iltrequartista
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lunedì 3 luglio 2017
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piuttosto ci vediamo un altro film
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Un film davvero brutto nonostante tanti discreti attori e sono meravigliato da alcune recensioni entusiasmanti comprensive di quattro o cinque stelle.
Eppure non mi è sembrato "Nuovo Cinema Paradiso" e non ho visto nel Cast Tom Hanks, giusto per fare un richiamo al vero cinema di qualità.
Tuttavia lungi da me polemizzare visto che dove c'è gusto non perdenza,piuttosto sottolinerei la sciatteria della sceneggiatura,la banalità dei dialoghi,la noia che ti attanaglia dall'inizio alla fine.
Probabilmente salveri solo la storia tra omosessuali con la Desio come madre,ma anche quella ad un certo punto finisce per incastonarsi nel grigiore generale.
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Un film davvero brutto nonostante tanti discreti attori e sono meravigliato da alcune recensioni entusiasmanti comprensive di quattro o cinque stelle.
Eppure non mi è sembrato "Nuovo Cinema Paradiso" e non ho visto nel Cast Tom Hanks, giusto per fare un richiamo al vero cinema di qualità.
Tuttavia lungi da me polemizzare visto che dove c'è gusto non perdenza,piuttosto sottolinerei la sciatteria della sceneggiatura,la banalità dei dialoghi,la noia che ti attanaglia dall'inizio alla fine.
Probabilmente salveri solo la storia tra omosessuali con la Desio come madre,ma anche quella ad un certo punto finisce per incastonarsi nel grigiore generale.
Due elementi emanano un flebile raggio di sole:la casa intesa come parte integrante della nostra vita e la canzoncina discreta di Dolcenera.
Non bastano per un giudizio positivo.
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fabio57
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lunedì 18 gennaio 2016
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inconsistente
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Veramente inconsistente questo film che racconta tre storie parallele che solo alla fine si incrociano.Il punto è che non si capisce l'intento del regista.Film di denuncia? non mi sembra,Commedia?non fa ridere.Attori di richiamo vengono sottoutilizati per sfornare un prodotto scadente e noioso.Perfettamente d'accordo con la Gandolfi.
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aristoteles
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venerdì 15 gennaio 2016
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casa dolce casa
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Intorno a un problema reale (quello delle casa) il regista ci racconta diverse storie d'amore.
Dialoghi e sceneggiatura non toccano mai livelli di qualità alta,anche gli attori non mi sembrano esprimersi al meglio nonostante le indubbie capacità.
Sinceramente ,il tutto,mi è venuto a noia abbastanza velocemente.
La storia del poliziotto gay poi è veramente scialba,ma anche le altre non raccontano nulla di particolarmente apprezzabile.
Una sola cosa è certa,le case oramai sono il bene più prezioso.
Dimenticheremo ben presto quanto visto.
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mimmo19
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giovedì 7 febbraio 2013
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ma è uscito?
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scusate la mia non è una recensione ma una constatazione... ma come mai non mi sono accorto dell'uscita di questo film? leggo qui uscito a novembre!!!
ma in quante sale? e che incassi ha avuto? perché non sono riportati come per tutti gli altri film?
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ciro(1980)
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venerdì 30 novembre 2012
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solo in16 sale ..... imbarazzante
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sicuramente non è un capolavoro, ma la storia di queste tre coppie che si accomunano tra loro solo per la ricerca disperata di una casa,fa riflettere molto. 108 minuti passati tra riflessione,risate commozione ed anche un pò di tensione. Buona la sceneggiatura, prova d'attore ottima per tutti tranne per la coppia Catania Davanzati. DE SIO e ANGIOLINI straordinarie .....Ma il fatto che abbia dovuto fare 78 km per andarlo a vedere è vergognoso! distribuito solo in 16 sale, mentre skyfall,l'epilogo di twilight e via dicendo li proiettano anche nelle ville comunali!!!! w l'italia.........
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matteo calvesi
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venerdì 30 novembre 2012
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cinema italiano
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Questo è cinema italiano. Ogni qualvolta che ci chiediamo perché il nostro cinema non ce la fa ad alzarsi da questa lenta decadenza in cui sta scivolando ci dovremmo chiedere invece perché noi non siamo più interessati ad accoglierlo;invece di stare sempre con il naso rivolto verso l’altro continente e aspettare il prossimo big movie per andare al cinema potremmo promuovere ogni tanto i nostri temi e le nostre produzioni,più vicine a noi e più autentiche;probabilmente meno consolatorie e avventurose ma più vere. Questa mia introduzione è figlia della irritazione che causa l’idea che questa nuova opera di Maurizio Ponzi, come molte altre del nostro cinema, possa esser così snobbata dalle varie distribuzioni.
