simonne
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sabato 6 marzo 2010
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alice ha 19 anni....
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Vi è da dire che certamente il film si distacca dalla caratteristica produzione di Burton e che il regista sembra attingere più che alla letteratura di Carol al genere della fiaba, nel senso più tradizionale del termine. Nel film si ritrovano molti di quegli elementi che caratterizzano la fiaba in letteratura: l'eroe, l'antagonista, l'aiutante magico, gli altri aiutanti del protagonista, ectt.; non si ritrovano lo spirito e il colore dei capolavori di Carol, dai quali il regista recupera solo alcuni tratti dei personaggi principali, che inevitabilmente cambia, visto che ci presenta un'Alice cresciuta.
Credo che fin troppo facilmente Burton avrebbe potuto presentarci dei personaggi più conformi a quelli dei libri di Carol e che in ogni caso non sarebbe stato un problema per lui caratterizzarli con i tratti tipici di tutta la sua produzione cinematografica, ma al di là di tutte le deluse aspettative dei suoi fans, credo che ciò che si dovrebbe sapere prima di vedere questo film è che Burton si approccia alla storia di Alice in modo totalmente diverso.
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Vi è da dire che certamente il film si distacca dalla caratteristica produzione di Burton e che il regista sembra attingere più che alla letteratura di Carol al genere della fiaba, nel senso più tradizionale del termine. Nel film si ritrovano molti di quegli elementi che caratterizzano la fiaba in letteratura: l'eroe, l'antagonista, l'aiutante magico, gli altri aiutanti del protagonista, ectt.; non si ritrovano lo spirito e il colore dei capolavori di Carol, dai quali il regista recupera solo alcuni tratti dei personaggi principali, che inevitabilmente cambia, visto che ci presenta un'Alice cresciuta.
Credo che fin troppo facilmente Burton avrebbe potuto presentarci dei personaggi più conformi a quelli dei libri di Carol e che in ogni caso non sarebbe stato un problema per lui caratterizzarli con i tratti tipici di tutta la sua produzione cinematografica, ma al di là di tutte le deluse aspettative dei suoi fans, credo che ciò che si dovrebbe sapere prima di vedere questo film è che Burton si approccia alla storia di Alice in modo totalmente diverso.
Il regista firma semplicemente una fiaba e lo fa secondo i criteri stabiliti dalla letteratura, introducendo rispetto alla stessa solo un elemento di novità.
Se nella fiaba la figura femminile è sempre legata a quella del principe, qui è Alice a vestirsi di armatura e parallelamente a gestire, alla fine della storia, gli affari commerciali di suo padre.
Se è bella l'idea del regista di rifarsi alla fiaba e accattivante la volontà di voler leggere in modo totalmente differente la storia di Alice, abbandonando il classico modello Burtoniano, la traduzione dell'idea sullo schermo, purtroppo, a tratti appare troppo sbiadita e poco curata.
Infine la presenza del 3D non riesca a dare un plus valore al film, ma appare completamente superflua.
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giulietta11
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sabato 6 marzo 2010
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tim burton: riprovaci!
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Per gli amanti e gli intenditori di Tim Burton non si può negare che questo film sarebbe potuto diventare il cavallo di battaglia di tutta la sua produzione cinematografica: regista perfetto, cast perfetto, e soprattutto ottima trama su cui poter lavorare....e invece??
scopriamo che in realtà lo stregatto vuole farsi le unghie sul cappello del matto..
che quest'ultimo è in fondo un tenerone che ripensa ai bei momenti in cui confenzionava bei cappelli alla regina bianca
la quale (inserita in un atmosfera da Signore degli anelli che stonava a dir poco) è stata privata della sua corona dalla regina di cuori.
