elgatoloco
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lunedì 4 maggio 2020
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peacock notevolssima opera"minor"
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Questo"Peacock"((Michael Lander, 2010, scritto da Lander con Ryan Roy, ma ispirato alla storia reale di un impiegato della piccola città del Nebraska). Volendo siamo in"zona Psycho"/Hitchock, 1960, assoluto capolavoro, a differenza della rilettura/remake di Van Sant, posteriore di tre decenni), nel senso che qui si parla di un "trqnauello"molto coscienzioso impiegato di banca, che in realtà presenta un grade disturbo dissociativo di personalità, essendo diviso tra una componente maschile- John e una femminile(che spaccia per la moglie), Emma-disturbo rislaente alla rigidissima educazione ricevuta da una madre oppressiva ben più che semplicemente"apprensiva".
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Questo"Peacock"((Michael Lander, 2010, scritto da Lander con Ryan Roy, ma ispirato alla storia reale di un impiegato della piccola città del Nebraska). Volendo siamo in"zona Psycho"/Hitchock, 1960, assoluto capolavoro, a differenza della rilettura/remake di Van Sant, posteriore di tre decenni), nel senso che qui si parla di un "trqnauello"molto coscienzioso impiegato di banca, che in realtà presenta un grade disturbo dissociativo di personalità, essendo diviso tra una componente maschile- John e una femminile(che spaccia per la moglie), Emma-disturbo rislaente alla rigidissima educazione ricevuta da una madre oppressiva ben più che semplicemente"apprensiva". La chiave "freudiana"(che era in Hitchcock e ovviamente, di riporto, anche in Gus Van Sant)è natrualmente integrabile anche da una lettura in chiave sociale, nel senso che l'impiegato John è subissato dalla richiesta di ospitare nel proprio giardinetto un party promozionale di un candidato senatore, che è anche proprietario della banca presso la quale l'impiegato lavora e che vuole anche imporsi, dopo aver quasi ferito lo stesso John investendolo , sempre colà, con un treno pubblicitario. L'uomo"piccolo", volendo(cfr."Ascolta, piccolo uomo"di WIlhlem Reich)schiacciato dunque da meccanismi molto più grandi, come smepre(non solo ma soprattutto negli States, anche se la tendenza al neoliberismo è ormai"malattia mondiale")di carattere politico -finanziario o finanziario-politico, dove comunque la prioirtà è sempe, nettamente, data ai"moneys"....Da vedere, questo film, che a tratti sconfina nel grottesco-orrido(l'uccisione di una persona che sembrrerebbe"margianle"nella storia dell'uomo e della cittadina), dove l'interpretazione di Cillain Murphy nel duplice ruolo è straordinaria, dove Ellen Page, Susan Sarndon, Bill Puttman e anche un redivivo Keith Carradine fanno da"cortège"al protagonista, infondendo ulteiriore linfa a un fulm decisamente notevolssismo, per nulla"spettacolare", anzi quasi claustrofobicamente"intimistico", chiuso monadicamente in una realtà terribile, da cui John.-Emma "usicrà"(si fa ovviamente per dire)a suo modo, nel finale, con una soluzione dlee tutto inapsettata.. Film che dovrebbe interessate anche particoalrmente psicologi, psicanalisti, psicoterapeuti e "affini", in quando rilegge criticamente quanto Freud aveva ipotizzato parlando di"complesso d'Edipo", ma che già Jung e poi tutta una serie di autori fino a Deleuze e Guattari ne"L'Anti-Oedipe")aveva cercato di smontare... Il film non ipotizza, intelligentemente soluzioni, nonostante l'integrazione.aggiunta sopra segnalata... El Gato
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lunedì 1 ottobre 2018
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recitazione al di sopra di ogni mia aspettativa
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ho visto questo film per caso....incuriosita dal titolo e dalla locandina....invece ho trovato un vero capolavoro sia di interpretazione...difficile recitare due ruoli così diversi, nei gesti, nella postura e anche nel porsi agli altri, che di trama...un tema già visto ma non con questa metrica di ruoli e di interpretazione.
