secondo me) quarto miglior film live-action della storia del cinema,in cui vengono riraccontate le origini del tessiragnatele che ha conquistato il cuore dei lettori della marvel per 51'anni,innamorato di una bella gwen stacy(emma stone),per non parlare poi del cameo"a cuffie" del creatore stan lee.mi raccomando,the amazing spider-man2,ad aprile 2014...in italia
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shiningeyes
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domenica 14 luglio 2013
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marvel succhiasoldi
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Oh, ecco la Marvel che ci riprova.
Non gli bastava farci le prolungatissime serie di Iron Man, Thor, Avengers e Capitan America?
No, evidentemente le casse della Marvel sono più avide di quanto si pensa; il riavvio di una serie come Spider-Man, la quale mi sembra che abbia già detto tutto con Raimi, mi sembra un fattore indicativo.
Ma parliamo meglio di questo reboot: è ben diverso dalla saga di Raimi, qua è ispirato al fumetto Ultimate Spider-Man, che ce lo presenta decisamente più moderno e più adolescenziale, prendendosi più libertà sulla vera storia (e qua già non mi va bene) e con un protagonista diverso (Andrew Garfield) che gli da' un tocco più giovanile e ribelle.
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Oh, ecco la Marvel che ci riprova.
Non gli bastava farci le prolungatissime serie di Iron Man, Thor, Avengers e Capitan America?
No, evidentemente le casse della Marvel sono più avide di quanto si pensa; il riavvio di una serie come Spider-Man, la quale mi sembra che abbia già detto tutto con Raimi, mi sembra un fattore indicativo.
Ma parliamo meglio di questo reboot: è ben diverso dalla saga di Raimi, qua è ispirato al fumetto Ultimate Spider-Man, che ce lo presenta decisamente più moderno e più adolescenziale, prendendosi più libertà sulla vera storia (e qua già non mi va bene) e con un protagonista diverso (Andrew Garfield) che gli da' un tocco più giovanile e ribelle.
Tecnicamente è fatto alla grande, non c'è nulla da dire, la fotografia è dinamica e iper-veloce, e sicuramente col 3D rende che è una bellezza.
Ma ottimi elementi tecnici a parte, la sceneggiatura è degna del livello di un film targato Disney, la regia è troppo pompata e videoclippata, senza contare una traduzione dei dialoghi abbastanza scema, da parte nostra; aggiungo anche che, sebbene i protagonisti siano bravi, non danno quel tocco di qualità in più al film e, le scene di combattimento tra Spider-Man e il villain Lizard son troppo brevi e confusionarie. Aggiungo che anche se è abbastanza scorrevole e piacevole nella sua visione, pecca una mancanza di suspense, causata dall'eccessiva prevedibilità di molte scene.
E' chiaramente un'operazione araffa-soldi, ma tutto sommato è meno peggio di quanto si possa aspettare, che può sicuramente piacere anche ai fan più accesi di Spider-Man; ma per coloro che vogliono veramente vedere un ottimo film su questo eroe, rimettessero i primi due di Raimi.
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shiningeyes
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sabato 13 luglio 2013
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marvel succhiasoldi
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Oh, ecco la Marvel che ci riprova.
Non gli bastava farci le prolungatissime serie di Iron Man, Thor, Avengers e Capitan America?
No, evidentemente le casse della Marvel sono più avide di quanto si pensa; il riavvio di una serie come Spider-Man, la quale mi sembra che abbia già detto tutto come Raimi, mi sembra un fattore indicativo.
Ma parliamo meglio di questo reboot: è ben diverso dalla saga di Raimi, qua è ispirato al fumetto Ultimate Spider-Man, che ce lo presenta decisamente moderno e più adolescenziale, prendendosi più libertà sulla vera storia (e qua già non mi va bene), più un protagonista diverso (Andrew Garfield) che gli da' un tocco più giovanile e ribelle.
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Oh, ecco la Marvel che ci riprova.
Non gli bastava farci le prolungatissime serie di Iron Man, Thor, Avengers e Capitan America?
No, evidentemente le casse della Marvel sono più avide di quanto si pensa; il riavvio di una serie come Spider-Man, la quale mi sembra che abbia già detto tutto come Raimi, mi sembra un fattore indicativo.
