samuuu
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mercoledì 30 marzo 2011
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un nuovo capolavoro
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Questa pellicola si distingue per la sua singolarità, la sua bellezza ed il suo impatto...una trama non troppo elaborata, ma coinvolgente, con il topos cinematografico della Venezia dell'amore e due grandi interpretazioni di due grandi, anzi grandissimi, attori. E The tourist non si distingue solo per questo, ma soprattutto per il fatto che nonostante alcuni più che evidenti difetti (come gli attori italiani piazzati quà e là da tappabuchi e questa venezia "commerciale" con gente che gira in giacca e cravatta ovunque con la sua immancabile ventiquattrore) riesca lo stesso ad esprimere il suo "fascino" e la sua intensità, da ogni prospettiva.
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Questa pellicola si distingue per la sua singolarità, la sua bellezza ed il suo impatto...una trama non troppo elaborata, ma coinvolgente, con il topos cinematografico della Venezia dell'amore e due grandi interpretazioni di due grandi, anzi grandissimi, attori. E The tourist non si distingue solo per questo, ma soprattutto per il fatto che nonostante alcuni più che evidenti difetti (come gli attori italiani piazzati quà e là da tappabuchi e questa venezia "commerciale" con gente che gira in giacca e cravatta ovunque con la sua immancabile ventiquattrore) riesca lo stesso ad esprimere il suo "fascino" e la sua intensità, da ogni prospettiva...
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joker1372
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sabato 19 marzo 2011
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film piacevole
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Film leggero e piacevole da vedere, non capisco come si faccia a sconsigliarlo. L'assolutamente no di mymovies è decisamente eccessivo. Sicuramente non un capolavoro ma come ha già scritto qualcuno non aveva nemmeno la pretesa di esserlo.
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lapo10
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venerdì 18 marzo 2011
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povera venezia
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Nonostante le pessime recensioni ero ben disposto verso questa pellicola che era stata inserita nella tessera del cineforum annuale. Ero, infatti, convinto che suspance, ironia e qualche inseguimento tra le calli veneziane potessero, uniti alla presenza di due divi di Hollywood, far dimenticare tutte le altre pecche citate dai critici. Al contrario sono bastati pochi minuti per capire che i difetti del film erano proprio quelle qualità che avrebbero potuto renderlo piacevole. Segnalo tra le tante scene "ridicule" del film il bellissimo paesaggio collinare attraversato dal treno poco prima di arrivare a Venezia. A quanto pare la Laguna si è trasferita in Toscana...
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vivienne
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domenica 6 marzo 2011
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the tourist
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L'unico commento che posso lasciare è: Insipido. Un Johnny Depp anonimo, una Angelina Jolie "guardatemi ma non toccatemi", attori italiani buttati là come a riempire dei buchi, scene d'azione senza azioni, baci appassionati senza passione, una quotidianità veneziana surreale con la gente in cravatta e ventiquattrore che fa la spesa al mercato!? Io sono veneta e non mi è piaciuta questa fotografia di Venezia di elegantoni.
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vittorio
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lunedì 28 febbraio 2011
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elegante ma scontato!!
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Film elegante e raffinato, che nonostante la bellezza e la bravura dei due attori non riesce a decollare e regala un finale alquanto scontato!!
Mi aspettavo decisamente di più!!
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hgioh87
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giovedì 3 febbraio 2011
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la serenissima per un film serenissimo
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Non necessariamente è legge che un regista votato a determinati canoni e stili non debba vagare nell’universo di quell’altro mondo che ben si discosta dal rumore americano cui la maggior parte di noi è stato “da sempre”, forse prepotentemente, abituato. Ed in fin dei conti chi si sarebbe mai potuto immaginare colpi d’armi da fuoco a raffica fra i vicoletti della Serenissima? Oppure esplosioni fantascientifiche sotto l’elegantissimo Ponte dei Sospriri?
La pellicola procede come un valzer eloquente. Siamo in Italia, siamo a Venezia. Il film respira l’aria pacata e dolcissima del nostro paese. La presenza degli attori italiani lo rendono familiare.
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Non necessariamente è legge che un regista votato a determinati canoni e stili non debba vagare nell’universo di quell’altro mondo che ben si discosta dal rumore americano cui la maggior parte di noi è stato “da sempre”, forse prepotentemente, abituato. Ed in fin dei conti chi si sarebbe mai potuto immaginare colpi d’armi da fuoco a raffica fra i vicoletti della Serenissima? Oppure esplosioni fantascientifiche sotto l’elegantissimo Ponte dei Sospriri?