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Questo è cinema italiano. Ogni qualvolta che ci chiediamo perché il nostro cinema non ce la fa ad alzarsi da questa lenta decadenza in cui sta scivolando ci dovremmo chiedere invece perché noi non siamo più interessati ad accoglierlo;invece di stare sempre con il naso rivolto verso l’altro continente e aspettare il prossimo big movie per andare al cinema potremmo promuovere ogni tanto i nostri temi e le nostre produzioni,più vicine a noi e più autentiche;probabilmente meno consolatorie e avventurose ma più vere. Questa mia introduzione è figlia della irritazione che causa l’idea che questa nuova opera di Maurizio Ponzi, come molte altre del nostro cinema, possa esser così snobbata dalle varie distribuzioni.
Ci vediamo a Casa è un film costituito da tre episodi strettamente legati l’uno all’altro; il filo che li unisce è la ricerca spasmodica di una casa, tema che costituisce il vero dramma delle nuove generazioni; il film ha la capacità di saper guardare questa inquietudine da diversi punti di vista, quelli di tre coppie, una autentica e popolare di una periferia romana, una alto-borghese della “Roma monteverdina” e una storia di amore puro ambientata ad Ostia. Delle tre storie, quella che cattura è senza dubbio quella messa in scena dalla coppia Ambra - Edoardo Leo, che ha un carattere più verace e romano ma più coinvolgente e con una prova d’attore di Edoardo Leo davvero sorprendente; il personaggio cucitogli addosso dal regista è interessante poiché ambiguo, non si riesce mai a capire il suo animo nel profondo. Scena emblematica nel finale è quella ambientata nel bagno della casa appena “conquistata”, in cui si vivono sentimenti contrastanti: i due si abbracciano per una dolce novità ma allo stesso tempo sanno di dover esser amareggiati per la notizia appena arrivatagli, per aver sperato in questa fine, o addirittura pentiti, forse, per un crimine che hanno commesso. L’episodio recitato da Miriam Catania e Forges Davanzati è il più debole, anche dal punto di vista recitativo, e si perde in una storia legale che non riesce a coinvolgere; agli occhi dello spettatore risulta per certi versi irritante, senza dubbio in maniera volontaria, poiché “guarda” con aria sprezzante le difficoltà che incontrano invece le altre coppie. L’amore vero di questo film è però quello che nasce tra i personaggi interpretati da Nicolas Vaporidis e Primo Reggiani, due ragazzi semplici e spesso incalzati dalla madre di Vaporidis, interpretata da Giuliana De Sio, che riesce nel corso del film a strappare gradevoli risate allo spettatore. L’amore tra i due è quanto di più puro vi sia in tutto il film e il fatto che questo messaggio arrivi dall’amore tra due uomini diventa quasi un dettaglio.
Le tre storie durante tutto il film si intrecciano ma si sovrappongono solamente nel finale, nel quale gli attori si ritrovano in una chiesa ognuno per motivi diversi. Questa scelta indovinata sa quasi da “resa dei conti” su cosa le tre coppie vogliono esser da grandi ed è ancor più azzeccato il mistero che lasciano gli sguardi tra Edoardo Leo, Ambra e l’avverso poliziotto.
In conclusione, Ci vediamo a Casa ha senza dubbio tutto ciò che serve ad un film per emergere da questa indifferenza delle distribuzioni e piacere al grande pubblico: la mano di un maestro alla regia, buoni attori, un’ottima fotografia, delle musiche riconoscibili e un tema intenso e mai più appropriato al momento storico che stiamo vivendo; se bastasse solo questo per aver successo..
Matteo Calvesi
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paoloneri
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sabato 24 novembre 2012
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per me è un si.. voto 5 stelle
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Non capisco, davvero non capisco!
Come è possibile che questo film abbia ottenuto una sola stellina? Forse nel film c'è qualche gay di troppo? Forse può restare scomodo a qualche borghese che potrebbe sentirsi offeso guardandosi allo specchio?
Spero non ci siano di mezzo politica e/o idee omofobe anche in questo caso.
