Tim Burton è tornato, in un film che di Burtoniano ha davvero poco.Alice in Wonderland, realizzato in collaborazione con la walt Disney, è un film contro l'anticonformismo, ma che più conformista non si può.Lo stile del regista, che in passato ci ha abituato a ben altri capolavori, risulta quasi storpiato ed il suo tratto è quasi invisibile, se non in piccoli particolari.Le musiche di Danny Elfman, che da sempre accompagnano e danno smalto ai film di Burton, passano in secondo piano, surclassate da una cantante per teenagers quale è Avril Lavigne. Ambientazioni gotiche, tra il tetro e il fantastico, che ritroviamo in pietre miliari come Nightmare Before Christmas, vengono sostituite da un tocco fiabesco e smielato più tipico della Disney, del resto abituato ad un determinato target di spettatori.C'è da chiedersi come Burton possa essersi sottomesso a simili costrizioni, se dalla Disney gli sono state imposte, in un film dalla trama scarna che punta tutto sull'impatto visivo, con un Alice che parallelamente al regista fallisce nella sua fuga dal conformismo.Una lancia va spezzata in favore di Johnny Depp, sempre impeccabile da solo riesce a costituire l'essenza che il film non lascia trasparire, fatta eccezione per una delle scene finali in cui si esibisce in un balletto che lascia perplessi.Resta un bel film, ma che delude le aspettative dei sostenitori del regista e lascia con l'amaro in bocca.
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marksnape
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giovedì 4 marzo 2010
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sì
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Sono d'accordo con te su buona parte di quello che hai scritto. Resta comunque un bel film, no?A me sinceramente è piaciuto, e gli avrei dato 4 stelle anziché 5 nella recensione (mea culpa), ma tutto sommato è stato un bel film.Io sono un Fan accanito di Tim, e in effetti giudicherei questo viaggio verso il conformismo e questa collaborazione come un "bavaglio" al suo genio.Io sono convinto che Tim burton debba lavorare senza spinte, di testa sua, e non con restrizioni che non lasciano spazio al genio.Perciò dico: Lasciate che TB faccia film di sua spontanea volontà, perché questo sembrava abbastanza forzato come film, anche se bello...
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lori74
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venerdì 5 marzo 2010
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ma che film ha visto?
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non sono d'accordo su queste tre affermazioni:- cantante per teenagers quale è Avril Lavigne- tocco fiabesco e smielato più tipico della Disney- contro l'anticonformismo, ma che più conformista non si puòLa canzone finale era bellissima, molto più della super ricercata colonna sonora del film Avatar.Il tocco fiabesco è bellissimo perchè fa sognare e anche perchè adatto al pubblico della Walt Disney, come mia figlia di 5 anni con la quale l'ho visto e le è piaciuto molto.Il significato anticonformista ci sta tutto in una società, nonostante siamo nel 2010, che vuole le donne oggetti da sfoggiare, anzi l'ho trovato un ottimo consiglio per mia figlia che non vorrei divenisse mai una bamboletta per qualche stipido omuncolo, visto che ha un'intelligenza superiore!!!Grazie
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elloaldo
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sabato 6 marzo 2010
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il nuovo conformismo: sparare su disney
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Siamo ormai cinque o sei generazioni vissute immerse in Disney, con Disney, per Disney. Quelli più anziani, come me, hanno udito la voce del vecchio Walt e lo hanno visto interagire con i suoi cartoni animati, sorpresi ed estasiati. Da ragazzi ci siamo cibati dei suoi fumetti a tutte le ore e in tutti i luoghi. Abbiamo aspettato con ansia il nuovo film di Disney ogni anno e ogni anno abbiamo goduto della prima visione al cinema di un nuovo capolavoro Disney. Abbiamo visto nascere Disneyland nel bianco e nero dell'antica televisione e abbiamo sognato notte e giorno di essere a Fantasyland o ad Adventureland. Poi ci siamo andati di persona e poi ci abbiamo portato i nostri figli. E siamo stati felici ogni volta.
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Siamo ormai cinque o sei generazioni vissute immerse in Disney, con Disney, per Disney. Quelli più anziani, come me, hanno udito la voce del vecchio Walt e lo hanno visto interagire con i suoi cartoni animati, sorpresi ed estasiati. Da ragazzi ci siamo cibati dei suoi fumetti a tutte le ore e in tutti i luoghi. Abbiamo aspettato con ansia il nuovo film di Disney ogni anno e ogni anno abbiamo goduto della prima visione al cinema di un nuovo capolavoro Disney. Abbiamo visto nascere Disneyland nel bianco e nero dell'antica televisione e abbiamo sognato notte e giorno di essere a Fantasyland o ad Adventureland. Poi ci siamo andati di persona e poi ci abbiamo portato i nostri figli. E siamo stati felici ogni volta. Nello stesso tempo abbiamo vissuto una vita concreta, spesso ruvida; abbiamo letto di tutto (Kafka, Shakespeare, Pirandello, Tolstoy, Brecht e abbiamo apprezzato tanta letteratura, tanto cinema (Fellini, Antonioni, Rossellini, Kubrick, Allen, Germi..., tanto teatro.Ma perchè ogni volta che sento citare Disney devo leggere parole come: melassa, smielato, sdolcinato, e quant'altro? Non so se l'ultima generazione, quella in corso, sia influenzata quanto la mia, da Disney; forse no. Forse, se lo fosse, non assisteremmo a fenomeni imbarazzanti come il Canale 5 di "amici": lì si che è melassa, altro che i capolavori di Disney!Il film di Tim Burton è un grande film. Cupo come è cupo il libro (qualcuno lo ha trovato allegro e solare?), fosco come l'atmosfera che si respira nel libro. Tutti i personaggi sono resi bene, esattamente come li immaginavo io quando lessi il libro di L.C. Ovviamente, quel genio di Burton ci ha messo del suo. Vedo che tutti hanno parlato di un film sul conformismo Vittoriano (forse perchè ne ha parlato l'"autorevole" critico de l'Avvenire?)ma non ho sentito una sola parola sulla "crescita" come ricerca, come lotta e come sofferenza (resa superbamente nel film). Ma questa è un'altra storia e possiamo riparlarne.
