Alice in Wonderland la "Meraviglia" è Depp
di Alessandra Levantesi La Stampa
La rivista Variety, nella persona di Todd McCarthy, ha espresso scarso entusiasmo. Questo Alice in 3D, che fonde (come si è fatto spesso, d'altronde) situazioni e figure di Nel paese delle meraviglie (1865) con quelle di Dietro lo specchio (1871), si è rivelato un po' una delusione. Non che il risultato non sia godibile, ma è convenzionale: l'impressione, secondo l'autorevole critico, è quella di «un film Disney illustrato da Burton» piuttosto che «di un film di Burton, incidentalmente prodotto dalla Disney». [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2226 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 5 marzo 2010