La pellicola procede come un valzer eloquente. Siamo in Italia, siamo a Venezia. Il film respira l’aria pacata e dolcissima del nostro paese. La presenza degli attori italiani lo rendono familiare. Qualcuno potrebbe storcere il naso alla vista del De Sica commissario corrotto che con serietà devota vuol fare il mestiere drammatico cui proprio non siamo abituati neppure ad immaginarlo. Frassica mantiene il ruolo giocondo del suo spirito artistico e Roul Bova interpreta nient’altro se non lo stereotipo di maschio cui siamo abituati ad immaginarlo. Cosa volere di più? In un film con grandi personaggi americani che ci appaiono sempre irraggiungibili nel loro olimpo da star, abbiamo aperto le porte del nostro piccolo mondo antico. Il ritmo è sottile, non adrenalinico e a mio avviso è tutto ben chiaro fin dall’inizio della pellicola: non aspettarsi l’americanata! Sembra campeggiare già dall’ambiente parigino che ci accoglie da subito, la scena in cui la Jolie chiude la porta alle sue spalle in tutta tranquillità, ed oserei dire piena anche dell’ingenuità pacata dell’innamorata, è tutto un programma verso quella relativa distensione emotiva cui ci vien chiesto d’abbandonarci restando a guardare un film che di certo non annoia. E non stanca. La sottile psicologia dei personaggi risulta nascosta non tanto da dialoghi ricchi di chissà quale mistero cripticamente celato, quanto invece da piccolissime situazioni di sguardi e mimica facciale rendono viva la voglia di voler arrivare fino alla fine della pellicola. Forse l’unica pecca sarebbe da imputare al profilo musicale. Forse scarno? Certo un po’ più di movimento sonoro non sarebbe stato un errore. Ma chi in un film mette in gioco tutti i sensi, vista, udito … a partire dall’olfatto, riuscendo a sentire anche l’odore di un uomo che suda freddo nella sua massima meccanizzazione mentale di un astutissimo piano, non si può certo negare un otto pieno in una scala che preveda tanto lo zero quanto il dieci.
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dario j. a.
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venerdì 28 gennaio 2011
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non coppia
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Incuriosisce il vedere questo circo di attori recitare assieme ma purtroppo l'entusiasmo si esaurisce in questo. Globalmente risulta sterile e fin troppo immediato, al punto che fino alle ultime scene rimane il dubbio di un colpo di genio che annienti ogni banale previsione. Forse il bello - ed il tranello - consiste in questo.
In un certo senso si può dire che l'intera pellicola sia sorretta da Deep il quale, grazie alla sua abile interpretazione, riesce a dare un discreta credibilità con un personaggio goffo e simpatico ma capace di ribellarsi alla sua timida provincialità per entrare in azione. Anche ruoli minori, interpretati da attori nostrali e non, rendono piuttosto bene.
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Incuriosisce il vedere questo circo di attori recitare assieme ma purtroppo l'entusiasmo si esaurisce in questo. Globalmente risulta sterile e fin troppo immediato, al punto che fino alle ultime scene rimane il dubbio di un colpo di genio che annienti ogni banale previsione. Forse il bello - ed il tranello - consiste in questo.
In un certo senso si può dire che l'intera pellicola sia sorretta da Deep il quale, grazie alla sua abile interpretazione, riesce a dare un discreta credibilità con un personaggio goffo e simpatico ma capace di ribellarsi alla sua timida provincialità per entrare in azione. Anche ruoli minori, interpretati da attori nostrali e non, rendono piuttosto bene. La jolie purtroppo sembra aver venduto le suo grandi doti in cambio della bellezza eterna.
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ultimoboyscout
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giovedì 27 gennaio 2011
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la coppia più bella di hollywood.
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Posso dire una cosa? E lo dico col massimo dispiacere: è una piccola delusione! Action-comedy senza ritmo e nemmeno troppo avvincente, con due attori a farla da padroni e un sacco di parti e particine affidate ad attori nostrani (complimenti a DeSica tra l'altro) quasi a risarcirci del disturbo. Ma chi andrebbe risarcito è lo spettatore ignaro che paga per vedere prodotti pompati da sponsor, da recensioni prezzolate (anche se le bocciature arrivavano da più parti) e pubblicità fasulle. Io personalmente non riesco a bocciarlo del tutto perchè comunque intrattiene, a tratti diverte, le atmosfere sono bellissime come la Jolie, Depp è bravissimo e svagato come il suo ruolo richiede ma alla fine, al momento dei bilanci, cosa resta? Resta una regia da rivedere dopo l'ottimo "Le vite degli altri", una storia rivista e un film che complessivamente avrebbe voluto ma non c'è riuscito.