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Per gli amanti e gli intenditori di Tim Burton non si può negare che questo film sarebbe potuto diventare il cavallo di battaglia di tutta la sua produzione cinematografica: regista perfetto, cast perfetto, e soprattutto ottima trama su cui poter lavorare....e invece??
scopriamo che in realtà lo stregatto vuole farsi le unghie sul cappello del matto..
che quest'ultimo è in fondo un tenerone che ripensa ai bei momenti in cui confenzionava bei cappelli alla regina bianca
la quale (inserita in un atmosfera da Signore degli anelli che stonava a dir poco) è stata privata della sua corona dalla regina di cuori..
e pinco panco e panco pinco?? due semplici bambini un pò scemotti e cicciotteli..
il brucaliffo un simpatico vecchietto..
la domanda con cui siamo entrati nel cinema era: perchè Alice risegue il bian coniglio? cosa dovrà scoprire o capire? cosa succederà ora che è più grande?!
spiegazione: hanno bisogno di lei per salvare il paese e lei è l'unica che possa uccidere un cattivissimo volatile.. ..e basta?!?!
nessuno si aspettava un film fantasy, ne esageratamente una sorta di Enigmista...
ma tutti ci aspettavamo di ritornare in quel mondo fantastico e allo stesso tempo spaventoso, abitato da personaggi che ben altro hanno a cui pensare che salvare la regina bianca, dove angoscia e ironia si univano almeno per un ultima volta...
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fraba
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sabato 6 marzo 2010
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normale
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Film ormai famosissimo e trama quindi difficile da arricchire ma nonostante cio tim burton è riuscito a colpire ancora!! Certo a tratti è molto noioso e soporifero ma grazie all tecnica del 3D riesci a lungo rimanere coinvolto nel film! Diciamo ke il film è piu ke sufficiente e bisogna dire ke oltre a tim burton e alla sua regia e jhonny deep anke il 3D nn delude
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billyballo
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sabato 6 marzo 2010
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non consigliato
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Veramente brutto.niente da dire
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hanzo sun
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sabato 6 marzo 2010
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3d da usare con cautela
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dopo il grande successo di avatar, tutti entusiasti del 3d si aspettavano un altro bel film.
ecco invece il primo passo falso, un film noioso e banale in 3d... mi sono anche addormentato gli ultimi 20 minuti...
insomma tutti d'accordo che il 3d di per se aumenta di almeno 30% il valore del film, ma assolutamente il solo 3d non basta a fare un bel film.
speriamo che non inizino a fare qualunque film in 3d, perchè se questi sono i risultati, l'entusiasmo iniziale
svanirà rapidamente così come e arrivato
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lucafalz
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sabato 6 marzo 2010
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burton in un nuovo mondo: quello dell'anonimato
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Senza parole”. E’ questa la sensazione che Burton lascia al pubblico subito dopo la fine di ogni suo film, per la spettacolarità, la misteriosità, gli scenari e i contenuti delle sue pellicole.Anche stavolta, con “Alice in wonderland” , si resta “senza parole”, ma per un motivo ben diverso. Il film più atteso dell’anno, con un cast, un regista, una pubblicità,e un budget, da “favola” si rivela un grossa delusione. A partire dalla sceneggiatura, tutt’altro che fedele e coerente con il racconto di Carroll ; non credo, infatti,che quello che viene proiettato sia davvero l’ “Alice nel paese delle meraviglie” originale; è piuttosto una rivisitazione, riveduta e,molto, corretta, in una chiave più moderna e quasi adolescenziale, che poco centra con la bambina che tutti abbiamo ammirato nel cartone Disney.
