Sono tutti pazzi, ma dovrebbero urlare di meno
di Antonio Dipollina La Repubblica
Non si è mai capito dove vogliano andare a parare quelli di Tutti pazzi per amore, ora con la seconda stagione su Raiuno la domenica e il lunedì. Ma porsi la domanda è un errore, visto che contano la trama rutilante e i grani di follia accentuata. Per la Raiuno sempre attenta oltremisura al suo pubblico, questa è una specie di vacanza. C' è anche il finto talk show che interrompe il racconto per discuterci sopra, con due tipi di livello come Battiston e Carla Signoris. C' è un mazzo notevole di attori intorno ai quaranta, Marcorè, Solfrizzi, Sonia Bergamasco, Carlotta Natoli, che gioca da par suo e tutto ha l' aria di una factory che accoglie nuovi ospiti, apparizioni improvvise e così via (le due serie si punzecchiano a vicenda, ma l' orizzonte di Boris non è molto lontano). Per dire, tra il recente Capri, appena passato nello stesso luogo, e i pazzi di Tutti pazzi, corrono differenze antropologiche. Riccardo Milani in regia, Ivan Cotroneo, Monica Rametta e Stefano Bises alla scrittura, dovrebbero però limitare i momenti in cui urlano tutti in scena. Va però detto che gli inserti nei quali entra Piera Degli Esposti sono effettivamente da urlo.
Da La Repubblica, 27 marzo 2010
di Antonio Dipollina, 27 marzo 2010
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