Anna Karenina |
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Un film di Joe Wright.
Con Keira Knightley, Jude Law, Aaron Taylor-Johnson, Kelly MacDonald, Matthew MacFadyen.
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Titolo originale Anna Karenina.
Drammatico,
durata 130 min.
- Gran Bretagna 2012.
- Universal Pictures
uscita giovedì 21 febbraio 2013.
MYMONETRO
Anna Karenina
valutazione media:
3,10
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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UN CALDO CUORE NELLA NEVEdi giugy3000Feedback: 5907 | altri commenti e recensioni di giugy3000 |
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giovedì 11 aprile 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Rendere sullo schermo uno dei capolavori assoluti della letteratura del XIX secolo, tutte le sue sfumature sociali di una russa zarista basate su relazioni studiate "comme il faut" e tratteggiare la caratterizzazione di una donna,perla di coraggio e dell'alta società di San Pietroburgo, non poteva portare che a due strade: fare un film angusto e pesante, che avrebbe sicuramente fatto rimpiangere l'ex Anna Karenina (ossia Greta Garbo) o cambiare rotta verso una sceneggiatura perfetta e una trama originale e fresca, retta da un'idea semplicemente geniale. Joe Wright raggiunge l'apoteosi del suo connubio con la musa Keira Knightley, volto già scelto in passato per altre due fortunate trasposizioni da libri celebri, ossia "Espiazione" di McEwan e "Orgoglio e pregiudizio" d Austen. Ma fare un film tratto da un libro di quasi mille pagine di Tolstoj rende ancor più arduo il compito e la Knightley riesce a firmare senza dubbio la sua più riuscita interpretazione mai stata assegnatole. Anna, per citare Godard, "n'est pas une infame, c'est une femme" e come donna, seppur già moglie e madre affettuosa, non riesce a scacciare dalla sua esistenza la felicità di un amore passionale, trovato per caso, non cercato ma impossibile da dimenticare. Quella di Anna non è una semplice sbandata, non è un civettuolo mezzo per infrangere le regole della rigida Russia del tempo, che proibiva alle donne adultere di parlare con dir si voglia...Anna grazie all'amore per il Conte Vronsky riacquisterà se stessa, si farà promotrice di una coraggio e di una battaglia verso il divorzio (parola quasi impronunciabile all'epoca) che nemmeno lei avrebbe mai creduto di possedere. Come in tutte le storie d'amore purtroppo però, l'amore solenne che ci fa vedere il mondo con gli occhi dell'amato e solo con la presenza fisica di quest'ultimo accanto, è inscindibile dalla sua dicotomia con la morte. La vita di Anna corre veloce sul treno della condanna e della perdita e come una montagna russa raggiunge vette di dolore misti a momenti celestiali, sino all'ultima fermata, quella del disfacimento di una felicità che pareva reale, ma che portava con sè un'ombra di tragedia. Anna e Vronsky (un eccellente Aaron Johnson, che ricordiamo per aver prestato il volto ad un giovane Jhon Lennon in "Nowhere boy") ballano un valzer maledetto e la regia del film segue questo ballo affannato e ricco di pathos a cui non si può far altro che cedere, assecondandolo. Nonostante sia una donna capace di tradire un marito che si chiede più volte cosa abbia fatto per meritarsi tutte queste pene, Anna (da credente) insiste moltissimo sul perdono e sul ruolo preponderante che quest'ultimo ha sulle nostre esistenze (non per nulla il film comincia proprio da un tentativo della protagonista di porre rimedio ai tradimenti del fratello con la cognata). Ella in una bellissima scena tenterà, dopo aver avuto problemi con il parto della sua secondogenita, di instradare i suoi due "amori", marito e amante, nella più difficile stretta di mano che due rivali in amore si possano dare, uscendone vittoriosa moralmente nel dimostrare altruismo in situazioni estreme e cercando di non far mai vivere le persone a cui è più affezionata nel dolore che l'odio reciproco può arrecare. Incompresa e rinnegata, animo puro,nobile e caldo come un cuore pulsante, Anna morirà nel freddo della sua San Pietroburgo, sola nella sua pazzia, che è riuscita a consumare le sicurezze delle sue scelte passate, inficiando il suo rapporto con Vronsky di gelosia e insoddisfazione per una vita solitaria senza contatti col mondo.
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