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Senza parole”. E’ questa la sensazione che Burton lascia al pubblico subito dopo la fine di ogni suo film, per la spettacolarità, la misteriosità, gli scenari e i contenuti delle sue pellicole.Anche stavolta, con “Alice in wonderland” , si resta “senza parole”, ma per un motivo ben diverso. Il film più atteso dell’anno, con un cast, un regista, una pubblicità,e un budget, da “favola” si rivela un grossa delusione. A partire dalla sceneggiatura, tutt’altro che fedele e coerente con il racconto di Carroll ; non credo, infatti,che quello che viene proiettato sia davvero l’ “Alice nel paese delle meraviglie” originale; è piuttosto una rivisitazione, riveduta e,molto, corretta, in una chiave più moderna e quasi adolescenziale, che poco centra con la bambina che tutti abbiamo ammirato nel cartone Disney. Una storia totalmente diversa e lontana rispetto a quella scritta da Carroll, da cui Barton si limita a prendere dei personaggi (inventandosene però altri), il mondo “delle meraviglie”, raffigurato in una chiave quasi post-apocalittica e con venature dark che rendono il film anonimo dal punto di vista scenografico, perchè a metà fra lo stile Disnay e quello di Burton, e ovviamente, il titolo, che attira, ma non è accostabile realmente al suo lavoro. Per onestà intellettuale il film avrebbe dovuto essere intitolato “Le nuove avventure di Alice”.Oltre alla sceneggiatura e alla scenografia , un altro aspetto davvero deludente arriva dal 3D. Tutt’altro che spettacolare o indispensabile,il 3D sembra più un modo per stare al passo con i tempi che un aspetto caratteristico e d’impatto. Perchè far uso dei tanto osannati occhialini se quando li togli la differenza è quasi impercettibile? Forse per essere un film più glamour che effettivamente precursore delle nuove tecnologie, che devono essere messe sempre e comunque al servizio dello spettatore (vedi Avatar). A salvarsi dunque sono soltanto il “motion-capture” e chi lo mette in pratica: il solito Johnny Depp, adatto a qualsiasi ruolo, anche se forse ha avuto tempi migliori, la signora Burton(Helena Bonham Carter) , straordinaria nei panni della regina rossa dalla testa gigante, che da la sensazione, con la sua crudeltà grottesca , di reggere da sola la scena, e dare quella vena di divertimento che probabilmente è l’unica cosa completamente convincente. Meno “convincenti” invece Mia Wasikowska,un pò troppo sulle nuvole per essere una Alice ventenne decisa a diventare la prima donna in carriera della storia, ed Anne Hathaway, che più che la regina bianca , sinonimo di pace , sembra la classica strega in pieno stile burtoniano. Le attese insomma non vengono rispettate e questa volta non possiamo far altro che rimpiangere i lavori, più o meno ,”meravigliosi” di Burton e prendere questa come una delle sue pellicole più oscure e buie, non nello stile, ma nella riuscita.
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roberto simeoni
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sabato 6 marzo 2010
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alice non abita più qui
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C'era grande attesa nella nuova versione cinematografica di "Alice nel paese delle meraviglie" di Tim Burton. Si fantasticava su quello che sarebbe nato dalla unione fra l'autore di "Edward mani di forbice" e la fiaba più folle e onirica mai scritta. L'inizio sembra non tradire le attese, grazie alla bellissima scenografia e ad un paio di personaggi ben disegnati (la Regina Rossa e lo Stregatto), ma subito comincia ad avanzare qualche perplessità a causa di un paio di personaggi decisamente scadenti (il Bianconiglio e il Cappellaio Matto interpretato da un Johnny Depp mai visto così impacciato). Ma è con l'avanzare della storia che si scopre quanto la sceneggiatura sia piatta, banale e infarcita di dialoghi tanto inutili quanto stucchevoli, e quanto poco c'entri tutto questo con la filmografia di Burton e con le fiabe di Lewis Carrol.
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C'era grande attesa nella nuova versione cinematografica di "Alice nel paese delle meraviglie" di Tim Burton. Si fantasticava su quello che sarebbe nato dalla unione fra l'autore di "Edward mani di forbice" e la fiaba più folle e onirica mai scritta. L'inizio sembra non tradire le attese, grazie alla bellissima scenografia e ad un paio di personaggi ben disegnati (la Regina Rossa e lo Stregatto), ma subito comincia ad avanzare qualche perplessità a causa di un paio di personaggi decisamente scadenti (il Bianconiglio e il Cappellaio Matto interpretato da un Johnny Depp mai visto così impacciato). Ma è con l'avanzare della storia che si scopre quanto la sceneggiatura sia piatta, banale e infarcita di dialoghi tanto inutili quanto stucchevoli, e quanto poco c'entri tutto questo con la filmografia di Burton e con le fiabe di Lewis Carrol. Difficile fare di peggio: chi è interessato al cinema di Burton è meglio che resti a casa a rivedersi "Mars Attacks!" in dvd, mentre chi vuole scoprire "quanto è profonda la tana del Bianconiglio" si procuri in fretta la "Alice" di Jan Svankmajer.
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trigliceride
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sabato 6 marzo 2010
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no comment!!!
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FILM DAVVERO DAVVERO BRUTTO!!!
