ace87
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giovedì 29 ottobre 2009
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un inno alla vita
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Un Uomo dotato di una grandissima immaginazione, di un grandissimo spirito creativo, o semplicemente di un fermo rifiuto della realtà fine a se stessa, si ritrova a scommettere col Maligno per ottenere l’immortalità, ciò che ognuno desidererebbe avere. In cambio, lo stesso, pretende l’anima della figlia del medesimo protagonista, al compimento del sedicesimo anno d’età. La bella Valentina, fino a tal momento, accompagna il padre nei suoi spettacoli itineranti, fungendo da sua prima fonte di felicità, a bordo di un carro trainato da cavalli che in un batter d’occhio si trasforma in un palco, in compagnia di un ragazzo accompagnatore, e di un nano chiacchierone. In una Londra moderna, tale mezzo di trasporto risulta fuori luogo e ridicolo, perciò è costretto a stanziare ai margini della società, nel degrado della periferia.
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Un Uomo dotato di una grandissima immaginazione, di un grandissimo spirito creativo, o semplicemente di un fermo rifiuto della realtà fine a se stessa, si ritrova a scommettere col Maligno per ottenere l’immortalità, ciò che ognuno desidererebbe avere. In cambio, lo stesso, pretende l’anima della figlia del medesimo protagonista, al compimento del sedicesimo anno d’età. La bella Valentina, fino a tal momento, accompagna il padre nei suoi spettacoli itineranti, fungendo da sua prima fonte di felicità, a bordo di un carro trainato da cavalli che in un batter d’occhio si trasforma in un palco, in compagnia di un ragazzo accompagnatore, e di un nano chiacchierone. In una Londra moderna, tale mezzo di trasporto risulta fuori luogo e ridicolo, perciò è costretto a stanziare ai margini della società, nel degrado della periferia. Accade che un giorno, sulla strada dei quattro personaggi già citati, arrivi un giovane elegante che, salvato da una corda alla quale penzolava impiccato, decida di adoperarsi negli spettacoli della compagnia, promettendole crescita e prosperazione anche economica, e dimostrando una certa attrazione per la figlia del Dott. Parnassus. Gli spettacoli in questione, permettono allo spettatore di vivere un’esperienza straordinaria, che può anche risultare fatale, attraversando uno specchio magico che da accesso ad un mondo fantastico, fatto di tutto quello che si può desiderare. Questo mondo è donato da Parnassus al suo pubblico, e proviene proprio dalla sua mente. Quando il Diavolo tornerà a recriminare Valentina, deciderà di porre un altro compromesso per sopperire al dolore del padre: cinque anime dovranno essere nelle sue mani, per lasciare la stessa giovane ragazza, libera di scegliere. Il giovane salvato (Tony), si avvalerà della propria esperienza nel mentire, e nel mentirsi, coi sogni ed il denaro altrui, per incentivare la gente comune, ormai preda del consumismo sfrenato e disposta a pagare pur di essere ingannata da ciò che ci viene proposto come Giusto, ad oltrepassare quello specchio che promette un viaggio unico, rinunciando così alla propria anima. Ma quando lui stesso sarà costretto a rifugiarsi all’interno di quel mondo dopo che i suoi aguzzini, che già l’avevano “appeso” una volta, ritornano a farsi vivi, e dopo che il Male avrà così raggiunto il suo scopo, rimarrà vittima di quel luogo nel quale voleva raggiungere le nuvole grazie ad una semplice scala.
Rimango vago per non rovinare tutto lo svolgimento a chi ancora deve scegliere se vedere il film o meno, ma tutto quanto descritto sopra, rimane solo L’Immaginario del Dott. Parnassus, un uomo esterirormente normale, ma eccezionalmente diverso al suo interno, ridotto alla miseria per aver avuto una figlia forse troppo tardi, ed averla persa per colpa di tutti i mali del giorno d’oggi che compaiono nella storia narrata, ed aver anche perso una moglie che adorava durante il parto. Questa storia è raccontata in modo fantasioso, ma talmente radicato nella realtà, da far perder fiducia alla nostra immaginazione. Perché è quella che il Regista vuole difendere, riallacciandosi alla morte di Heath Ledger durante le riprese, evento che ha condizionato drasticamente la sceneggiatura ed il montaggio, e che da al film un’impronta ancor più tangibile di quanto la Realtà possa schiacciarci. Solo alcune piccole scene, infatti, fanno parte di essa.
