Nel paese di Alice poche meraviglie e molti dubbi
di Gian Luigi Rondi Il Tempo
La terza volta di "Alice". La prima, un film americano del '33 che non ho visto. La seconda, un disegno animato della Disney nel '51 che mi ha lasciato freddo, la terza, oggi, sempre della Disney e con la firma prestigiosa, coloratissima e fantasmagorica di Tim Burton che non si è accontentato, per la sua riduzione, del primo romanzo di Lewis Carrol, "Alice nel Paese delle Meraviglie"; ma alla sua sceneggiatrice, Linda Wolverton, ha chiesto di integrarlo con il secondo, "Attraverso lo specchio e quello che Alice vi trovò", sapendo che aveva molta pratica di favole perché si era a suo tempo cimentata con quella de "La Bella e la Bestia". [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2389 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 3 marzo 2010