Anno | 2010 |
Genere | Commedia sentimentale |
Produzione | Hong Kong |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Barbara Wong |
Attori | Miriam Chin Wah Yeung, Raymond Lam, Chrissie Chow, Kate Tsui, Bernice Liu Wan-kam Bak, Ankie Beilke, Cheuk-lap Hung, Hoi-Ning Ko, Ella Koon, Eric Kot. |
MYmonetro | 2,72 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 29 aprile 2011
Yan, fidanzata, finisce a letto con un ragazzo più giovane di lei che il giorno dopo si rivela essere il suo nuovo collega. Che fare?
CONSIGLIATO SÌ
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Yan è una donna in carriera, presa dal suo lavoro di organizzatrice di matrimoni, meno dalla sua travagliata vita privata. Abbandonata sull'altare da un vecchio amante, non crede più nell'amore eterno ma nel campo dell'organizzazione dei matrimoni perfetti è la migliore. Quando incontra il giovane aitante Fung crede di aver trovato un baby fidanzato con il quale trascorrere qualche ora di piacere e poco più. Ma piano piano capisce che tra loro si sta instaurando un rapporto molto più profondo, qualcosa di vero che aveva smesso di riconoscere.
Sex & the City è il capostipite di un genere prettamente dedicato alle donne. Non che il pubblico maschile non sia capace di apprezzare i guizzi di un amore romantico, anzi. In questo filone chick c'è qualcosa in più che affascina il pubblico in rosa: Carrie e le sue amiche inneggiano ad una sfrontata emancipazione sociale, all'indipendenza dal 'maschio' e al desiderio sano di divertirsi, tra un cocktail e un po' di shopping. Perfect Wedding fotocopia questa filosofia senza farsi scrupoli di apparire spudorato. Stesso stile patinato, stesse battute sul sesso, stesse amiche. Tutto uguale ma con gli occhi a mandorla. Il ritmo non manca, il film scorre bene, prende come spunto lo stereotipo dell'amore impossibile contemporaneo (lei fredda donna in carriera, lui giovane bello e innamorato) per farlo evolvere verso un finale consolatorio che tutti si aspettano.
L'attrice Miriam Yeung interpreta con autoironia un personaggio antipatico, pieno di tic nervosi, imbambolato a pensare che i sentimenti siano affare da poco. La sua disillusione è quella di una persona rimasta ferita che vorrebbe rimettere a posto il passato per guardare con serenità al futuro. Come nelle favole più belle, solo un principe azzurro può salvarla. Il tema è banale ma la storia ha un pregio da sottolineare, l'onestà degli intenti. La regista Barbara Wong dirige infatti un film semplice che vuole far sorridere, dichiarando un amore sincero per la filosofia di Carrie Bradshaw, ricalcandone i passi, con la dedizione di un'appassionata. Senza inganni, né presunzioni stilistiche.