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boid1
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giovedì 29 ottobre 2009
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era meglio un pornassus :)
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belle scenografie, storia niente male ma un pò confusionaria. bravissimi gli attori e la fotografia... ma che due palle!!! mi stavo per addormentare....
peccato
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franco maresca
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giovedì 29 ottobre 2009
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il nostro "maestro" di viaggio terry gilliam...
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Se dire cinema puo’ intendersi talvolta come “di qualcosa” che ha a che vedere con la fantasia allo stato puro, allora il cinema è “anche” Terry Gilliam….e di lui ha “bisogno”…
la mente piu’ fulgida dei Monty Python riaggiorna la storia di Faust in una Londra dei giorni nostri e nei meandri della quale fa capolino di tanto in tanto un diavolo con ombrello e bombetta (un delizioso Tom Waits…)
Il carrozzone trainato dai cavalli di uno strano “vecchio millenario” si trascina ozioso cercando di guadagnare spiccioli con uno spettacolo presentato da un giovane e stanco Mercurio (tra le altre cose portatore di sogni e traghettatore di anime negli inferi, ricordiamocelo…), un ambiguo nano ed una bambina incipriata e con parrucca.
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Se dire cinema puo’ intendersi talvolta come “di qualcosa” che ha a che vedere con la fantasia allo stato puro, allora il cinema è “anche” Terry Gilliam….e di lui ha “bisogno”…
la mente piu’ fulgida dei Monty Python riaggiorna la storia di Faust in una Londra dei giorni nostri e nei meandri della quale fa capolino di tanto in tanto un diavolo con ombrello e bombetta (un delizioso Tom Waits…)
Il carrozzone trainato dai cavalli di uno strano “vecchio millenario” si trascina ozioso cercando di guadagnare spiccioli con uno spettacolo presentato da un giovane e stanco Mercurio (tra le altre cose portatore di sogni e traghettatore di anime negli inferi, ricordiamocelo…), un ambiguo nano ed una bambina incipriata e con parrucca. Sul palco un misterioso specchio, in realtà una “porta”, che una volta valicata conduce in un “mortale immaginario” che ogni persona genera con i propri desideri….
Foreste, “meduse spaziali”, pub esplosivi per ubriachi molesti, scale impercorribili e teste giganti, scarpe enormi per i vezzosi sogni di una attempata signora, altissime scale a pioli che si spezzano a metà e divengono trampoli buoni per toccar le nuvole, “Babooshke” che crescono a vista d’occhio, “Bobby Londinesi” in minigonna….
Terry Gilliam è un visionario magnifico e sa restituirci l’immaginario del suo “illimitato mondo interiore” facendocelo vedere come dalle sue pupille per mezzo di una abilità di regia navigata ed ingegnosa, riuscendo a varcare ogni sorta di confine senza nessun freno o inibizione, mescolando colori, situazioni, follia ed ironia, sfrenatamente eccedendo ma con una eleganza tutto sommato inappuntabile….e se non è “genio” questo, ditemi voi di cosa si tratterebbe…
Peraltro anche la sua sfortuna è pari alla sua bravura e dopo essersi “Perduto nella Mancia” stavolta deve fare a meno del suo attore protagonista Heath Ledger, defunto in fase di lavorazione, ma senza perdersi d’animo e con l’aiuto di tre attori a supplirne l’assenza (Depp, Farrel e Law) usa tutto il potere dello “specchio di Parnassus” ed aggira l’ostacolo…poi, in fase di montaggio utilizza egregiamente il girato….aggiusta…corregge……e beffa anche la morte….
