Alice e i vantaggi della follia
di Roberto Escobar Il Sole-24 Ore
Non ci sono «meraviglie», nel mondo in 3D e in motion capture di Alice in Wonderland (Usa, 2010, 108'). Certo, si tratta dello stesso mondo raccontato da Lewis Carroll. Alice (Mia Wasikowska) ha ormai 19 anni, ma è pur sempre la stessa Alice. E i suoi sogni restano gli stessi sogni. Tuttavia, sognandoli di nuovo, la ragazzina d'un tempo scopre d'aver frainteso: non era Wonderland il nome del paese in cui s'era smarrita, ma Underworld, Mondo di Sotto. Così immagina la sceneggiatrice Linda Woolverton, e così immaginiamo noi, presi dal gioco visionario e «mostruoso» di Tim Burton. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (3972 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 3 marzo 2010