FILM DI FASCIA MEDIO - BASSA!!!
IL 3D NON SOPPERISCE ALLA SCARSA QUALITà DEL FILM,RECITAZIONE PESSIMA,PARAGONABILE SE NON
PEGGIO ALL VARIE FICTION TIPO ''UN POSTO AL SOLE'' O ''BEATIFUL''
DELUSO ALL'ENNESIAM POTENZA...
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tank87
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sabato 6 marzo 2010
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non è un capolavoro
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C'è delusione perchè c'erano molte aspettative. Tutti si attendevano un capolavoro ed invece non lo è stato. Alice torna nel paese delle meraviglie dopo un paio di anni e vive una nuova avventura. I presupposti per un capolavoro ci sono tutti: Paesaggi molto belli che stimolano la fantasia, musica suggestiva, (Danny Elfman è unico), gli attori sono bravissimi, il regista uno dei migliori al mondo, ma nonostante questo resta solo un bel film come molti altri. Non lascia il segno come TUTTI i film di Tim Burton, lo dico da fan del regista perchè ho visto più volte tutti i suoi film, ma in questo manca qualcosa. Manca la suspance, il coinvolgimento.
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C'è delusione perchè c'erano molte aspettative. Tutti si attendevano un capolavoro ed invece non lo è stato. Alice torna nel paese delle meraviglie dopo un paio di anni e vive una nuova avventura. I presupposti per un capolavoro ci sono tutti: Paesaggi molto belli che stimolano la fantasia, musica suggestiva, (Danny Elfman è unico), gli attori sono bravissimi, il regista uno dei migliori al mondo, ma nonostante questo resta solo un bel film come molti altri. Non lascia il segno come TUTTI i film di Tim Burton, lo dico da fan del regista perchè ho visto più volte tutti i suoi film, ma in questo manca qualcosa. Manca la suspance, il coinvolgimento. Il film procede per tutto il suo corso senza riuscire a coinvolgere lo spettatore, come se già tutto fosse scritto e scontato. Forse è questo quello ch'è mancato anche se c'è da dire che realizzare un capolavoro dal seguito di un vero capolavoro come il cartone della walt disney era già difficile, ma non impossibile conoscendo il regista.
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carla panariello
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venerdì 5 marzo 2010
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aspettando un altro film di tim..depp
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Serata freddissima a Viterbo, ideale per rinchiudersi in un cinema...ma anche la sala è freddissima e semivuota e quei pochi che ci sono mangiano quintali di patatine. Questa spiegazione è necessaria perché, terminato il film della amatissima coppia Burton/Depp, ero infastidita e così ho creduto che il mio umore incidesse sulla valutazione del film. Leggendo i commenti del pubblico mi sono rincuorata, non era mio il problema! Alice in Wonderland è un film costruito ad imitazione dei film di Tim Burton, una sorta di auto-celebrazione estetica! mentre le immagini scorrevano (e speravo che la tecnologia 3d catapultasse in sala la Regina Rossa per tagliare le teste dei mangiatori di patatine!)pensavo al crudele e poetico Sweeney Todd, a Edward Mani di Forbice, alla Fabbrica di Cioccolato.
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Serata freddissima a Viterbo, ideale per rinchiudersi in un cinema...ma anche la sala è freddissima e semivuota e quei pochi che ci sono mangiano quintali di patatine. Questa spiegazione è necessaria perché, terminato il film della amatissima coppia Burton/Depp, ero infastidita e così ho creduto che il mio umore incidesse sulla valutazione del film. Leggendo i commenti del pubblico mi sono rincuorata, non era mio il problema! Alice in Wonderland è un film costruito ad imitazione dei film di Tim Burton, una sorta di auto-celebrazione estetica! mentre le immagini scorrevano (e speravo che la tecnologia 3d catapultasse in sala la Regina Rossa per tagliare le teste dei mangiatori di patatine!)pensavo al crudele e poetico Sweeney Todd, a Edward Mani di Forbice, alla Fabbrica di Cioccolato. Forse Alice è il primo film di Burton/Depp che non mi lascia nulla, fatto bene - certo - ma senza la poetica follia a cui ci hanno abituati.
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