…..Lui si, ma non l’immortale protagonista (Cristopher Plummer), perché il diavolo (o Mr.Nick….) gioca solo con carte truccate e si diverte a punire severamente l’arroganza dell’uomo che brama la vita eterna e non sempre paga quando perde le scommesse…
La punizione, si sa, non è la morte, ma è vivere per sempre…
Sceneggiato da Gilliam con Charles Mc Keown “Parnassus” sembra avere lo stesso difetto di parecchi dei suoi protagonisti, ovvero il limite senza confine del desiderio (..o del divertimento…)…
Nel guazzabuglio di presente e passato, di morte, anime ed eternità, a cavallo dell’infinita lotta tra bene e male, la trama è esile ed in balia delle soverchianti immagini…gli ingranaggi spesso si inceppano e non girano fino in fondo….la giostra, quella si!...
FRANCO
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marcos
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giovedì 29 ottobre 2009
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...nn ci siamo!
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La presa di spunto dal "Faust" doveva essere una garanzia invece la sceneggiatura è banale,superficiale e in alcune fasi anche mal articolata.Belle alcune scelte stilistiche(per esempio il cambio d'attore quando il personaggio entra nello specchio) ed anche alcuni spunti fantastici e visionari, ma in generale dovendo esser questi i punti di forza del film era probabilmente lecito attendersi qualcosa di più.Premetto di non essere un esperto d'interpretazioni,però quella di Ledger,che io cmq apprezzo molto, nn m'è sembrata così eccelsa vuoi forse per un doppiaggio che m'è parso piuttosto scadente.
In conclusione se volete vedere un pò del repertorio visionario di Gillian o volete solo apprezzare l'ultima performance di Heath Leadger è il film che fa per voi, se v aspettate qualcosa di veramente immaginifico,psichedelico e oniroide potreste rimaner delusi,se volete qualcosa di visionario,ma con anche dei contenuti simbolici profondi e che posson far riflettere state a casa.
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empathy
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mercoledì 28 ottobre 2009
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wow....
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credo che questo film sia assolutamente ottimo. Il fatto che il mondo andrà avanti grazie ale storie raccontate dalla gente è sicuramente molto confortante. ottima scenografia, ottimi gli attori, Ledger, splendido come sempre e come non potrò purtroppo più vedere, e ottimi i suoi tre alter ego oltre lo specchio, che sono riusciti ad immedesimarsi in Ledger, riproducendo le sue espressioni e i suoi modo, imitandolo degnamente, facendo credere al pubblico che fossero davvero Ledger con dei tratti somatici diversi. ottimo Farrell, meno male il suo talento comincia ad usarlo per qualche fin che gli rende giustizia.
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luninablu
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mercoledì 28 ottobre 2009
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delusione
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Purtroppo sono costretta a dare soltanto una stella perchè mi sembra giusto ridimensionare quello che è stato un film tanto atteso, ma altrettanto deludente...discreta l'ambientazione, ottime interpretazioni dei 3 protagonisti (Leadger(mito), Depp e Farrel) che tutti volevamo vedere...credo che se non fosse stato per loro questa pellicola sarebbe passata inosservata..
Il vero problema è la trama, troppo lenta , poco spessore, sviluppata quasi sempre con un ripetersi di situazioni poco originali, per nulla avvincente a mio parere (da metà film in poi la sonnolenza era irresistibile!!!).
Conclusione banale e insensata.
Risparmiate i soldi se potete....
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albydrummer
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mercoledì 28 ottobre 2009
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fantastico......
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Due ore di viaggio,oltre la realtà fatto di sogni fantastici e incubi!!!Spettacolare!!!Bravi tutti gli attori,grande Tom Waits!!!!
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semplicementesara
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martedì 27 ottobre 2009
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parnassus. tanto rumore per nulla!
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Il Dottor Parnassus, essere immortale, girovaga per le strade disastrate di una Londra ottocentesca con il suo team di commedianti, uno specchio magico - regalo preteso niente di meno che dal diavolo - e un carrozzone a dir poco favoloso. La storia c'è e anche le potenzialità, non sfruttate, per trasformarla in qualcosa di ammaliante e indimentocabile. Di certo "Parnassus - l'uomo che voleva ingannare il diavolo" difficilmente verrà dimenticato dai suoi delusissimi spettatori. Ci si aspettava qualcosa di meglio, visto i precedenti del regista e visto il cast favoloso - apparizione fulminea di Johnny Depp a parte -. In realtà questo è un film tremendamente caotico, noioso, lungo e a tratti anche ridicolo.