Ma parliamo meglio di questo reboot: è ben diverso dalla saga di Raimi, qua è ispirato al fumetto Ultimate Spider-Man, che ce lo presenta decisamente moderno e più adolescenziale, prendendosi più libertà sulla vera storia (e qua già non mi va bene), più un protagonista diverso (Andrew Garfield) che gli da' un tocco più giovanile e ribelle.
Tecnicamente è fatto alla grande, non c'è nulla da dire, la fotografia è dinamica e iper-veloce, e sicuramente col 3D rende che è una bellezza.
Ma ottimi elementi tecnici a parte, la sceneggiatura è degna del livello di un film targato Disney, la regia è troppo pompata e videoclippata, senza contare una traduzione dei dialoghi abbastanza scema, da parte nostra; aggiungo anche che, sebbene i protagonisti siano bravi, non danno quel tocco di qualità in più al film e, le scene di combattimento tra Spider-Man e il villain Lizard son troppo brevi e confusionarie.
E' chiaramente un'operazione araffa-soldi, ma tutto sommato è meno peggio di quanto si possa aspettare, che può sicuramente piacere anche ai fan più accesi di Spider-Man; ma per coloro che vogliono veramente vedere un ottimo film su questo eroe, rimettessero i primi due di Raimi.
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dezio
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martedì 9 luglio 2013
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i presupposti per una buona saga ci sono
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«The Amazing Spiderman» è uno dei reboot più veloci della storia del cinema. La trilogia di Sam Raimi non è andata oltre l'insipido terzo film, così si è deciso di riavviare il franchise, con cast e team creativo completamente differenti. Buon film o operazione commerciale?
Innanzitutto l'opera si discosta molto dallo stile della trilogia precedente: possiamo dire che i primi tre si spingevano più verso la fantasia, mentre questo è orientato verso il realismo, anche se non dark come il batman di Nolan. C'era il rischio che la storia delle origini dell'arrampicamuri diventasse ormai ridondante: pur senza stravolgerne i punti fondamentali, Webb riesce invece a fornire il suo tocco personale, costruendo delle scene di forte impatto emotivo sostenuto da un ottimo cast.
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«The Amazing Spiderman» è uno dei reboot più veloci della storia del cinema. La trilogia di Sam Raimi non è andata oltre l'insipido terzo film, così si è deciso di riavviare il franchise, con cast e team creativo completamente differenti. Buon film o operazione commerciale?
Innanzitutto l'opera si discosta molto dallo stile della trilogia precedente: possiamo dire che i primi tre si spingevano più verso la fantasia, mentre questo è orientato verso il realismo, anche se non dark come il batman di Nolan. C'era il rischio che la storia delle origini dell'arrampicamuri diventasse ormai ridondante: pur senza stravolgerne i punti fondamentali, Webb riesce invece a fornire il suo tocco personale, costruendo delle scene di forte impatto emotivo sostenuto da un ottimo cast. Garfield ci offre una splendida interpretazione di Peter Parker, meglio caratterizzato psicologicamente rispetto ai vecchi film, così come la Gwen Stacy di Emma Stone, perfetta l'intesa tra i due nelle scene più romantiche. Gli zii e sono adatti al loro ruolo, più vicini alla versione «ultimate» dei fumetti che non a quella tradizionale. Sottotono invece Rys Hifans nel ruolo del cattivo, Lizard, che non riesce a spiccare per la sua poco approfondità dualità, ma piuttosto per la pelle squamosa perfettamente riprodotta in CGI. Ottime le scene d'azione, in quanto si percepisce la volontà di rendere reale un personaggio come spiderman, fornendo alle oscillazioni anche una fisica degna di essere chiamata tale. Finalmente Spidey fa lo spaccone quando indossa la maschera, così come i fumetti ci hanno abituato, esilarante la scena con il ladro d'auto, speriamo che si lasci maggior spazio a queste scene nei sequel. Molti si sono lamentati dei buchi della trama, ma è ovvio che la storia lascia molti spunti per i seguiti, in quanto il film è chiaramente concepito come il primo episodio di una saga.
«The Amazing Spiderman» è un ottimo film. Meglio del precedente? Questione di gusti. Unica pecca il villain. Speriamo che la saga non si perda per strada, e un terzo film come quello di Raimi, che non avvenga mai più, una conclusione davvero pessima di due film fantastici.