Ho visto l'anteprima del film al festival di Maratea, il film ha trovato consensi tra tutti i presenti; vi assicuro qualcuno si è anche commosso e, non sono mancate risate.
Per me è un Si, VOTO 5 STELLE
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alessiabruni
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sabato 24 novembre 2012
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ci vediamo a casa - promosso a pieni voti!
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Era ormai tanto che non mi emozionavo e non sorridevo davanti ad un bel film italiano.
Ci vediamo a casa non è la classica commedia all'italiana, ma un film delicato, simpatico e introspettivo.
Sceneggiatura, regia, recitazione e musiche di qualità.
Consiglio a tutti la visione del film.
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gabrieliccodra
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sabato 24 novembre 2012
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ci vediamo a casa ... commedia di stile
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La commedia di Maurizio Ponzi tratta problemi reali con leggerezza e simpatia (si sorride) ma con un lato introspettivo particolarmente profondo.
La sceneggiatura è ben scritta e racconta tre realtà sociali diverse tra loro, ognuna si trova ad affrontare problemi legati alla ricerca della casa e di un posto dove stare.
Ci sono Vilma e Franco, interpretati da Ambra Angiolini ed Edoardo Leo, coppia in crisi perché lui ha avuto problemi con la giustizia, deve reintegrarsi e fatica a trovare una casa per stare insieme. Questa prima storia vuole raccontare una realtà oggi sempre più comune e che grazie ad una intuizione stilistica si presenta sul grande schermo in maniera scorrevole ma con una attenzione particolare alle luci ombreggiate e dialoghi e pause calibrati perfettamente per creare quell'empatia profonda tra lo spettatore e la scena stessa;
Gaia (Miryam Catania) e Stefano (Giulio Forges Davanzati), superficiali, ricchi e vuoti, con due case, ma incapacità di convivere e amarsi.
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La commedia di Maurizio Ponzi tratta problemi reali con leggerezza e simpatia (si sorride) ma con un lato introspettivo particolarmente profondo.
La sceneggiatura è ben scritta e racconta tre realtà sociali diverse tra loro, ognuna si trova ad affrontare problemi legati alla ricerca della casa e di un posto dove stare.
Ci sono Vilma e Franco, interpretati da Ambra Angiolini ed Edoardo Leo, coppia in crisi perché lui ha avuto problemi con la giustizia, deve reintegrarsi e fatica a trovare una casa per stare insieme. Questa prima storia vuole raccontare una realtà oggi sempre più comune e che grazie ad una intuizione stilistica si presenta sul grande schermo in maniera scorrevole ma con una attenzione particolare alle luci ombreggiate e dialoghi e pause calibrati perfettamente per creare quell'empatia profonda tra lo spettatore e la scena stessa;
Gaia (Miryam Catania) e Stefano (Giulio Forges Davanzati), superficiali, ricchi e vuoti, con due case, ma incapacità di convivere e amarsi. E' un amore borghese rappresentato da scelte stilistiche anche qui che immergono lo spettatore alla perfezione nel pieno della storia con ambienti ricercati e dialoghi ben costruiti;
Infine la coppia gay, Enzo e Andrea (Nicolas Vaporidis e Primo Reggiani), quella raccontata con più delicatezza e sentimento, che dopo un colpo di fulmine vorrebbe stare insieme ma viene ostacolata dalla madre di uno (Giuliana De Sio) e dal lavoro dell'altro. Nell'ultima storia lo spettatore resta legato a questo amore gay raccontato come mai è stato fatto nel cinema, così reale e semplice che ad un certo punto quasi ci si dimentica che si tratta di due uomini e non di un uomo e di una donna come siamo abituati. Lo stile qui è particolarmente studiato e si vede che non c'è uno sforzo stilistico ma la commedia qui scorre da sè senza grandi costruzioni, i personaggi ed i dialoghi risultano in armonia con un raccolto che colpisce ed emoziona.
In Italia si fanno poche commedie di un certo livello come questo, quindi consiglio a tutti di andare al cinema dal 29 Novembre per vedere CI VEDIAMO A CASA.
Consiglio questo film a tutti...
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vassijli
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mercoledì 11 aprile 2012
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nicolas gay? come perderlo?
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MA DOVE ERO QUANDO è USCITO? MI SONO PERSO VAPORIDIS IN VERSIONE GAY....ADESSO NON TROVERO' PACE FINCHE' NON TROVERO' IL DVD
[+] ora puoi....
(di ciro(1980))
[ - ] ora puoi....
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