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Il Dottor Parnassus, essere immortale, girovaga per le strade disastrate di una Londra ottocentesca con il suo team di commedianti, uno specchio magico - regalo preteso niente di meno che dal diavolo - e un carrozzone a dir poco favoloso. La storia c'è e anche le potenzialità, non sfruttate, per trasformarla in qualcosa di ammaliante e indimentocabile. Di certo "Parnassus - l'uomo che voleva ingannare il diavolo" difficilmente verrà dimenticato dai suoi delusissimi spettatori. Ci si aspettava qualcosa di meglio, visto i precedenti del regista e visto il cast favoloso - apparizione fulminea di Johnny Depp a parte -. In realtà questo è un film tremendamente caotico, noioso, lungo e a tratti anche ridicolo. Non c'è da meravigliarsi se qualcuno abbia abbandonato la sala ancor prima dell'intervallo! E' un film forzato, degno elogio a un grande artista quale Mr. Ledger, a tal punto che, da un tempo all'altro, sembra di assistere a due differenti narrazioni, per lo meno per quel che riguarda lo stile e la parte propriamente linguistica del film. Nel primo tempo tutto è avvolto da mistero e oscurità: sembra quasi di essere testimoni di un fantahorror commercialissimo, forse proprio per la presenza assidua del defunto Heath Ledger. Trascorso l'intervallo ci troviamo di fronte a una narrazione favolistica e colorata, rilassata e rilassante anche quando si parla del più grande mistero quanto certezza dell'esistenza umana: la morte. In fondo, come Depp ci insegna, nulla è per sempre ... neanche la morte! Tanto meglio farci una risata e sperare di non dover soggiornare per l'eternità nel motel di Mr Nick ... signore malvagio delle tenebre!
Troppo commerciale. Non arriva neanche a 6! E non perché non siamo abituati allo stravolgimento e all'innovazione ... quando arriverà il turno di Tim Burton ne riparleremo e con altri toni ... decisamente!
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[+] londra ottocentesca?
(di baroncinima)
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(di semplicementesara)
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(di jenas)
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(di oblivion7is)
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jisus
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martedì 27 ottobre 2009
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niente da aggiungere
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esattamente il film ke mi aspettavo da gilliam...per niente dispiaciuto di essere andato a vederlo...
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nick81
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martedì 27 ottobre 2009
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bella ripartenza dopo tideland
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concordo con la recensione di francesco spinucci
film magnifico, interessante, poetico, onirico... adatto per un certo pubblico, e non per le masse si distanzia molto da chi pretende cinepanettoni o non ce la fa a seguire una trama un pò più complessa di fantozzi o vanzina...
lo metto tra le migliori uscite dell'anno anche se le animazioni non mi sono piaciute granchè, però mi piace la scelta coraggiosa e indipendente di gilliam e il modo in cui ha fatto fronte alla morte di ledger.
la tematica dello specchio è molto utilizzata, dall'antichità a carrol ma trovo conservi un suo fascino, la macchina da presa mi ha ricordato molto nei movimenti greenaway, la recitazione è tra la commedia brillante americana, il teatro e il videodoc "dietro le quinte"; trovo tutto molto riuscito soprattutto
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concordo con la recensione di francesco spinucci
film magnifico, interessante, poetico, onirico... adatto per un certo pubblico, e non per le masse si distanzia molto da chi pretende cinepanettoni o non ce la fa a seguire una trama un pò più complessa di fantozzi o vanzina...
lo metto tra le migliori uscite dell'anno anche se le animazioni non mi sono piaciute granchè, però mi piace la scelta coraggiosa e indipendente di gilliam e il modo in cui ha fatto fronte alla morte di ledger.
la tematica dello specchio è molto utilizzata, dall'antichità a carrol ma trovo conservi un suo fascino, la macchina da presa mi ha ricordato molto nei movimenti greenaway, la recitazione è tra la commedia brillante americana, il teatro e il videodoc "dietro le quinte"; trovo tutto molto riuscito soprattutto tom waits nei panni del diavolo
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[+] xun certo pubblico?!allora siam messi male
(di marcos)
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