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(di dezio)
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tonysamperi
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sabato 6 luglio 2013
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sotto l'acciaio c'è un uomo
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Come premessa c'è da segnalare che optare per un reboot è più o meno condivisibile. A parer mio è stata una scelta vincente, visto il clamoroso fallimento che si è avuto con "Superman Returns". Per quanto io infatti sia un estimatore di Bryan Singer, non ho trovato il sequel del 2006 all'altezza di proseguire le precedenti pellicole dove aveva calcato la scena Christopher Reeve.
Per quanto riguarda "Man of steel" come ho detto in occasioni simili: formazione vincente non si cambia. Dopo la trilogia di successo quale è "Batman", Nolan e Goyer tornano fianco a fianco, per riscrivere la storia di Kal-El: come per l'uomo pipistrello si cerca di conferire un'impronta più cupa e realistica.
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Come premessa c'è da segnalare che optare per un reboot è più o meno condivisibile. A parer mio è stata una scelta vincente, visto il clamoroso fallimento che si è avuto con "Superman Returns". Per quanto io infatti sia un estimatore di Bryan Singer, non ho trovato il sequel del 2006 all'altezza di proseguire le precedenti pellicole dove aveva calcato la scena Christopher Reeve.
Per quanto riguarda "Man of steel" come ho detto in occasioni simili: formazione vincente non si cambia. Dopo la trilogia di successo quale è "Batman", Nolan e Goyer tornano fianco a fianco, per riscrivere la storia di Kal-El: come per l'uomo pipistrello si cerca di conferire un'impronta più cupa e realistica.
In modo piuttosto efficace il film affronta le origini del supereroe, sia per quanto riguarda il pianeta nativo, sia per quanto riguarda l'infanzia. In apertura ci vengono raccontate le sorti di Krypton e degli abitanti (in cui tra l'altro vengono mostrati campi di incubazione di neonati forse troppo copiati da matrix), quindi ci vengono introdotti diversi personaggi in particolare i due che saranno centrali nel plot: un Jor-El leggermente rivisitato (ricordo che l'originale Jor-El era la massima autorità Kryptoniana come scienziato, mentre qui forse anche grazie all'interprete - Russel Crowe - mi ha ricordato "Il gladiatore") e il generale Zod.
Alcuni flashback delineano un problema fondamentale nella nascita del supereroe: la xenofobia costringe il giovane Clark Kent al più totale anonimato. Sotto le raccomandazioni e gli insegnamenti di un Johnatan Kent che, come è stato in Smallville, ha sempre le parole giuste per il figlio, Clark non manca dei più nobili valori: l’altruismo, la compassione, la giustizia e il patriottismo. Viene però mostrato come in contrapposizione, sventure e calamità possano mettere in conflitto l'etica e la morale, con la necessità di essere invisibili. Ad un certo punto, dove il conflitto è insormontabile, si rende necessario il sacrificio di Johnatan che, con una performance superlativa di Kevin Costner, lascia agli spettatori il groppone in gola.
Quando Kal scopre le sue origini una nuova guida lo porterà a svelarsi all'umanità: la proiezione di Jor-El racconterà gli ultimi istanti su Krypton, e gli ideali per la rinascita della specie, ma soprattutto trasmetterà a Clark il concetto di speranza che si racchiude dietro il simbolo della casata degli El.
Non si manca di indagare il lato umano del protagonista, con il patriottismo che ne deriva e il crescente sentimento per Lois Lane.
Infine ci viene regalata anche una buona dose di azione nella lunga battaglia ai Kryptoniani, in cui gli effetti speciali raggiungono il culmine. Forse una piccola critica va mossa nei confronti della noncuranza con cui Superman combatte, disinteressandosi di disintegrare interi palazzi.
È chiaro che questa pellicola rappresenta un cambio radicale dall'originale, nonché dal fumetto: molte scelte hanno inserito variazioni nella storia, che possono piacere o non piacere. Anche se c'è da dire che in quanto a linearità ed efficacia la sceneggiatura è stata scritta veramente bene.
Gran parte del film richiede grafica digitale, realizzata in modo direi sublime e supportata da una fotografia spettacolare.
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(di dragonia)
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asdrubale03
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martedì 2 luglio 2013
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molto meglio di quelli di raimi
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ho sempre odiato Spider-Man ma questo film mi ha fatto cambiare idea
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harry manback
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martedì 2 luglio 2013
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all'altezza del primo spiderman di raimi
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"The Amazing Spider-man", un film che in molti attendevano per ritrovare il vero spidey dei fumetti, e che altri disprezzavano già prima che uscisse perché soddisfatti del lavoro di Sam Raimi.