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[+] non è una critica alla disney.
(di delfi90)
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andrearuberto
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sabato 6 marzo 2010
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in risposta a lori74
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Se si estrapolano singole affermazioni da un contesto è ovvio ke ci sia da ridire.Avril Lavigne sfigura di fronte ad un compositore del calibro di Danny Elfman e come può leggere ho scritto che si tratta comunque di un bel film, ma che delude chi segue questo regista da diversi anni.Credo che faccia "sognare" molto di più un film come Nightmare Before Christmas,sempre prodotto dalla Disney, ma con un ben altro spessore, sia dal punto di vista registico sia da quello emozionale.Per quanto riguarda la questione conformismo - non conformismo, il personaggio di Alice svolge un percorso prestabilito, arriva nel paese delle meraviglie dichiarando più volte che sarebbe stata lei a decidere cosa fare e cosa non fare all'interno del suo sogno, ma si ritrova alla fine costretta a compiere ciò che era stato deciso per lei.
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Se si estrapolano singole affermazioni da un contesto è ovvio ke ci sia da ridire.Avril Lavigne sfigura di fronte ad un compositore del calibro di Danny Elfman e come può leggere ho scritto che si tratta comunque di un bel film, ma che delude chi segue questo regista da diversi anni.Credo che faccia "sognare" molto di più un film come Nightmare Before Christmas,sempre prodotto dalla Disney, ma con un ben altro spessore, sia dal punto di vista registico sia da quello emozionale.Per quanto riguarda la questione conformismo - non conformismo, il personaggio di Alice svolge un percorso prestabilito, arriva nel paese delle meraviglie dichiarando più volte che sarebbe stata lei a decidere cosa fare e cosa non fare all'interno del suo sogno, ma si ritrova alla fine costretta a compiere ciò che era stato deciso per lei.Più conformismo di così!
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sibillina
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domenica 7 marzo 2010
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conformismo di che?
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Non sono d'accordo su questa storia del conformismo. E mi viene da chiedermi che film abbia visto lei. Una ragazza che prende una spada e taglia la testa a un mostro feroce quando da sempre ciò é compito di un "prode cavaliere", e una volta tornata alla realtà non sceglie la strada che gli altri le avevano imposto (il matrimonio col lord "bavoso" e insulso), ma prende le redini della sua vita e decide di prendere in mano la società del padre ed essere la prima ad intrattenere rapporti commerciali con la Cina, questo ho visto io. E se si considera l'epoca in cui la storia é ambientata e la condizione femminile di allora, é un fatto a dir poco rivoluzionario, quindi la domanda sorge spontanea: Conformismo di che?
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**blaze starr***
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martedì 9 marzo 2010
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in risposta al commento di sibillina
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Conformismo perchè Alice, tornata dal paese delle meraviglie, afferma se stessa nella stessa società da cui era fuggita, non cerca una strada alternativa... e perde incanto e magia...
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flaminia48
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sabato 13 marzo 2010
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risposta al commento di **blaze starr**
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e cosa doveva dunque fare questa Alice??Rimanere nel Paese delle Meraviglie a far da carceraria alla Regina Rossa e convivere con il Cappellaio Matto?? Oppure,tornata nel suo mondo x cercare d evadere dalla sua realtà d donna soggetta ad un marito che non ama e di cui avrebbe fatto volentieri a meno,s sarebbe dovuta dare all'oppio in ricordo del Brucaliffo e alla fine suicidarsi con tanto d finale ad effetto non propriamente Disneyano??Chiediamoci dunque se convenga d più un finale "conformista" dove tuttavia vi sono dei valori ben presenti o uno Anticonformista e dissacrante,soprattutto considerando che il film è stato prodotto per dei bambini cui a quanto pare è piaciuto
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marvelman
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domenica 14 marzo 2010
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a sibillina
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Conformismo di Tim Burton non di Aice!!!!!!!!! Perchè perde la sua magia e la sua personalità al servizio di un film pieno di effetti speciali con scene d'azione che lasciano a desiderare e una sceneggiatura lacunosa!!! Senza neanche parlare dei persanoggi che hanno perso TOTALMENTE la loro teatralità e il loro fascino...
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marvelman
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domenica 14 marzo 2010
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e poi...
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Non citate per ninete the nightmare before christman e avatar??? Che quei film in confronto a questo sono sì dei veri capolavori!!!!!!!!
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