Per il resto il film offre poco dal punto di vista degli altri attori...ad esempio Susan Sarandon ha un ruolo secondario.e forse solo l'attrice che interpreta la madre del bimbo è abbastanza credibile nel suo ruolo. Tutto ruota intorno ai due protagonisti e mi sono sentita trascinare da loro fino alla fine del film,dove finalmente un ruolo predomina e riesce ad allontanare madre e bimbo da quesa cittadina dove se fossero rimasti sarebbero potuti rimanere vittime di questa assurda vicenda.
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ho visto questo film per caso....incuriosita dal titolo e dalla locandina....invece ho trovato un vero capolavoro sia di interpretazione...difficile recitare due ruoli così diversi, nei gesti, nella postura e anche nel porsi agli altri, che di trama...un tema già visto ma non con questa metrica di ruoli e di interpretazione.
Per il resto il film offre poco dal punto di vista degli altri attori...ad esempio Susan Sarandon ha un ruolo secondario.e forse solo l'attrice che interpreta la madre del bimbo è abbastanza credibile nel suo ruolo. Tutto ruota intorno ai due protagonisti e mi sono sentita trascinare da loro fino alla fine del film,dove finalmente un ruolo predomina e riesce ad allontanare madre e bimbo da quesa cittadina dove se fossero rimasti sarebbero potuti rimanere vittime di questa assurda vicenda.
Federici Antonella
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andrea
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venerdì 21 ottobre 2011
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ossessione materna
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Scrivo questa breve recensione per coloro, che come me, sono amanti dei film dove c'è una forte caratterizzazione psicologica
dei personaggi e soprattutto una trama originale. Questo film ha entrambe le cose e anche se con qualche pecca che gli si può
concedere visto il complicato tema che tratta(come fanno gli abitanti a non riconoscere john travestito??) merita la piena sufficienza. John è un uomo molto introverso e sociopatico, che vive nella sua routine, ma nella sua apparente normalità nasconde un grande segreto: a causa del rapporto malsano e oppressivo della madre, ora morta, ha creato un suo alter-ego donna,
emma, "incontrata" appunto dopo il decesso della madre, di cui naturalmente gli abitanti del piccolo paese non sanno nulla e non hanno mai visto, fino al giorno che avviene un incidente e la gente si accorge che a casa di john vive anche una donna,
emma appunto(john travestito e anche differente caratterialmente).
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Scrivo questa breve recensione per coloro, che come me, sono amanti dei film dove c'è una forte caratterizzazione psicologica
dei personaggi e soprattutto una trama originale. Questo film ha entrambe le cose e anche se con qualche pecca che gli si può
concedere visto il complicato tema che tratta(come fanno gli abitanti a non riconoscere john travestito??) merita la piena sufficienza. John è un uomo molto introverso e sociopatico, che vive nella sua routine, ma nella sua apparente normalità nasconde un grande segreto: a causa del rapporto malsano e oppressivo della madre, ora morta, ha creato un suo alter-ego donna,
emma, "incontrata" appunto dopo il decesso della madre, di cui naturalmente gli abitanti del piccolo paese non sanno nulla e non hanno mai visto, fino al giorno che avviene un incidente e la gente si accorge che a casa di john vive anche una donna,
emma appunto(john travestito e anche differente caratterialmente). Avviene anche che una giovane donna, ellen page, bussa alla porta di john dicendogli di aver avuto un figlio da lui, di cui john non sapeva nulla, al contrario della madre, e che gli chiede se può aiutarlo economicamente. Qui, senza svelare nulla, inizieranno i veri problemi, in quanto le 2 personalità presenti nella stessa persona del protagonista non potranno più convivere pacificamente, poichè emma vorrebbe accanto a se il bambino, come sogno di maternità, mentre john vorrebbe dargli tutto il possibile per allontanarli, evitando che il bambino possa crescere con un amore ossessivo materno come ha avuto lui. Come vedete è un tema molto complesso e curioso, difficile da spiegare in poche righe. Un plauso in particolare va per cillian murphy, perfetto in tutte le somrfie e le diversità delle personalità che deve rappresentare. A volte, quando scopro per caso qualche film veramente meritevole ma passato sottobanco,
sono contento di scrivere sperando che qualcuno possa condividerlo, come fu per quella perla di TRIANGLE, sempre del genere thriller psicologioco, che troppo spesso spariscono dalla grande distribuzione
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