Anno | 2009 |
Genere | Horror |
Produzione | Canada |
Regia di | Lee Demarbre |
Attori | David Hess, Sasha Grey, Jesse Buck, Michael Berryman, Ray Sager, Meghanne Kessels Guen Douglas, Peter Michael Dillon, Michael Dubue, Barry Blake, Jeff Lawson, Matthew Stefiuk, Guy Buller, Parisa Kasaei, Mercedes Papalia. |
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Ultimo aggiornamento martedì 8 febbraio 2011
CONSIGLIATO N.D.
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Quando l'uscita del suo ultimo film viene accolta con delle orribili recensioni, Able Whitman decide di provare che i critici hanno torto trovando l'ispirazione tra il suo cast e la sua troupe. Qualche volta la grande arte richiede grandi sacrifici e il regista ottiene sempre il taglio finale.
Guardando Smash cut con gli occhi superficiali dello spettatore comune, ci si trova di fronte ad un grottesco horror-commedia ben poco credibile,e a tratti anche sconclusionati e inverosimile. Cartaccia,roba da cestinare,da mettere nel dimenticatoio. Ma lo spettatore attento, lo studioso, l'appassionato, guarda questo Z movie e coglie una sequela infinita di citazioni,allusioni,lezioni di [...] Vai alla recensione »
Nonostante a tratti sia un po'autoreferenziale, il film è intelligente, autocritico, in qualche modo autodistruttivo, comunque mai banale. La doppiezza dei personaggi contrasta con una certe rigidezza dei"tipi", senza che i due aspetti si elidano a vicenda, anzi in qualche modo si integrino, se vogliamo, quasi"dialetticamente".
Nonostante a tratti sia un po'autoreferenziale, il film è intelligente, autocritico, in qualche modo autodistruttivo, comunque mai banale. La doppiezza dei personaggi contrasta con una certe rigidezza dei"tipi", senza che i due aspetti si elidano a vicenda, anzi in qualche modo si integrino, se vogliamo, quasi"dialetticamente".
Nonostante a tratti sia un po'autoreferenziale, il film è intelligente, autocritico, in qualche modo autodistruttivo, comunque mai banale. La doppiezza dei personaggi contrasta con una certe rigidezza dei"tipi", senza che i due aspetti si elidano a vicenda, anzi in qualche modo si integrino, se vogliamo, quasi"dialetticamente".
Nonostante a tratti sia un po'autoreferenziale, il film è intelligente, autocritico, in qualche modo autodistruttivo, comunque mai banale. La doppiezza dei personaggi contrasta con una certe rigidezza dei"tipi", senza che i due aspetti si elidano a vicenda, anzi in qualche modo si integrino, se vogliamo, quasi"dialetticamente".
Nonostante a tratti sia un po'autoreferenziale, il film è intelligente, autocritico, in qualche modo autodistruttivo, comunque mai banale. La doppiezza dei personaggi contrasta con una certe rigidezza dei"tipi", senza che i due aspetti si elidano a vicenda, anzi in qualche modo si integrino, se vogliamo, quasi"dialetticamente".
UNO DEI FILM PEGGIO REALIZZATO DELL'ULTIMO DECENNIO... GIA' AGLI ESORDI DI QUESTA PELLICOLA LO STESSO REGISTA GIOCA SULL'ILLUSTRAZIONE DI UN FLOP CINEMATOGRAFICO.. MA TEMIAMO CHE ABBIA SEMPLICEMENTE IRONIZZATO PER INIZIARE LA TRAMA CENTRALE DI QUESTO FILM.. CHE APPARE SINCERAMENTE PIUTTOSTO DEMENZIALE E POVERA DI IDEE. CERTAMENTE UN FILM CHE NON CONSIGLIEREI IO STESSO CONFESSO CHE DOPO [...] Vai alla recensione »