Secondo il mio modesto parere, da non lettore del fumetto , questo nuovo capitolo dell'uomo ragno non ha nulla da invidiare al primo capitolo di Sam Raimi, in quanto ha sempre la giusta dose di ironia, è sceneggiato bene e con poche sbavature, gli attori sono ottimi e gli effetti speciali davvero eccezionali. L'unico elemento che non raggiunge il livello dei primi capitoli è ovviamente la regia, considerata la poca esperienza di Webb.
Ho trovato giusta la scelta di isolarsi dai precedenti capitoli sviluppando la storia in maniera personale e conferendo ai personaggi caratteri completamente diversi e convincenti in quel nuovo nucleo narrativo.
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"The Amazing Spider-man", un film che in molti attendevano per ritrovare il vero spidey dei fumetti, e che altri disprezzavano già prima che uscisse perché soddisfatti del lavoro di Sam Raimi.
Secondo il mio modesto parere, da non lettore del fumetto , questo nuovo capitolo dell'uomo ragno non ha nulla da invidiare al primo capitolo di Sam Raimi, in quanto ha sempre la giusta dose di ironia, è sceneggiato bene e con poche sbavature, gli attori sono ottimi e gli effetti speciali davvero eccezionali. L'unico elemento che non raggiunge il livello dei primi capitoli è ovviamente la regia, considerata la poca esperienza di Webb.
Ho trovato giusta la scelta di isolarsi dai precedenti capitoli sviluppando la storia in maniera personale e conferendo ai personaggi caratteri completamente diversi e convincenti in quel nuovo nucleo narrativo. Forse nel film viene sviluppato di più il lato romantico che quello action, ma mi è sembrato il modo più giusto per rendere convincente il rapporto tra Peter e Gwen.
Detto ciò non voglio assolutamente screditare l'ottimo lavoro fatto precedentemente da Sam Raimi, considerato che per me Spider-man 2 rimane ancora il migliore film sull'uomo ragno, nonchè uno dei migliori cinecomic di sempre.
Spero, comunque, che il prossimo capitolo di "The Amazing Spider-man" raggiunga, almeno in parte, la stessa maturità di Spider-man 2, non sarà facile ma mai dire mai.
VOTO 8
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hitman97
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mercoledì 15 maggio 2013
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non proprio amazing ma buono comunque
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Ed ecco che dopo la triogia di Sam Raimi, il regista Marc Webb ridisegna le origini e le caratteristiche dell' uomo ragno. Questa volta il costume rosso e blu passa a Andrew Garfield che si dimostra capace e meritevole di indossarlo. Il protagonista viene descritto più "snob" e meno sfigato di quello interpretato da Tobey Maguire nella saga precedente, ma vengono comunque messe in evidenza le sue debolezze e la sua profonda curiosità sul passato. Anche qui è presente il tema dell' amore e la nuova fiamma di Peter Parker non è più la Mary Jane di Kristien Dunst, ma bensì la Gwen Stacy della giovane ed affascinante Emma Stone.
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Ed ecco che dopo la triogia di Sam Raimi, il regista Marc Webb ridisegna le origini e le caratteristiche dell' uomo ragno. Questa volta il costume rosso e blu passa a Andrew Garfield che si dimostra capace e meritevole di indossarlo. Il protagonista viene descritto più "snob" e meno sfigato di quello interpretato da Tobey Maguire nella saga precedente, ma vengono comunque messe in evidenza le sue debolezze e la sua profonda curiosità sul passato. Anche qui è presente il tema dell' amore e la nuova fiamma di Peter Parker non è più la Mary Jane di Kristien Dunst, ma bensì la Gwen Stacy della giovane ed affascinante Emma Stone. Il cattivo del film da Williem Dafoe si passa a Rhys Ifans che interpreta il dottor Connors che successivamente si userà come cavia per un antidoto trasformandosi nella gigante lucertola Lizard. Un personaggio molto simile al Goblin di Dafoe e meno convincente ma comunque valido.
Inutile fare paragoni fra il primo Spider man di Raimi e quello di Webb, forse perche il primo vincerebbe o perche Webb tende ad avvicinarsi di più al fumetto rendendo il film un po' più per i fan del personaggio. Quel che si può dire è che alla fine dei conti il film è buono e accettabile, forse non proprio "Amazing" ma comunque un film abbastanza godibile.
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