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pampa
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sabato 29 marzo 2008
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sottile e emozionante
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ottimo film...attento e mai fuori dalle righe.
Una commedia di valore.
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gio
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sabato 29 marzo 2008
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la demenza statale
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che demente non ci sono altre parole
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lilidrac
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venerdì 28 marzo 2008
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troppo brutto per essere vero?
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Esagerato, ipocrita, persino palloso: ebbene sì qualcuno lo ha già bollato. Qualcuno, con l'azienda di papà alle spalle, qualcuno che cambia canale sentendo le solite prediche sul precariato, qualcuno che con incrollabile fede nella meritocrazia pensa che chi è nei guai ci è finito per sue colpe...qualcuno che suggerisce di sposare miliardari...
Ma non chiedetelo a questo qualcuno un commento sul film. Chiedetelo a chi si sente in dovere di ringraziare per pochi euro al mese; a chi è comandato da persone cento volte più ignoranti di lui; a chi è esaltato per un contratto in più e denigrato per uno in meno; a chi è costretto a sgomitare con i colleghi; a chi deve essere abbastanza squalo da imbambolare anziani in cerca di compagnia anche se per telefono!
Il film è reale; è una realtà vera, troppo brutta per essere vera! Non è iprocrita perchè denuncia anche chi (i sindacati) dice di voler cambiare le cose e poi non conclude niente.
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Esagerato, ipocrita, persino palloso: ebbene sì qualcuno lo ha già bollato. Qualcuno, con l'azienda di papà alle spalle, qualcuno che cambia canale sentendo le solite prediche sul precariato, qualcuno che con incrollabile fede nella meritocrazia pensa che chi è nei guai ci è finito per sue colpe...qualcuno che suggerisce di sposare miliardari...
Ma non chiedetelo a questo qualcuno un commento sul film. Chiedetelo a chi si sente in dovere di ringraziare per pochi euro al mese; a chi è comandato da persone cento volte più ignoranti di lui; a chi è esaltato per un contratto in più e denigrato per uno in meno; a chi è costretto a sgomitare con i colleghi; a chi deve essere abbastanza squalo da imbambolare anziani in cerca di compagnia anche se per telefono!
Il film è reale; è una realtà vera, troppo brutta per essere vera! Non è iprocrita perchè denuncia anche chi (i sindacati) dice di voler cambiare le cose e poi non conclude niente. Infine oltre l'impegno sociale riesce anche ad essere comico e piacevole da seguire. Bravi gli attori: su tutti Elio Germano, ormai una sicurezza tra le giovani leve, e la Ferilli brava nel neo-ruolo da str...
Cosa si vuole di più?
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il conformista
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venerdì 28 marzo 2008
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finalmente un buon film!
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Finalmente un film che non è una fiction televisiva! Un film ad ampio respiro con inquadrature larghe e movimenti di macchina. Virzì riesce a raccontare i nostri giorni con il tono di commedia ma c'è tutta l'amarezza dei problemi di oggi. Con il suo stile molto personale vuol far rivivere il "C'eravamo tanto amati" di Scola (di quale si vede una scena in Tv). Un pò come aveva tentato di fare con tutt'altro spirito Gabriele Muccino in "Ricordati di me".
Bravissimi tutti, in particolar modo le tre donne protagoniste, diverse ma tutte interessanti. La Ferilli fa un bel ruolo, anche per chi la reputa antipatica. Bravo Virzì. Vi consiglio di vederlo!
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cyrus
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venerdì 28 marzo 2008
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molto bello e misurato. bravi tutti
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virzì è tornato quello di ovosodo (finalmente!). sa raccontare, come pochi, la realtà, il quotidiano, vedendo quello che gli altri non vedono (o fanno finta di non vedere), senza prediche ideologiche o altro. tra l'altro i fatti parlano da soli... anche la materia prima (il bel libro di michela murgia)lo permetteva, ma come tutti i libri aveva bisogno del "traslatore" adatto. tutti gli attori (ferilli compresa, in un ruolo non facile in cui era facile "strafare") danno - anche a livelo caricaturale - una intepetrazione assolutamente credibile e "umana". vivamente sconsigliato a chi pensa di risolvere i problemi del precariato sposando un euro-milionario (anche se forse gli farebbe bene una sua visione tipo "arancia meccanica".
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virzì è tornato quello di ovosodo (finalmente!). sa raccontare, come pochi, la realtà, il quotidiano, vedendo quello che gli altri non vedono (o fanno finta di non vedere), senza prediche ideologiche o altro. tra l'altro i fatti parlano da soli... anche la materia prima (il bel libro di michela murgia)lo permetteva, ma come tutti i libri aveva bisogno del "traslatore" adatto. tutti gli attori (ferilli compresa, in un ruolo non facile in cui era facile "strafare") danno - anche a livelo caricaturale - una intepetrazione assolutamente credibile e "umana". vivamente sconsigliato a chi pensa di risolvere i problemi del precariato sposando un euro-milionario (anche se forse gli farebbe bene una sua visione tipo "arancia meccanica"...)
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ettorem
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venerdì 28 marzo 2008
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bravissimi tutti....
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Bravissimi tutti, perfetti i dialoghi, i personaggi, la colonna sonora, ecc finalmente il ritorno della Commedia all'Italiana.
Un film dolce e amaro, che con la sua semplicità vi commuoverà ma che si congederà da voi con un inchino ed un sorriso.
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(di gianni)
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vic
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venerdì 28 marzo 2008
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ma dove andremo a finire?
