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Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo: oltre lo specchio

Lo straordinario immaginario di Terry Gilliam.
di Marzia Gandolfi

L'ultimo spettacolo
Terry Gilliam (Terence Vance Gilliam) (83 anni) 22 novembre 1940, Minneapolis (Minnesota - USA) - Scorpione. Regista del film Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo.

lunedì 19 ottobre 2009 - News

L'ultimo spettacolo
La sua visionaria ostinazione, pari solo a quella di Parnassus e di Don Chisciotte, gli ha permesso di guardare la realtà con altri occhi e di leggere la poesia dove c'era il dramma, la vita dove trionfava la morte. Come l'hidalgo spagnolo che si sognava cavaliere nella Mancia di Cervantes così Terry Gilliam ha immaginato che il suo ragazzo dai riccioli d'oro e la mascella morbida calcasse ancora e per sempre il palcoscenico del Dottor Parnassus, attraversando il magico specchio dell'Imaginarium. Alla sopraggiunta morte di Heath Ledger, il regista americano ha trasformato il suo film in un omaggio, "facendo in tre" il suo protagonista. Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell, in rigoroso ordine di apparizione, si sono sostituiti e avvicendati generosamente dentro lo schermo e oltre lo specchio. Sospesi sulla soglia, tre sono tornati e uno è restato, dondolando come Giocasta "stretto nel nodo". Era troppo curioso il Tony di Heath Ledger, fin dall'inizio, fin dalla soglia. E ora è da qualche parte, oltre l'arcobaleno, in un mondo capovolto, in un paese delle meraviglie o nella terra di Oz, dove il cielo è sempre azzurro e i sogni impossibili diventano realtà. Solo da questa parte dello specchio il lieto fine non è mai garantito.

Heath Ledger
Terry Gilliam: Heath era una persona davvero straordinaria. Lo era come uomo, come artista, come amico. Era pieno di energia, di intelligenza e di un pizzico di sana cattiveria, avrebbe potuto fare tutto ma purtroppo abbiamo avuto soltanto un piccolo assaggio del suo enorme potenziale. Per me Heath era un saggio, sembrava un vecchio aborigeno e probabilmente aveva un po' del loro sangue nelle vene e quando è morto è morto vecchio, forse a 243 anni. Il suo spirito era indomabile, amava giocare e scherzare e riusciva ogni volta a sorprenderci sul set. Per il mio film aveva costruito un personaggio complesso a cui si divertiva a cambiare l'accento e le intenzioni. Il suo Tony era proprio come lui, camaleontico, un giorno era in un modo, quello successivo in un altro, a seconda dell'oggetto della seduzione. La singolarità del suo personaggio ha agevolato il lavoro e l'entrata in scena degli altri attori.

L'autore dietro all'attore
Terry Gilliam: Heath era deciso a diventare un regista, non ne ha mai fatto segreto, e cominciò a tormentarmi con le sua domande a riguardo a partire da I fratelli Grimm e l'incantevole strega. Era curioso di tutto, si interessava a tutto. Sul set era difficile stargli dietro, cambiava i dialoghi, migliorava le battute, era infaticabile, sperimentava, difficile tenere il passo con la sua energia. Ma ci facevo i conti e mi costringeva a fare un film migliore di quello che avrei fatto da solo. Sarebbe stato uno straordinario regista, peccato davvero non vedere realizzata la sua ambizione.

Best Friends
Terry Gilliam: Dopo la morte di Heath venni contattato dagli agenti di Tom Cruise, l'attore si rendeva disponibile a sostituire Ledger sul set ma io rifiutai categoricamente. Non ho nulla contro Cruise, semplicemente non era un amico di Heath e io volevo che fossero i suoi amici nella vita a terminare il lavoro iniziato da lui. Decisi da subito di non cambiare la sceneggiatura e di trovare più praticamente delle idee nuove come quella del volto che si trasforma attraversando lo specchio, quell'espediente mi avrebbe permesso di impiegare uno, due o magari tre attori diversi. Cosa che poi si è puntualmente verificata grazie alla preziosa performance di Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell. Il destino di Tony ormai era scritto e il finale sarebbe stato lo stesso anche con Heath. Parnassus andava concluso e per farlo volevo intorno a me le persone che avevano conosciuto e amato Heath, i suoi amici più cari. Erano talmente legati a lui che un giorno sul set Colin mi disse: "Io non sono altro che un canale attraverso il quale Heath può continuare a esprimersi". Questa è la prova dell'amore che lo circondava.

Patto col diavolo
Terry Gilliam: Nel mio film riconoscerete Shakespeare, c'è "La tempesta" e naturalmente "Re Lear". È questa la ragione per cui ho voluto un attore come Christopher Plummer, era il volto e il "carattere" adatto a interpretare il mio Parnassus. Poi c'è "Faust" perché il diavolo ci attende ed è sempre con noi, ovunque e dovunque.

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