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Posso dire una cosa? E lo dico col massimo dispiacere: è una piccola delusione! Action-comedy senza ritmo e nemmeno troppo avvincente, con due attori a farla da padroni e un sacco di parti e particine affidate ad attori nostrani (complimenti a DeSica tra l'altro) quasi a risarcirci del disturbo. Ma chi andrebbe risarcito è lo spettatore ignaro che paga per vedere prodotti pompati da sponsor, da recensioni prezzolate (anche se le bocciature arrivavano da più parti) e pubblicità fasulle. Io personalmente non riesco a bocciarlo del tutto perchè comunque intrattiene, a tratti diverte, le atmosfere sono bellissime come la Jolie, Depp è bravissimo e svagato come il suo ruolo richiede ma alla fine, al momento dei bilanci, cosa resta? Resta una regia da rivedere dopo l'ottimo "Le vite degli altri", una storia rivista e un film che complessivamente avrebbe voluto ma non c'è riuscito. Plauso a Timothy Dalton, fantastico nei suoi pochi minuti di recitazione.
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audreyandgeorge
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domenica 23 gennaio 2011
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cinepanettone!
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E’ iniziato anche il 2011. Nella valutazione di quale dovesse essere il mio primo lavoro di quest’anno, ho finito per far prevalere la tradizione. Se così si può dire, vista l’ancora breve esistenza del blog.
Parlo di tradizione facendo riferimento al mio primo post dell’anno passato, nel quale esordii con una forte critica a una pellicola che ancora oggi considero “stupefacentemente” sopravvalutata. Ed ecco presentarsi subito ai miei occhi l’occasione di esprimere dissenso verso un nuovo oggetto, che -confesso- ha alquanto disturbato il mio senso estetico… tanto che assisterei volentieri al suo fallimento.
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E’ iniziato anche il 2011. Nella valutazione di quale dovesse essere il mio primo lavoro di quest’anno, ho finito per far prevalere la tradizione. Se così si può dire, vista l’ancora breve esistenza del blog.
Parlo di tradizione facendo riferimento al mio primo post dell’anno passato, nel quale esordii con una forte critica a una pellicola che ancora oggi considero “stupefacentemente” sopravvalutata. Ed ecco presentarsi subito ai miei occhi l’occasione di esprimere dissenso verso un nuovo oggetto, che -confesso- ha alquanto disturbato il mio senso estetico… tanto che assisterei volentieri al suo fallimento.
Voglio attribuire un merito a questo film, perché -nella mia sfera- è riuscito ad estendere il concetto di “cine-panettone” anche all’universo oltreoceanico: quando arriva Natale, si sa, la gente va al cinema perché vuole distrarsi, e quindi basta offrire quei “pochi sfizi”, fondamentali per catturare l’attenzione, che il film diventa una calamita. Personalmente non ho mai visto i vari “Natale in Vattelappesca” e simili, quindi non sarei intitolato ad esprimere alcun parere, ma è un classico vedere sempre gli stessi elementi in tutti i trailers, ogni anno! Luoghi da favola, attori popolari, intrighi a sfondo principalmente erotico o economico, comici che reinventano le gag più classiche, e soprattutto belle donne voluttuose ed ammiccanti, inquadrate principalmente nei loro punti chiave.
Anche questa pellicola, ahimè, fa qualcosa di simile. Ma diciamoci la verità: donne, potete voi resistere al fascino di Johnny Depp? E voi uomini, come la mettete con Angelina Jolie? E se la storia fosse un intrigo internazionale di furti che coinvolge tutte le polizie ed anche la malavita? E se poi tutto si svolgesse nella favolosa Venezia? Sinceramente, si può resistere alla tentazione di andare a vederlo? Ma no! No che non si può! Si va e si spendono i soldi per il cinema e magari pure per i pop-corn e le bevande.
Peccato, però, che Johnny non sia più quello di un tempo e te lo trovi più simile ad un bel panettone. Mentre Angelina resta sì bella, ma non è più una ragazza come il ruolo richiederebbe: è diventata una bella signora che si ostina a vestire panni non più suoi.
Purtroppo nemmeno la storia finisce per risultare particolarmente intrigante e i colpi di scena non sono mai davvero sorprendenti, finale incluso. Scelgo di stare zitto sul regista, ma per peggiorare tutto compaiono attori italiani a coprire ruoli -a mio avviso- ancora una volta un po’ offensivi: De Sica che fa il poliziotto corrotto, Frassica il carabiniere imbranato, mentre Raul Bova fa una minuscola comparsata interpretando un ricco lumacone che viene respinto da Angelina alla velocità della luce.
L’unica cosa bella, anche se assolutamente non necessaria, rimane Venezia: non rimarrei sorpreso di scoprire che Johnny ed Angelina hanno accettato un tale incarico solo per farsi delle meravigliose vacanze a Venezia con tutta la famiglia!
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spike
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venerdì 21 gennaio 2011
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che delusione
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Dal regista de 'Le vite degli altri' mi aspettavo un film decisamente diverso. Un bello spot per Venezia e niente più. Peccato, sconsigliato.
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