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Ho apprezzato molto il film di Virzì.Ha ritratto una generazione generalmente e culturalmente medio-bassa in cui spicca la colta e acuta protagonista.Il problema di oggi è che ci sono troppi laureati(con indubbia cultura)in discipline che danno pochi(se non nulli)sbocchi lavorativi:filosofia,lettere,lingue,etc.La cultura è un bene bellissimo e raro ma a quanto pare non dà il pane,o se ne dà,è per pochi racc...ehm eletti.Questa è una generazione fragile,insicura,forse anche un po'fannullona e ben poco creativa.Se magari nelle scuole bocciassero un po'di più,se l'università fosse veramente per quelli volenterosi,tenaci e studiosi,forse la differenza tra un laureato in discipline umanistiche e un diplomato si toccherebbe con mano.
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Ho apprezzato molto il film di Virzì.Ha ritratto una generazione generalmente e culturalmente medio-bassa in cui spicca la colta e acuta protagonista.Il problema di oggi è che ci sono troppi laureati(con indubbia cultura)in discipline che danno pochi(se non nulli)sbocchi lavorativi:filosofia,lettere,lingue,etc.La cultura è un bene bellissimo e raro ma a quanto pare non dà il pane,o se ne dà,è per pochi racc...ehm eletti.Questa è una generazione fragile,insicura,forse anche un po'fannullona e ben poco creativa.Se magari nelle scuole bocciassero un po'di più,se l'università fosse veramente per quelli volenterosi,tenaci e studiosi,forse la differenza tra un laureato in discipline umanistiche e un diplomato si toccherebbe con mano...invece è una generazione livellata alla mediocrità...sarà pura retorica,ma la meritocrazia non ha mai fatto parte del DNA di questo Paese di cui vedo lentamente ed inesorabilmente il declino economico e morale...Come non c'è cultura,non c'è nemmeno senso morale e civile e la società italiana rispecchia in pieno la classe politica alla guida di questo nostro sfortunato Paese.Oggi per fare soldi"facili",le donne dovrebbero prostituirsi e gli uomini diventare spacciatori o truffatori,se già non hanno scelto di farlo...Mi chiedo come mai per il sesso e la droga di soldi ce ne sono a fiumi e anche da buttare e per pagare le persone che fabbricano e producono beni necessari come gli alimenti per esempio,ma non solo i soldi non bastano mai.Perché tanto moralismo e perbenismo quando poi si vuole che le cose restino immutate?La cosa più triste è che oggi per trovare un lavoro ci si èpiegati a questo assurdo sistema in cui se non conosci,non vai da nessuna parte...ma davvero da nessuna parte!Siamo egoisti ed indifferenti a tutto e ci crogioliamo in quello sterile slancio di falso altruismo come Mastrandrea nel film...tanto abbiamo tutta la vita davanti...ma per fare cosa?Per toccare il fondo o per rinascere?I nostri nonni/genitori lasciavano l'Italia per l'estero perché era un Paese che doveva rinascere dopo la guerra...adesso invece c'è veramente di tutto e di più,ma non i mezzi per renderlo nostro.La classe agiata o borghese non esiste più...da ora in poi o sei povero o sei ricco...Questo film mi ha suscitato queste riflessioni.E'stato bellissimo,ben interpratato e ben montato,un film in cui non sai se ridere(per disperazione)o piangere(sempre per disperazione),un film che sa di agrodolce,un film in cui si vede tanta apparenza e poca sostanza e soprtattutto tanta allucinata solitudine.La protagonista è perfetta per la sua parte!Forse un film un po'troppo enfatizzato(il coro del mattino,gli sms,la corte a Marta),ma l'enfasi serve proprio ad evidenziare il messaggio del regista.Trovo un po'improbabile che una ragazza come Marta sia tanto corteggiata:semplice,umile,taciturna e anche un po'opportunista(le trovate su internet su come ammaliarsi i clienti l'ha resa parte integrante della società che lei stessa osservava rendendola umanamente reale)...in fondo nella società in cui viviamo sono poche le persone come lei e molte come il personaggio della Ferilli o la moglie/figlia di Ghini.Tutti nel film si accorgono di Marta...la Ferill,Ghini,Germano,Mastrandrea...ma è così nella realtà?
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alan
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venerdì 28 marzo 2008
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molto di più di un film sul precariato
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Anche in questo film Virzi' conferma la sua incredibile capacità di fotografare la realtà in ogni sua sfacciettatura. Apparentemente tutta la vita davanti sembra un film sul precariato, ma in realtà attraverso un linguaggio occulto, fatto di immagini, simboli e metafore, traspare in modo netto una critica profonda al nostro modello sociale, e per nostro ci si riferisce al modello sociale liberista-iper consumista. Come in molti altri film di Virzì, però, non è tutto negativo cio' che ci circonda, rimane una flebile speranza, che dal film viene rappresentata dalla supremazia dei valori e della cultura sulla realizzazione materiale. Lo consiglio a tutti per gli innumerevoli spunti di riflessione che il film può offrire.
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Anche in questo film Virzi' conferma la sua incredibile capacità di fotografare la realtà in ogni sua sfacciettatura. Apparentemente tutta la vita davanti sembra un film sul precariato, ma in realtà attraverso un linguaggio occulto, fatto di immagini, simboli e metafore, traspare in modo netto una critica profonda al nostro modello sociale, e per nostro ci si riferisce al modello sociale liberista-iper consumista. Come in molti altri film di Virzì, però, non è tutto negativo cio' che ci circonda, rimane una flebile speranza, che dal film viene rappresentata dalla supremazia dei valori e della cultura sulla realizzazione materiale. Lo consiglio a tutti per gli innumerevoli spunti di riflessione che il film può offrire. Alan
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marina
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venerdì 28 marzo 2008
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ottimo
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fred546
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venerdì 28 marzo 2008
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mamma mia che palle
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Ho visto la prima....due palle dall' inizio alla fine!Lo consiglio solo come sonnifero!!
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